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SANNINO E IL FUTURO DEL PALERMOQUANDO UN SÌ PUÒ FARE GIÀ LA DIFFERENZA

di Mariano Calò In giornata potrebbe arrivare il primo importante responso in vista della prossima stagione, la scelta della guida tecnica del Palermo 2013-2014. Il nodo da sciogliere.

Mediagol8

di Mariano Calò In giornata potrebbe arrivare il primo importante responso in vista della prossima stagione, la scelta della guida tecnica del Palermo 2013-2014. Il nodo da sciogliere è il futuro di Sannino, combattuto tra un rischioso futuro alle dipendenze di Zamparini e le sirene di altre squadre che al contrario del Palermo giocheranno nella massima serie. Per immaginare la squadra che sarà dovremo necessariamente attendere che società e tecnico facciano le proprie mosse, ma già in caso di addio si fanno i nomi di Ventura, Iachini e Corini: cosa dovrebbe augurarsi il tifoso rosanero? Pensando al valore di tecnici come Ventura e Iachini, che vantano ben tre promozioni a testa dalla B alla A, non crediamo che chi ha a cuore le sorti del Palermo dovrebbe sentirsi meno garantito rispetto ad un’eventuale permanenza di Sannino. Allo stesso modo il più giovane del gruppo, il promettente Corini, è uno dei più grandi idoli della storia rosanero e si sta dimostrando tecnico capace e preparato. Sulla carta i nomi fin qui accostati al club di viale del fante sono tutti di alto profilo e non segnerebbero un passo indietro dal punto di vista dellimmagine o delle ambizioni. A prescindere dalle sue qualità, indiscutibili almeno quanto il solido bagaglio di risultati ottenuti nelle serie minori, Sannino ha dalla sua un qualcosa che può fare la differenza nella prossima stagione più dell’acume tattico o del grande carisma: la credibilità, agli occhi della piazza e della squadra, ma soprattutto agli occhi del presidente. L’esonero alla terza giornata è stato ormai etichettato come un colossale errore, persino dall’orgogliosissimo patron rosanero e il finale di stagione arrembante, nonostante la situazione disperata in cui il Palermo versava, ha di certo reso ancor più robusta la stima del presidente verso il suo attuale allenatore. Immaginiamo un lungo campionato come quello di Serie B, combattuto alla morte da tutte le avversarie del Palermo che vedono nei rosa la big da battere. Difficilmente potrà essere una galoppata trionfale dalla prima all’ultima giornata: ci saranno periodi difficili, cali di tensione, momenti complicatissimi a cui il presidente, come al solito, sarà tentato di porre rimedio con un esonero lampo. Il vero vantaggio di cominciare con Sannino in panchina la prossima stagione sarà rappresentato da quei 10-20 secondi in più in cui il presidente rifletterà sul da farsi e in cui, forse, rinuncerà all’ennesima esecuzione. Qualsiasi altro tecnico, da Ventura a Iachini, fino ai più giovani Corini e Gautieri, rappresenterebbe un peso decisamente inferiore sulla coscienza del presidente Zamparini. Sappiamo bene che tante delle stagioni più entusiasmanti della storia rosanero sono passate da un esonero, quindi non contestiamo a priori un eventuale cambio tecnico di cui non possiamo ancora nemmeno immaginare i protagonisti, ma si è detto di voler rigenerare il progetto-Palermo, di voler approfittare della retrocessione per cambiare quelle cose che hanno impedito ai rosanero di mantenersi ai livelli a cui ci eravamo così dolcemente abituati. Ripartire con una stagione senza esoneri sarebbe di gran lunga il modo migliore per dire a tutta l’Italia del calcio che qualcosa da queste parti è cambiato.