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Mediagol: nellAssociazione dei Giornali On-Line

È nata ufficialmente a Roma AIGOL, l’Associazione Italiana dei Giornali On-Line. AIGOL è stata costituita e fortemente voluta da sette soci fondatori, tutti editori attivi sulla.

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È nata ufficialmente a Roma AIGOL, l’Associazione Italiana dei Giornali On-Line. AIGOL è stata costituita e fortemente voluta da sette soci fondatori, tutti editori attivi sulla piattaforma web, per tutelare gli interessi delle testate giornalistiche a diffusione telematica. L’Associazione Italiana dei Giornali On-Line intende, entro i prossimi 18 mesi, diventare il punto di riferimento per gli editori online. Potranno diventare “soci” solo testate giornalistiche con almeno un anno di vita e che presentino la figura del direttore responsabile. I prossimi passi sono nella direzione di un disegno di legge condiviso dal maggior numero di parlamentari, per ottenere finalmente il riconoscimento giuridico dell’attività. Per settembre sarà pronto anche il sito ufficiale dell’associazione e le prime iniziative di lobbying in ambito parlamentare. I sette soci fondatori sono: •William Anselmo (Mediagol.it) •LeV Editrice (Sporteconomy.it) •Camillo Franchi Scarselli (Atleticom.it) •Walter Mei e Alberto Morici (Sailbiz.it) •EdiWebRoma (VignaClarablog.it) •Marco Liguori (PianetaGenoa1893.net) •Nextmediaweb (Calciomercato.it) Nella prima assemblea di AIGOL è stato eletto presidente Marcel Vulpis (Sporteconomy), mentre come consiglieri sono stati eletti William Anselmo (Mediagol.it), Fabrizio Giorgio Azzali (Vignaclarablog.it), Alessandro Santandrea (Calciomercato), Camillo Franchi Scarselli (Atleticom). Le regioni Sicilia e Liguria avranno un proprio delegato, si tratta di William Anselmo e Marco Liguori che in questa prima fare saranno punto di riferimento per le nuove testate on line che aderiranno ad AIGOL. “L’informazione giornalistica veicolata attraverso il web deve avere la stessa dignità e valore di quella cartacea o televisiva - ha dichiarato Marcel Vulpis, presidente di AIGOL - Il riconoscimento e tutela giuridica della nostra professione è il primo punto su cui lotteremo nei prossimi mesi. E’ giunto il momento che in questo Paese ci si accorga dell’industria on-line e del suo impatto economico sul mercato del giornalismo. Abbiamo scelto il web perché è il presente e il futuro, adesso puntiamo ad ottenere gli stessi diritti dei nostri “cugini” della carta e della tv. In America questa distinzione non esiste più, in Italia, invece, c’è chi ha interesse che si rimanga figli di un Dio minore. Questo non è più accettabile!”.