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Pozzo: “Udine si svegli o faccio come Zamparini”

L’operazione “nuovo stadio Friuli”, per Gianpaolo Pozzo, è arrivata al limite massimo. L’azionista di riferimento della società bianconera, infatti, di fronte alle.

Mediagol8

L’operazione “nuovo stadio Friuli”, per Gianpaolo Pozzo, è arrivata al limite massimo. L’azionista di riferimento della società bianconera, infatti, di fronte alle tante voci, e agli articoli apparsi sulla stampa locale nelle ultime settimane, ha preso, virtualmente, carta e penna per esprimere il proprio pensiero a pochi giorni dal consiglio comunale che dovrebbe rappresentare una tappa fondamentale per l’avvio dei lavori. "Voglio sottolineare come, per me, l’operazione stadio 'Friuli' sia arrivata al limite. La corda, per quanto mi riguarda, è già tesissima. Per questa proposta sono stato etichettato come una sorta di 'ricco scemo' – non tanto ricco in realtà – che getta al vento il proprio denaro, mentre altri, più indulgenti, mi hanno dato del benefattore – ha spiegato Gianpaolo Pozzo su Udinese.it - In ogni caso il concetto non cambia: non abbiamo intenzione di investire un euro in più di quanto abbiamo già negoziato. Sarà indetta una gara pubblica d’appalto pertanto se non sarà Pozzo a vincerla ci sarà qualcun altro. L’operazione non ha nulla a che fare con quella realizzata a Torino dove parallelamente alla costruzione dell’impianto esiste una lucrosa operazione commerciale che a Udine è assente". Il patron bianconero, quindi, invita tutti a riflettere su una situazione creatasi, qualche anno fa, ad un centinaio di chilometri da Udine. "Vorrei ricordare un’operazione analoga del recente passato: Venezia. Qui si è tirata la corda talmente tanto da riuscire – ha concluso Pozzo – a stancare Zamparini che si è trasferito a Palermo. Credo che lui abbia fatto un buon affare, ma la città di Venezia ha detto addio al calcio ad alti livelli. Invito tutti, quindi, a riflettere sull’accaduto…".