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SABATINI A MEDIAGOL: “CHE BELLO RITORNARE A PALERMO. CON ZAMPARINI RAPPORTO SPECIALE, HA SBAGLIATO CON PIOLI MA SE ARRIVA PERINETTI È UN COLPO. MUNOZ TROPPO CRITICATO, FORSE DOVREBBE CAMBIARE ARIA. ILICIC…”

Di Francesco Caruana Un ritorno in Sicilia piacevolissimo, reso ancora più dolce dal gol di Fabio Borini che ha permesso alla “sua” Roma di battere il “suo” Palermo..

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Di Francesco Caruana Un ritorno in Sicilia piacevolissimo, reso ancora più dolce dal gol di Fabio Borini che ha permesso alla “sua” Roma di battere il “suo” Palermo. Così Walter Sabatini ha vissuto Palermo-Roma e il ritorno al “Renzo Barbera” dopo due anni e mezzo dalle sue dimissioni nel novembre 2010. “È stata una trasferta suggestiva, sapete bene che per me questa non è una trasferta come le altre –ha spiegato il direttore sportivo giallorosso in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it- , ho sempre detto che Palermo è stata una tappa importantissima della mia storia professionale e umana. Con Zamparini ho avuto un rapporto speciale, un po’ turbolento perché qualche spigolosità nel carattere ci ha portato a confliggere in qualche occasione, ma è stato un rapporto professionale magnifico. Zamparini mi ha permesso di realizzarmi compiutamente come direttore sportivo. Vedrete che Zamparini farà ancora grandi cose per il Palermo, come ha sempre fatto”. Sabatini ha parlato anche degli stravolgimenti che potrebbero coinvolgere la società di Viale del Fante nei prossimi mesi, a partire dal presunto arrivo di investitori arabi. “Non so se arriveranno, ma con Zamparini alla guida del Palermo il futuro è assicurato. In estate arriva Perinetti? Sarebbe un ottimo colpo per il Palermo, Giorgio è un uomo di calcio molto esperto che lavora ai massimi livelli da 25 anni. Potrebbe convivere senza problemi con Luca Cattani, che è un ragazzo giovane ma sa bene come muoversi”. Anche l’anno prossimo, il Palermo dovrebbe ricominciare da un nuovo allenatore: Bortolo Mutti è stato preso per traghettare la squadra verso la salvezza, e il patron Maurizio Zamparini ha esternato tutto il suo rimpianto per aver esonerato a inizio stagione Stefano Pioli, che adesso fa faville con il Bologna. “Il mio pensiero su Pioli è chiaro e conosciuto - ha sottolineato Sabatini- . Lo conosce Stefano, perché lo ho esternato a lui a più riprese, poi lo conosce lambiente del calcio per via dei risultati che sta ottenendo, arrivati anche attraverso il gioco. A Bologna sta facendo bene. Non voglio però parlare troppo di Pioli solo perché mi sembra ingeneroso nei confronti del tecnico Mutti che sta lavorando adesso. Meglio lasciarlo tranquillo”. Tre giocatori che Walter Sabatini conosce benissimo per averli portati a Palermo quest’anno sono finiti nel mirino della critica: Ezequiel Munoz, Josip Ilicic e Abel Hernandez hanno deluso le aspettative e in molti a Palermo auspicano una loro cessione in estate. “Munoz lo conosco molto bene e mi assumo anche le responsabilità di averlo preso, di solito ci si prende solo il merito degli acquisti buoni e subito pronti. Lui invece, sta vivendo un certo momento di difficoltà -ha spiegato Sabatini, direttore sportivo rosanero dal luglio 2008 al novembre 2010- , ma è un ragazzo del 90, che gioca in un ruolo delicato. Poi è stato fatto spesso giocare come terzino, se prendiamo in esame la partita di sabato Ezequiel ha fatto degli errori iniziali di disimpegno clamorosi, ma successivamente le cose migliori della partita le ha fatte proprio lui. Ho notato che quando sbaglia la piazza gli da addosso, un po come sta succedendo a Roma con Kjaer. Ezequiel sta facendo il suo percorso, bisogna dargli un po di tempo per maturare. Certo, lavorare 30 partite da qualche parte senza la pressione che può darti una piazza come Palermo gli farebbe solo bene. Per esempio l’esperienza di Morganella e Garcia a Novara è più che positiva, seppur tra mille difficoltà. Forse Munoz –ha proseguito Sabatini- farebbe meglio a cambiare aria. Per Hernandez e Ilicic non è stato un inverno semplice. Gli infortuni di Abel non sono stucchevoli ma sono stati dolorosi e fastidiosi e purtroppo stanno frenando lo sbocciare del suo talento puro. Ilicic –ha concluso Sabatini- sta diventando prigioniero delle cose che ha fatto lanno scorso, ma sabato ha fatto benissimo, trovando due o tre giocate eccellenti. Sono ragazzi che hanno ampi margini di miglioramento, sembrano poter diventare giocatori di sicuro avvenire. Ma anche per loro ci vuole tempo e pazienza”.