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PALERMO: COMUNICATO PRESIDENTE ZAMPARINI

Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha diramato nel primo pomeriggio un comunicato che pubblichiamo integralmente di seguito: Leggo le distorte interpretazioni di mie dichiarazioni che.

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Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha diramato nel primo pomeriggio un comunicato che pubblichiamo integralmente di seguito: Leggo le distorte interpretazioni di mie dichiarazioni che hanno provocato reazioni fuorvianti. Chiarisco: Parlando ad un'emittente di come le nostre e la mondiale burocrazia e pubblica amministrazione abbiano ingabbiato la vita delle società e dei singoli, affermavo che anche in Italia ora ci si muoveva solo attraverso la consulenza di avvocati, e di come saremo anche noi arrivati come mi dicevano negli Stati Uniti d’America dove sembra la corporazione dell’avvocatura sia molto forte. A proposito dicevo che mi avevano raccontato che fuori dai tribunali c’erano avvocati giovani per lo più di estrazione ebraica che fermavano i clienti dando loro assistenza gratuita, sino al buon esito della causa, che avrebbe provocato un compenso in percentuale. La parola ebrei, popolo che io stimo ed ammiro, era ed è per me sinonimo di ammirazione per giovani intraprendenti che cercavano il lavoro e se lo procuravano con intelligenza. Un elogio cambiato in offesa. Così come l’accenno alle lobby finanziari che in Sud America prendono (da loro è possibile in Europa no) i diritti economici dei giovani calciatori che prestano poi ai club, parlavo della finanza ebraica e araba poiché è chiaro che nel mondo d’ora sono le uniche ad avere liquidità. Anche questo un elogio, non una critica. D'altronde sta nei fatti che l’architetto che lavora per il mio gruppo da 20 anni è un mio amico ebreo, un giocatore del mio club (unico in Italia) è ebreo, e quando nel 2011 un mio famigliare ha avuto bisogno di cure mediche all’avanguardia l’ho mandato a Tel Aviv. Non sono mai stato razzista, la mia vita lo prova. Sono da sempre un estimatore della storia, della cultura e della tenacia del popolo ebraico. Le scuse le vorrei io ricevere da chi ha travisato le mie parole. MAURIZIO ZAMPARINI