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Pellissier: “Scommesse, estraneo ma massacrato”

"Era giusto stare in silenzio, anche perché non cera nulla da chiarire, io ero completamente estraneo a tutto e infatti non ero nemmeno indagato". Sergio Pellissier ha passato una brutta.

Mediagol8

"Era giusto stare in silenzio, anche perché non cera nulla da chiarire, io ero completamente estraneo a tutto e infatti non ero nemmeno indagato". Sergio Pellissier ha passato una brutta estate, ma adesso è tutto finito e può concentrarsi sul suo Chievo. Linchiesta sul calcioscommesse non lo riguarda e ora è il momento di passare allattacco e di sfogare la rabbia accumulata nelle ultime settimane. "Si è parlato di me forse perché Pellissier fa più audience di Paoloni - continua lattaccante del Chievo ai microfoni di Sky Sport 24 - Erano usciti altri nomi, ricordo quelli di Totti e De Rossi, ma loro forse avendo più forza ne sono usciti subito mentre hanno continuato a massacrare me. Ho passato un mese e mezzo con titoloni sui giornali, mi avvicinavano a persone che non conoscevo assolutamente. Mi hanno rovinato limmagine e dopo tanti anni di carriera dispiace finire sui giornali per queste cose. Mi ha dato fastidio che si è continuato a parlare di Pellissier, nonostante le persone coinvolte avessero escluso contatti. Forse non cerano abbastanza cose da scrivere", aggiunge con amarezza Pellissier. "Adesso pagheranno i giocatori deferiti. Mi dispiace per Doni, è un bravissimo ragazzo e dà lanima per lAtalanta", dice lattaccante del Chievo che poi conclude: "Per dare sanzioni sono necessarie prove importanti, altrimenti non è giusto punire qualcuno perchè qualcun altro ha millantato. Bisogna stare attenti a sparare i nomi".