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PALERMO,VORREI MA NON POSSO. UN PUNTO E MEZZO SORRISO

di Leandro Ficarra Non è arrivata la vittoria in questa prima gara del nuovo anno per il Palermo di Beppe Iachini. Tuttavia, in virtù delle contingenze avverse, tra squalifiche ed.

Mediagol8

di Leandro Ficarra Non è arrivata la vittoria in questa prima gara del nuovo anno per il Palermo di Beppe Iachini. Tuttavia, in virtù delle contingenze avverse, tra squalifiche ed infortuni che avevano caratterizzato la vigilia, questo pari a reti bianche maturato contro il coriaceo Modena di Walter Novellino può essere accolto con moderata soddisfazione. Un punto che consente alla compagine rosanero di consolidare il primato ed addirittura di allungare sulle dirette concorrenti , tornate a mani vuote dalle trasferte che le vedevano impegnate in questa prima giornata del girone di ritorno. Al “Barbera” è andato in scena un match tattico e spigoloso, con un Palermo schierato in formazione rimaneggiata, per certi versi quasi sperimentale, causa le numerose assenze. Centrocampo inedito, privo del nerbo atletico e tattico del duo Barreto e Bolzoni, con l’esordio del neo acquisto Maresca, il quale ha lasciato intravedere, finché la condizione fisica lo ha sostenuto, il contributo di fosforo e personalità che potrà garantire alla manovra nel prosieguo del torneo. Reparto offensivo ridotto ai minimi termini, con i contemporanei forfait di Belotti, Lafferty e Dybala, ed Abel costretto a sbattersi tra i centrali emiliani flebilmente supportato da Troianiello, rispolverato seconda punta per l’occasione. Gli evidenti scompensi di matrice sia tattica che tecnica originati dall’emergenza hanno sensibilmente condizionato la prestazione della squadra. Viste le premesse, era ragionevolmente difficile attendersi di più. Quello visto oggi è stato un Palermo generoso ma inevitabilmente un po’ caotico, poco brillante e chiaramente imballato sul piano atletico, complice il fisiologico carico di lavoro svolto durante la lunga sosta invernale. Ciò nonostante, la squadra di Iachini ha avuto anche un paio di nitide occasioni per sbloccare la gara con Abel ed Ngoyi. Pinsoglio, portiere scuola Juve, deve ringraziare Cionek, provvidenziale a salvare sulla linea sul sinistro dell’uruguaiano, e la traversa che ha respinto il perentorio colpo di testa del mediano congolese. Ad onor del vero, anche i canarini di Novellino, perfetti nell’esecuzione della fase di non possesso, hanno sfiorato il vantaggio ad inizio ripresa, con Ujkani che nel giro di un minuto ha sfoderato due prodezze guadagnandosi la palma del migliore in campo. Ottima la prova del portiere albanese, tempestivo e puntuale in occasione di alcune uscite che hanno pulito l’area in situazioni complicate. A conti fatti il pari fotografa piuttosto fedelmente quanto mostrato dalle due squadre sul terreno di gioco. Novellino ha ottenuto con il consueto pragmatismo il punto che cercava, Iachini può preparare il big match di Empoli con serenità, pregustando il rientro dei suoi big ed ottimizzando l’inserimento dei volti nuovi nel suo scacchiere. Imbastire un undici equilibrato e competitivo non era di certo esercizio semplice per il tecnico marchigiano. Le sole certezze in retroguardia con Munoz, Terzi ed Andelkovic a protezione di Ujkani. Morganella a destra e Daprelà a sinistra presidiano le corsie qualche metro più in alto. Maresca prende lo scettro del comando in regia, con Verre ed Ngoyi intermedi in luogo di Bolzoni e Barreto. Troianiello prova a fungere da elastico alle spalle di Abel in quello che di fatto è un 3-5-1-1. Come da copione il Palermo gestisce il pallino del gioco, il Modena si compatta nella propria metà campo, corto, stretto e pronto a ripartire. Intensità e brillantezza non sono quelle dei giorni migliori, il campo pesante non aiuta a tessere trame lineari. I rosa sfruttano poco le corsie esterne, Maresca imbuca spesso in verticale per Verre ed Ngoy che hanno il compito di sfaldare la densità emiliana incuneandosi tra le linee. Gli intermedi di Iachini non trovano però mai tempo e qualità di giocata ed Abel, pur tonico e volitivo, finisce per restare spesso isolato. Proprio il puntero celeste, su uscita difettosa di Pinsoglio, batte prontamente col mancino ma trova Cionek sulla linea di porta pronto a salvare. Poco dopo il ventesimo, in seguito ad un pregevole scambio con Verre, Maresca va giù in area spostato da un contatto energico ma Borriello lascia proseguire. Il Modena per imprecisione e fretta spreca un paio di potenziali ripartenze non premiando il movimento di Babacar. L’unico vero sussulto di un primo tempo sonnolento arriva al minuto 43: Daprelà pennella un cross da sinistra su cui incorna imperiosamente Ngoyi timbrando la traversa. La ripresa si apre con una giocata illuminante di Maresca bravo a scatenare in verticale la corsa di Morganella, l’esterno svizzero trova Abel che di sinistro, dal limite dell’area, non trova la porta. Il Palermo scema d’intensità ed avverte la fatica, il Modena alza la testa e si affaccia dalle parti di Ujkani. La spinta di Garofalo e Molina sui binari laterali crea qualche disagio di troppo. Proprio una coproduzione tra i due esterni mette paura ai rosa: cross di Garofalo e colpo di testa di Molina che Ujkani sventa prontamente con un volo alla sua sinistra. Sul susseguente corner si esalta ancora l’estremo difensore di Iachini: sulla fortuita deviazione con la nuca di Andelkovic, la risposta di Ujkani è un prodigio di istinto e reattività. Il giovane Malele rileva uno spaesato Troianiello. Il baby di Iachini si conferma atleticamente prestante ed agonisticamente generoso, ma l’imperizia con cui gestisce un paio di palloni denota ampi margini di miglioramento sul piano squisitamente tecnico. Stevanovic, subentrato ad Ngoyi, ha sul destro l’ultima palla utile per sbloccare il risultato su ennesimo ricamo di Maresca, ma il tiro scoccato in corsa dall’ex Torino non è preciso. Si rivede Vazquez che si fa notare per la voglia di incidere ed un paio di conclusioni velleitarie. Le speranze del Palermo di trovare il guizzo in extremis si infrangono sulla barriera modenese che smorza in pieno recupero il tentativo di destro a giro di Maresca. Avanti piano ma comunque avanti. Per oggi,in fondo, può andar bene anche così.