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MONDIALI: oggi lItalietta non può sbagliare

A fari spenti nella notte sudafricana. Senza squilli e senza proclami. Ma anche senza imitare la Francia. Al Mondiale sudafricano, le grandi avanzano agli ottavi. Piano piano e con circospezione,.

Mediagol8

A fari spenti nella notte sudafricana. Senza squilli e senza proclami. Ma anche senza imitare la Francia. Al Mondiale sudafricano, le grandi avanzano agli ottavi. Piano piano e con circospezione, evitando lonta (solo transalpina, per ora) del ritorno anticipato a casa. Per evitare la vergogna va bene tutto, anche un 1-0 striminzito con tanto di melina attorno alla bandierina nel recupero. Inghilterra e Germania hanno scacciato via così i loro fantasmi, con due zampate di Defoe per Capello e di Ozil per Lowe, difese poi sulle barricate contro sloveni e ghanesi. In questi casi non si va tanto per il sottile, e poco importa se negli ottavi il cammino mondiale si trasforma in una specie di bolgia dantesca. Infatti il secondo posto (imprevedibile, visto il girone!) degli inglesi, regala al mondiale sudafricano un segmento di tabellone incredibile, con Argentina-Messico e Inghilterra-Germania. Ciò significa che di tre possibili (e plausibili) vincitrici del mondiale, una sola arriverà in semifinale. Una tegola pesantissima per la Fifa e gli organizzatori, che dallaltro lato si ritrovano nientepopodimenoche Uruguay, Corea del Sud, Usa e Ghana. Una di loro, è certo, si ritroverà in semifinale. Roba da far ammattire scommettitori e addetti ai lavori. A questo punto (anche per motivi campanilistici legati al nostro Edinson Cavani) puntiamo sullUruguay di Tabarez, che ha mostrato gioco e spettacolo e che porterebbe comunque in dote in semifinale due titoli mondiali. Peraltro occorre applaudire con convinzione le protagoniste inattese, e soprattutto gli Usa. Il calcio a stelle e strisce è andato crescendo costantemente in questi anni, capitalizzando la bella figura del 2006. Già lanno scorso in Confederations Cup la squadra di Bradley stupì tutti, e questanno ha confermato i progressi: gioco vivace, grande spirito e voglia di giocarsela sino in fondo. Non sono una mina vagante, ma poco ci manca. Sullaltro piatto della bilancia (ovvero quello della delusione) cè la Serbia: una squadra così ricca di talento che basterebbe per due, ma assolutamente priva di carattere. Undici estranei che recitano a soggetto, e che ieri sera sono stati giustamente puniti da unottima Australia. I “socceroos” hanno pagato il tracollo iniziale contro la Germania, altrimenti sarebbero meritatamente passati agli ottavi. E mentre leliminazione della Francia diventa un affare di Stato, con tanto di convocazione di Henry allEliseo dal presidente Sarkozy, oggi tocca a noi cercare di raccogliere i cocci di un Mondiale finora fallimentare e provare ad imitare Germania ed Inghilterra. Tra noi e gli ottavi di finale cè la Slovacchia di Hamsik. Una squadra che finora ha fatto vedere poco se non pochissimo, e che in altri tempi sarebbe stata derubricata ad avversario da amichevole. Ma per lItalietta timida e inconcludente vista sinora, anche la truppa del ct Weiss può rappresentare una parete di sesto grado. Lippi non ha scelta e cambia tutto, sperando che gli innesti di Gattuso in mezzo al campo e di Di Natale in avanti dal primo minuto sveglino una Nazionale alla quale in teoria potrebbe bastare anche solo un pareggio, se il Paraguay farà il suo dovere contro la Nuova Zelanda. Dopodichè agli ottavi ci toccherebbe lOlanda, in una specie di revival di Messico 86. Anche allora una Nazionale reduce dal titolo, stanca e “sbagliata”, passò a stento alla fase ad eliminazione diretta e lì venne subito (e meritatamente) punita dalla Francia dello juventino Platini. Nel 2010 il carnefice potrebbe essere linterista Snejider. Il solo che ride, in tutti i sensi, è – a proposito di Messico 86 – Dieguito Maradona. Il quale ha per le mani una specie di “arancia meccanica” in casacca albiceleste. LArgentina vince, convince, segna e macina avversari come chicchi di caffè. E tutto questo senza Cambiasso, Zanetti, e con Milito e Messi ancora a secco di gol. “El pibe” ha chiesto ai giornalisti le scuse per tutte le schifezze dette su di lui prima del Mondiale. Fossimo in lui aspetteremmo ancora un po. Si è visto già, linverno sudafricano può giocare brutti scherzi. Due appunti, in chiusura. Il primo per Domenech, che ha scelto il modo peggiore per congedarsi dal calcio e dalla panchina francese. Rifiutarsi di stringere la mano al collega Parreira dopo Francia-Sudafrica è stato un gesto ineducato e antisportivo. Nello sport come nella vita si può perdere sul campo ma vincere fuori. La Francia, stavolta, ha perso molto ma molto più che un Mondiale. Il secondo per un altro francese, Nicolas Mahut, che insieme allamericano John Isner a Wimbledon sta scrivendo (perchè ancora mica è finita!!) una pagina di storia del tennis e dello sport: 5 set, 10 ore di partita, 59 pari nellultimo set. Tutti i record di punti, durata ed aces polverizzati. Una di quelle pagine meravigliose che solo lo sport sa scrivere, quando riesce a sublimare ed esaltare tutte le più belle doti di un uomo: coraggio, forza, concentrazione, determinazione, volontà, lealtà. Alla fine uno solo di questi magnifici atleti passerà il turno e alzerà le braccia al cielo. Peccato che nel tennis non esista il pareggio. Ma in ogni caso, avranno vinto entrambi. “Entendu” monsieur Domenech?