di Leandro Ficarra Non cera modo migliore per concludere il girone di andata. Il Palermo vince di forza a Crotone e mette in fila le contendenti alla promozione al giro di boa del campionato cadetto. Ben trentatré i punti conquistati da Beppe Iachini nelle quindici partite del suo mandato. Un primato figlio di una solidità mentale ed un equilibrio tattico che hanno attenuato gli oggettivi limiti tecnici e strutturali dellorganico. Impeccabile ed estremamente redditizio, fin qui, il lavoro del tecnico marchigiano, capace di conferire una compattezza ed una personalità alla sua squadra che rendono secondarie le pur legittime considerazioni sulla carenza di armonia e qualità nello sviluppo della manovra. I risultati ottenuti ad oggi costituiscono un ulteriore attestazione di eccellenza in merito alle doti strategiche e motivazionali del coach rosanero. La sua parabola professionale, imperlata da tre promozioni nella massima serie, emette un inconfutabile verdetto: Iachini il torneo cadetto sa leggerlo, gestirlo, ma soprattutto vincerlo. Le prestazioni del Palermo ed il ritmo delle immediate inseguitrici evidenziano al contempo limpellente necessità di integrare, con nuovi e mirati innesti, una rosa che per valori e caratteristiche richiede un restyling. Uninfusione di fosforo in mezzo al campo ed un surplus di qualità sulle corsie consentirebbero di creare le premesse per una decisa accelerazione nel girone di ritorno che scongiuri il rischio play off. AllEzio Scida di Crotone il Palermo si è imposto grazie ad un ottimo approccio alla gara in cui ha marcatamente segnato le gerarchie. Un avvio allinsegna della personalità, con Barreto e soci subito capaci di assediare i calabresi nella propria metà campo con un pressing alto ed uninsolita armonia nella circolazione della sfera. Venti minuti di buon livello, in cui i rosa sono rimasti corti e compatti tra le linee, aggredendo il Crotone sulla propria trequarti e fraseggiando con buona padronanza e linearità. Fraseggio che ha trovato in Lafferty un terminale straordinario per saggezza nella copertura della sfera, ed un irriducibile gladiatore per vigoria nella pressione sugli avversari. Particolarmente sollecitata la catena di destra con Bolzoni e Morganella bravi a duettare ed arrivare sul fondo. Proprio da una percussione del ritrovato esterno svizzero, è nato il corner da cui è scaturito il gol del vantaggio di Abel. Pronto luruguaiano sotto porta, oggi è apparso più tonico e partecipe rispetto al solito. Lefficacia degli schemi sulle palle inattive è certamente un altro valore aggiunto apportato recentemente dal nuovo tecnico. I rientri di Barreto, Munoz e Verre hanno restituito fisionomia ed equilibri alla squadra nel familiare 3-5-2. Dopo il vantaggio il Palermo ha lasciato liniziativa al Crotone ma, forte della sua densità in fase di non possesso, ha rischiato pochissimo per tutto il primo tempo. Solo un paio di mischie ed una leggerezza di Ujkani hanno fatto correre qualche flebile brivido alla compagine di Iachini. Palermo in grado anche di creare le premesse del raddoppio, con Lafferty prima ed Abel poi, già nel primo tempo. Il gol di Lafferty in apertura di ripresa, subito dopo un prodigio salva risultato di Ujkani su Dezi, sembrava aver chiuso il match. Illusione svanita presto, dopo che lo stesso talento, scuola Napoli, accorciava le distanze riaccendendo le velleità degli uomini di Drago. Gli ultimi venti minuti hanno messo in mostra lottimo impianto di gioco della giovane ma talentuosa formazione calabrese. I rosanero, seppur un po schiacciati, hanno dimostrato di saper soffrire, difendendosi senza mai perdere la bussola, con Ujkani e Pisano bravi a compiere due interventi decisivi nella fase più calda del forcing rossoblu. La grande attenzione dei centrali difensivi, gli ingressi di Ngoyi e Dybala, ed una ordinata gestione del giro palla nei minuti finali hanno permesso alla capolista del torneo di incamerare il successo senza troppi scossoni. Iachini ritrova il leader difensivo Munoz e la bussola tattica Barreto. Rilancia Verre e Lafferty e torna al 3-5-2 con Pisano a sinistra e Morganella a destra. In avanti, a fianco del gigante ex Sion, fiducia ad Abel. Luruguaiano spaventa subito Gomis, quindi timbra luno a zero sfruttando una sponda di Andelkovic su angolo di Barreto. Palermo convincente: aggressivo, equilibrato ed ordinato. Il Crotone fatica a scalfire il dispositivo rosa: De Giorgio chiama Ujkani alla deviazione dalla distanza. Uno screzio tra Lafferty e Bidaoui, con accenno di gomitata dellavanti di Drago, non viene sanzionato dal direttore di gara. Di Bello, e con lui il quarto uomo, sorvola su un gesto antisportivo che, a prescindere dallentità del colpo, andava punito con il rosso. Larbitro ammonisce salomonicamente Barreto e Cataldi, protagonisti di un acceso chiarimento. Poco dopo Il portiere rosa indugia troppo palla al piede e si fa rimpallare il rinvio dallo stesso De Giorgio, sul susseguente cross, per sua fortuna, chiude Andelkovic. Palermo pericoloso con una spettacolare rovesciata di Abel che non centra la porta. Al minuto 35 Abruzzese alza la mira in mischia a due passi da Ujkani. Quindi unottima combinazione Abel-Lafferty viene vanificata da un cattivo controllo del nordirlandese che non trova il tempo per la battuta. Decisivi i primi minuti della ripresa: Ujkani si allunga alla grande su colpo di testa di Dezi, sul capovolgimento di fronte Lafferty trova lincrocio con uno splendido collo destro dal limite, siglando il raddoppio. La squadra di Drago reagisce subito: proprio Dezi, approfittando di una linea difensiva rosa poco sincrona in uscita, batte Ujkani e riapre il match. Lentusiasmo calabrese sortisce dieci minuti di veemente forcing, Pisano anticipa De Giorgio pronto a spingere in rete un assist da sinistra, Ujkani sventa lennesima minaccia con unuscita fondamentale su cross dellinstancabile Mazzotta. Iachini rinforza largine in zona nevralgica con Ngoyi che rileva Verre. Il Crotone ci prova ma cala nel finale, i rosa controllano con ordine e senza patemi. Dybala fa rifiatare Lafferty. Largentino scalda le mani a Gomis con un sinistro da fuori e conquista un paio di punizioni utili per respirare. I rosa fanno girare bene la sfera nei minuti di recupero tenendo i calabresi lontano dalla propria porta. Barreto si fa ingolosire dalla conclusione a giro e spreca un ottimo contropiede. Va bene lo stesso. Anzi, va benissimo. Il Palermo è campione dinverno.
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PALERMO, BLITZ A CROTONE ROSA CAMPIONI DINVERNO.
di Leandro Ficarra Non cera modo migliore per concludere il girone di andata. Il Palermo vince di forza a Crotone e mette in fila le contendenti alla promozione al giro di boa del campionato.
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