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PASTORE: “Quando stavo andando al St.Etienne”

"Il mio primo viaggio in Europa? Me lo ricordo bene, sono cose che ti aiutano a crescere. Prima ancora di venire a Palermo, avevo 15 anni e io con altri 4 ragazzi del Talleres eravamo stati.

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"Il mio primo viaggio in Europa? Me lo ricordo bene, sono cose che ti aiutano a crescere. Prima ancora di venire a Palermo, avevo 15 anni e io con altri 4 ragazzi del Talleres eravamo stati selezionati per fare un provino al Sant-Etienne in Francia. Il luogo più lontano dov’ero stato fino ad allora era stata Buenos Aires, così andare in Francia, allenarmi con i giocatori di lì, conoscere la cultura, per me fu tutto nuovo. Rimanemmo 3 dei 5 selezionati, ma le due società non si misero d’accordo. Noi eravamo una sorta di moneta per dei debiti che il Talleres aveva contratto col Sant-Etienne. Non si fece nulla e cosí andammo due settimane in Spagna al Villareal. Lì ci allenammo con la prima squadra e anche lí fummo selezionati, ma anche stavolta non se ne fece nulla. Fu un’esperienza indimenticabile e ho conosciuto anche il mio mito: Riquelme. Ho fatto una foto con lui che ora mia mamma ha conservato gelosamente". A parlare è stato il numero 27 rosanero, uomo copertina del mese di dicembre de "El Gráfico", il mensile sportivo piú antico dell'Argentina che per la prima volta ha dedicato una copertina al Palermo e a uno dei suoi uomini piú rappresentativi: Javier Pastore.