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“PENSIERI E PAROLE IN LIBERTÀ” Zamparini vuole una stampa più “tifosa”

La rubrica "Pensieri e parole in libertà" del giornalista-tifoso del Palermo e scrittore Benvenuto Caminiti. Oggi dedicata al presidente Maurizio Zamparini incontrato nel corso dellaperitivo.

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La rubrica "Pensieri e parole in libertà" del giornalista-tifoso del Palermo e scrittore Benvenuto Caminiti. Oggi dedicata al presidente Maurizio Zamparini incontrato nel corso dellaperitivo offerto ai giornalisti in ritiro a Malles. di Benvenuto Caminiti Non ci crederete, ma qualche giorno fa, finalmente, per la prima volta l’ ho toccato con mano, il mio presidente. L’occasione è stata la “bicchierata” che ha offerto ai giornalisti al seguito, qui a Malles, e non me la sono fatta sfuggire. Ve lo confesso, ero emozionato (e immagino non crederete neanche a questo), anche perché ero il solo coi capelli bianchi tra tanti baldi giovanotti, tutti giovani e forti, tutti incredibilmente più saggi, calmi e pacati del sottoscritto. Zamparini ci ha accolto con uno dei suoi sorrisi più smaglianti e, bicchiere di vino in mano, ha subito invitato tutti i presenti al primo di una lunga serie di brindisi. Prima, però, ha perorato la sua personale causa, quella secondo cui i cronisti palermitani sono troppo critici nei confronti del Palermo: “E invece dovreste essere giornalisti tifosi, come fanno a Udine e Napoli e pure altrove, ma qui no, qui fate i sapientoni e volete per forza apparire imparziali e il risultato qual è? Che ci attaccate una domenica sì e l’altra pure e questo non va bene!”. Il tutto, col sorriso sulle labbra e la solita sua grinta accattivante che non capisci se ti sta fustigando o solo chiamando dalla sua parte. Poi ha avviato una sorta di siparietto, davvero irresistibile, con il nostro direttore, per parte sua intimidito dalla sua straripante esuberanza e dalle sue frecciate, che solitamente colpiscono nel segno. La scintilla per tanto spettacolo, l’ha data il sottoscritto, il quale, approfittando della sua veneranda età (e del vantaggio che, proprio per questo, gli è consentito anche spararle grosse) ha preso la parola per dire testualmente: “Presidente, attenzione a questo qua (e, nel frattempo, indicava l’occhialuto William): sembra innocuo, uno che passa inosservato, con questi suoi occhialini e l’espressione un po’ così e invece non gli sfugge niente e va diritto al bersaglio: senza pietà!”. Si vedeva chiaramente che il tono dell’arringa era scherzoso, come uno sberleffo, eppure Zamparini ha subito drizzato le antenne e, sorridendo allegramente, ha subito mostrato di gradire la gag appena abbozzata: “Ah, sì?… L’avevo immaginato da come mi guardava mentre dicevo quelle cose sui giornalisti tifosi… Bene, bene, ti ringrazio di avermi messo sull’avviso perché siamo qui proprio per tentare di fare fronte unico, per aiutare e crescere questo nuovo Palermo!”. Un’atmosfera, quindi, rilassata e anche di più: d’un’allegria contagiosa, anche per la presenza, sullo sfondo dello stupendo giardino dell’albergo che ci ospitava, di un lungo tavolo stracolmo di leccornie: speck, salame, formaggi, dolcetti, pane di vari tipi, insomma, da leccarsi i baffi. E, infatti, i giovani cronisti presenti in un lampo hanno girato le spalle al presidente - e alla sua irresistibile parlantina - per dar l’assalto a cibi e beveraggi e ci hanno dato dentro ad un ritmo travolgente, finché il presidente li ha richiamati all’ordine e ha proposto l’ennesimo brindisi: “Al Palermo e al suo mister, che è il vero grande acquisto della stagione!”. E ha spiegato ancora, come aveva fatto in mattinata, che punta molto su Sannino, con il quale si è intrattenuto a lungo prima dell’allenamento della mattina: “Il mister lo sa, gliel’ho detto chiaro e tondo, che l’unico in grado di far fare a questa squadra il salto di qualità e Ilicic. Tocca a te, gli ho ribadito, riportarlo ai livelli della sua prima stagione rosanero!”. E, come non l’avesse fatto già in mattinata nel corso della sua conferenza stampa, ha confermato la linea regina del suo Palermo: “Una squadra maschia, nella quale non si prevedono ulteriori interventi sul mercato, tranne che alla fine dovesse andar via Balzaretti: in tal caso c’è già quasi pronta l’alternativa, che cercheremo all’estero!”. E non si è spostato di un millimetro neppure sotto l’incalzare delle domande dei cronisti, alcune delle quali molto pungenti, tipo quella relativa ai difensori “che non sanno come far ripartire l’azione perché tecnicamente limitati: “Ma voi che pretendete? Che sappiano far bene i difensore e poi anche ripartire tipo Beckembauer? Beh, allora giocherebbero nel Milan o nella Juve, non nel Palermo!”. E, dopo una lunga digressione sul momento politrico del Paese, è tornato in picchiata sul campionato che va a cominciare, dicendosi fiducioso anche per traguardi ragguardevoli. E la serata, che era filata via allegra come una festa, si chiudeva con lo show di un giovane collega, dal ciuffo biondo e tirato all’in su, come si usa di questi tempi, che ha cominciato a parlargli con la voce e la parlantina di Gigi Del Neri: un’imitazione davvero irresistibile che ha scatenato una risatona generale, sulla quale si è levata quella esilarata del Presidente, che si è piegato in due dal divertimento, mentre diceva: “Preciso… preciso, sembra Del Neri!”. E lo ha guardato fisso, il bravo imitatore, come a dirgli grazie, senza aver bisogno neanche bisogno di aprir bocca.