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Perinetti tra un 2013 double face e un 2014 da scoprire: “Torniamo in Serie A! Belotti la sorpresa, voglio il vero Abel”

Perinetti tra un 2013 double face e un 2014 da scoprire: “Torniamo in Serie A! Belotti la sorpresa, voglio il vero Abel”

Il bilancio e le aspettative del responsabile dell'area tecnica rosanero.

Mediagol40

di Claudio Scaglione

Un 2013 double face. La psicosi che diventa certezza: lo spettro della retrocessione si manifesta in seno al club di viale del Fante che in estate è costretto a ricominciare. Nuova guida, nuovi problemi. Perché Gennaro Gattuso non funziona. A settembre il momento più critico della storia recente dei rosanero. Poi la soluzione: chiamare in causa quel Beppe Iachini che era stato nei pensieri di Zamparini sin da maggio, quando poi si decise di scommettere su un catalizzatore di attenzioni, vale a dire l'ex Campione del Mondo. Con il tecnico marchigiano è subito svolta. Vittorie in serie e il primato consolidato proprio dagli ultimi due successi dell'anno 2013: prima la Ternana nel Boxing Day, quindi il Crotone allo Scida. I siciliani sono in vetta e il responsabile dell'area tecnica Giorgio Perinetti non può che esserne orgoglioso. "Tutto giusto, ma siamo ancora a metà dell'opera", sorride. Il dirigente romano si trincera dietro la diplomazia, sebbene sia ben consapevole che la squadra di Iachini abbia già ingranato la marcia giusta. "Eppure abbiamo cominciato non nel migliore dei modi questa stagione - ammette -. Definirei quello scorcio di campionato quasi 'sorprendente in negativo', dato che nessuno si aspettava di retrocedere. Poi abbiamo aggiustato le cose e siamo riusciti a ripartire: vogliamo che si realizzi quel un progetto che abbiamo in mente io e il presidente. Un progetto che, secondo le nostre aspettative potrà essere vincente".

Vincere è la parola d'ordine. Basti pensare a una delle prime parole proferite da Beppe Iachini da nuovo allenatore del Palermo conteneva questo imperativo.

"Beppe è un pragmatico, uno che bada alla concretezza - prosegue Perinetti -. Riesce ad ottenere il meglio senza fare voli pindarici. Studia i suoi uomini, li prepara bene e sfrutta le caratteristiche di ognuno. In più li sa gestire adeguatamente: vedete, ho notato che i calciatori che subentrano, vanno in campo con una voglia matta. Il gruppo c'è, la squadra è unita: questo aspetto ci fa ben sperare per il futuro".

Ecco, il futuro. Quali propositi per l'anno appena iniziato?

"Mi attendo che il Palermo possa vincere il campionato - non usa giri di parole il consigliere d'amministrazione dei rosa -. Io voglio riportare la società dove l’ho trovata qualche mese fa. L'anno scorso c’era stata una gestione molto complessa", spiega l'uomo mercato di Zamparini che, tuttavia, preferisce non entrare nel dettaglio. "Ripeto, voglio rivedere i colori rosa nel massimo campionato italiano, serie che più gli si addice. Sarebbe il modo giusto di finire il mio mandato. Poi vedremo se sarà il caso o sarà possibile continuare".

Dal generale al particolare. Qual è il giocatore da cui si aspetta di più nel 2014?

"Abel Hernandez, senza se e senza ma: lui è un attaccante che deve poter incidere in maniera maggiore in questa squadra. È un fuoriclasse e deve solo ricordare di esserlo: lo dimostri in tutte partite".

Non totalmente soddisfatto dall'uruguaiano, ma ci sarà un calciatore che l'avrà sorpresa...

"Sì, Belotti... in verità anche lo stesso Valerio Verre. Però Belotti è stato un po' una sorpresa solo nel senso che ha anticipato quelle che erano le nostre speranze", le parole di Perinetti.

Parliamo di mercato. Obiettivi particolari per rinforzare l'organico a disposizione di Iachini?

"L'obiettivo è riequilibrare la squadra: ricordiamoci che siamo partiti lavorando per un 4-2-3-1, oggi giochiamo diversamente. È chiaro che bisogna trovare qualcosa, se il mercato lo metterà a disposizione questo 'qualcosa'. Cambiare non ha nessun senso, se riusciamo a migliorarci con due-tre innesti di qualità, allora ne vale la pena. Ricordiamoci sempre la lista dei 18, ricordiamoci che il mercato di gennaio difficilmente regala giocatori di grandissimo spessore, quindi occorre stare attenti a quello che si può fare e ricordiamoci anche che dobbiamo comunque tenere dei parametri economici molto rigorosi", dice.

Giusto, i parametri economici. I calciatori già sotto contratto hanno voluto - per così dire - dare una mano alla società. Non è così?

"Esatto. La rosa si è messa a disposizione del Palermo e di Zamparini, spostando gli emolumenti di qualche mese. Li ringraziamo per la collaborazione, sono degli uomini prima che dei calciatori. Questo discorso per ricordare che non è che possiamo pensare di prendere nel mercato di gennaio giocatori che vengono a guadagnare qui chissà che cosa. Bisogna essere molto attenti, molto giusti, molto equilibrati, molto equi per non spaccare lo spogliatoio". Idee chiare e progetti vincenti. Il Palermo è in buone mani, quelle di Giorgio Perinetti.