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MARINO A MEDIAGOL: “RICHIAMARE ROSSI BEL SEGNALE DA PARTE DI ZAMPARINI. IL PALERMO ESPRIME UN GRAN CALCIO, PUÒ ARRIVARE SETTIMO IN CAMPIONATO E IN FINALE DI COPPA ITALIA. PASTORE GIÀ PRONTO PER UNA BIG”

Di Francesco Caruana Domenica c’è Parma-Palermo, ma sulla panchina dei ducali non ci sarà il siciliano Pasquale Marino: l’allenatore di Marsala è stato infatti .

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Di Francesco Caruana Domenica c’è Parma-Palermo, ma sulla panchina dei ducali non ci sarà il siciliano Pasquale Marino: l’allenatore di Marsala è stato infatti esonerato lo scorso 3 aprile, dopo la sconfitta interna contro il Bari. “Se sono a casa significa che ho commesso errori nella costruzione della squadra –ha esordito Marino, intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it- , a prescindere dal valore dei singoli giocatori. Probabilmente non sono riuscito ad attuare un tipo di gioco, le cause sono tante ed è inutile dire quali sono, si potrebbe pensare a scaricare le colpe ma se adesso sono a casa significa che ho commesso tanti errori. Del resto l’allenatore è il maggiore responsabile e di conseguenza ho pagato io. Entrare nei particolari non conviene, quando le cose non vanno per il verso giusto ci può stare di tutto”. Un po’ il pensiero che ha fatto il patron del Palermo Maurizio Zamparini dopo il brutto inizio di 2011 della sua squadra: via Delio Rossi, dentro Serse Cosmi. Un interregno durato solo un mese: dopo la pesante sconfitta nel derby a Catania, nello stesso giorno dell’esonero di Marino, Zamparini fa dietrofront, e richiama Rossi al posto dell’allenatore perugino. “Forse alla luce dei fatti l’esonero di Rossi è stato un provvedimento infelice –ha sottolineato Marino- , un presidente deve sempre intervenire quando ci sono momenti di difficoltà, ma poi Zamparini è tornato sui propri passi, dando un segnale importante. Significa che riconosce anche i propri errori. Io credo che il Palermo esprima un calcio propositivo e organizzato, lo sta dimostrando anche a cospetto di squadre che ambiscono al titolo, come il Milan in Coppa e il Napoli in campionato. Per cui credo che Rossi stia facendo un ottimo lavoro: lo dicono i risultati, i fatti e i numeri, ma soprattutto le situazioni di gioco espresse in campo”. Zamparini ha sempre imputato a Rossi una scarsa attenzione alla fase difensiva, ma Marino si schiera dalla parte del suo collega. “La squadra rosa è nata per attaccare, pazienza se subisce qualche gol di troppo. L’equazione migliore il calcio la dà quando ci sono i gol, la gente che va allo stadio preferisce un 3-3 o 4-4 ad uno scialbo 0-0, quindi secondo me per il Palermo è meglio così. Contro il Napoli si è visto anche equilibrio in campo, quando poi i rosa sono passati in vantaggio potevano anche dilagare, si chiudevano bene e ripartivano altrettanto bene, costruendo altre palle gol e rischiando pochissimo. Il mio calcio vicino a quello di Rossi? A me può fare solo piacere –ha proseguito Marino- , il Palermo è tra le squadre che giocano il miglior calcio in Italia. Dipende tutto dai giocatori che si hanno a disposizione. Io ho cercato sempre di fare un calcio propositivo, a volte ci riesco e a volte meno, come quest’anno, in cui non sono riuscito a dare un’impronta continua del mio calcio alla squadra. Il mio rammarico è questo, negli altri anni anche nei momenti di difficoltà c’è sempre stata l’impronta di un certo tipo di gioco, quest’anno c’è stata a intermittenza e quindi significa che ho sbagliato io a proporre un certo tipo di calcio”. Tra i principali protagonisti del calcio-champagne di Rossi c’è sicuramente Javier Pastore, che insieme al compagno di reparto Josip Ilicic regala sempre numeri di alta scuola. “Pastore è certamente il giocatore che attrae maggiormente, ma per l’utilità e gli equilibri del Palermo ci sono tanti altri giocatori importanti. Devo dire che in questi anni Nocerino ha avuto una maturazione eccezionale. Pastore e Ilicic hanno alti e bassi –ha spiegato Marino- , ma sono dei talenti puri. Secondo me le qualità tecniche e fisiche sono importanti per questi giocatori, ma è chiaro che nell’arco di una stagione possono avere qualche momento di pausa, come succede ai giocatori affermati e che giocano con squadre di primo piano da Champions. Per letà che hanno, i due fantasisti rosanero hanno margini notevoli miglioramento da punto di vista tattico e fisico e sono pronti per far parte di una big, soprattutto Pastore”. Il Palermo è a un passo dal ritorno in finale di Coppa Italia: dopo il 2-2 sul campo del Milan, i rosanero vedono vicino un traguardo che manca dal lontano 1979. Marino è fiducioso sulle possibilità della squadra di Rossi di andarsi a giocare il trofeo a Roma. “In questo periodo i rosa hanno dimostrato una condizione ottimale, sia a Milano che contro il Napoli. Il risultato dellandata favorisce anche il passaggio del turno, considerando il fatto che si gioca in casa e con il pubblico delle grandi occasioni, che credo possa dare la spinta in più. Ci sono le premesse perché il Palermo arrivi in finale, ma anche al settimo posto in campionato, che secondo me è tutto da giocare. Io credo che per la gara del “Tardini” anche i rosa abbiano stimoli –ha proseguito l’ex tecnico di Parma, Udinese e Catania- perché se non si riuscisse ad andare in finale di Coppa Italia il settimo posto sarebbe comunque un piazzamento che regala l’Europa. Gli stimoli ci sono eccome, partecipare ad una competizione europea è sempre una vetrina importante che regala una crescita ai calciatori, avendo loro la possibilità di misurarsi con colleghi di alto livello. Gli stimoli ci sono sempre e per questo col Parma prevedo una partita tesa ed equilibrata, ma spettacolare”. Dopo l’esonero, Pasquale Marino è di nuovo libero e pronto a vagliare le proposte dei club per la prossima stagione. Tra questi, potrebbe esserci anche il Palermo, dato che Rossi è in scadenza di contratto e difficilmente rimarrà in Sicilia. Ma il tecnico marsalese dribbla le domande su un suo eventuale approdo in rosanero. “Come farei io a convivere con un presidente come Zamparini? A questa domanda potrei rispondere nel momento in cui ci fosse qualcosa, ma evitiamo perché non c’è nulla –ha glissato Marino- . Zamparini certamente è un presidente che mette a disposizione dei propri allenatori organici validi e molto competitivi”.