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ROMA-PALERMO LA PARTITA DAI MILLE INCROCI, TRA PASSATO E FUTURO. AllOlimpico per cancellare Cesena e preparare semifinale con Milan

La stagione del Palermo forse si è chiusa paradossalmente proprio dopo la vittoria esterna di Lecce. Il trend delle ultime settimane a partire dalla partita casalinga contro la Fiorentina fino.

Mediagol8

La stagione del Palermo forse si è chiusa paradossalmente proprio dopo la vittoria esterna di Lecce. Il trend delle ultime settimane a partire dalla partita casalinga contro la Fiorentina fino al rocambolesco pareggio interno di domenica contro il Cesena , hanno irrimediabilmente influenzato la classifica finale. Irraggiungibile il 4° posto, lontano al momento 13 punti e occupato dalla Lazio, inseguita dall’Udinese (56 pti) e dalla Roma (53 pti), hanno dirottato gli interessi della compagine rosanero verso l’Europa League. C’è un 7° posto da provare ad acciuffare, ma dista 6 punti e recuperare 6 punti a questa Juventus (ferma a 51) appare molto difficile. Bisogna cercare di conservare l’8° posto che garantirebbe per la prossima stagione l’entrata al secondo turno di Coppa Italia, evitando così scivoloni al primo turno come contro il Ravenna qualche stagione fa. Ma alle spalle dei rosa bussano tre squadre vogliose di chiudere una stagione in bellezza; sono il Cagliari di Donadoni(43), la Fiorentina di Mihajlovic (42) e il Bologna fermo a 40 punti a cui vanno aggiunti 3 punti di penalizzazione. Nonostante ciò, la squadra di Malesani è stata artefice di una grandissima annata, dopo le difficoltà societarie dei primi mesi che hanno messo a serio rischio la permanenza nella massima serie. E’ chiaro che ora tutti gli sforzi dei rosanero verranno dirottati verso la semifinale di Coppa Italia contro il Milan, una vittoria garantirebbe il passaggio alla finale, e quindi la qualificazione in Europa League anche in caso di sconfitta. Una finale in partita secca da giocare contro la vincente dellaltra semifinale: Inter-Roma. Proprio i giallorossi saranno gli avversari dell’anticipo di sabato prossimo alle ore 18. Partita proibitiva per gli uomini di Delio Rossi, ma serve una prova d’orgoglio per salvare una stagione che al momento appare deludente. Sicuramente in casa della Roma non sarà facile fare risultato. Confrontando i dati statistici delle ultime stagioni (dal 2004-2005 primo anno del Palermo in A) gli scontri diretti confermano un trend tutto giallorosso, con 4 vittorie dei capitolini, 1 pareggio e una vittoria dei rosanero targata Gigi Del Neri. La squadra di Montella talaltro, ha una facilità di attacco non indifferente con 49 gol all’attivo e 44 subìti, mentre troverà davanti un Palermo con una potenza di fuoco da Champions coi suoi 47 gol all’attivo, ma una difesa da serie B con 52 gol al passivo, peggio ha fatto solo il Lecce con 53 reti subìte. Ed è certamente interessante il dato statistico secondo cui, il Palermo tende a subire gol soprattutto nella prima mezzora del secondo tempo, contro una prolificità in attacco dei giallorossi proprio tra il 45’ e il 75’. Ma Roma-Palermo è la partita dai mille incroci, tra chi va e chi potrebbe arrivare. Un grande gioco di incastri e intrecci dentro e fuori dal campo. La futura Roma di Di Benedetto, punta decisa al recente passato rosanero, e pensa proprio a quel Walter Sabatini a cui affidare la gestione sportiva. Il Palermo che domani pomeriggio sbarcherà allOlimpico è una sua creatura, partorita in due anni di gestione tra una sigaretta e laltra, e tra le tantissime missioni esplorative in Sudamerica che hanno portato all’ombra di Monte Pellegrino giocatori del calibro di Pastore, Pinilla ed Hernandez. Ma sarà anche la sfida tra la classe sopraffina di due giovani come Menez e Pastore protagonisti di una stagione tra luci ed ombre, ma con un potenziale di crescita che fa ben sperare. E chi giovane non è più come Miccoli e Totti, ma sono le guide di queste squadre, i capitani che grazie alla loro esperienza e alla classe sopraffina di cui sono dotati, sapranno regalarci emozioni uniche. Roberto Chifari