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Marino a Mediagol: “Lecce in salute,situazione..”

Torna il campionato Primavera ed è di nuovo big-match. Stavolta il Palermo, uscito indenne da Trigoria, affronterà in casa il Lecce di Marino e Toma, ex vice di Antonio Conte ai tempi.

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Torna il campionato Primavera ed è di nuovo big-match. Stavolta il Palermo, uscito indenne da Trigoria, affronterà in casa il Lecce di Marino e Toma, ex vice di Antonio Conte ai tempi del Bari. La redazione di Mediagol.it ha intervistato Raimondo Marino, tecnico della Primavera giallorossa. La squadra pugliese fa spettacolo grazie a questo 4-2-4 voluto da Toma. "La società quest’anno non ha voluto né potuto fare investimenti a livello di settore giovanile per scelta e così stiamo prendendo tutti ragazzi che abbiamo trovato a parametro zero, non avendo possibilità economica l’unico modo per rinforzare le rose è questo. Poi c’è da dire che è stato bravo anche il nostro direttore Alberti, un vero scouting, bravo a scegliere i giocatori giusti per la Primavera. Io e Toma stiamo lavorando tantissimo e dobbiamo continuare a farlo, forse più degli altri che hanno più qualità magari, ma è bene farlo tanto sappiamo che alla lunga il lavoro paga". Ma seppur tra mille difficoltà la squadra leccese si trova a 7 punti dopo 3 partite con 12 gol allattivo di cui solo 6 sono stati segnati nellultimo turno contro il Napoli. "Stiamo lavorando bene ma soprattutto ci sono ragazzi che ascoltano, vogliono migliorarsi. Sanno che calcio di oggi è difficile e se non fai sacrifici tra qualche anno smetti di giocare, loro stanno mettendo cuore e anima per migliorarsi giorno dopo giorno". E se questo Lecce gioca così bene è anche frutto di un'accorta gestione societaria. "Il nostro obiettivo è portare più ragazzi in prima squadra, poi se dovesse venire anche la qualificazione tra le prime sarebbe una cosa bellissima per i ragazzi, ma la cosa fondamentale è portare quanti più giocatori agli ordini della prima squadra, per noi è questa la priorità. La prima cosa che ci chiede il direttore Alberti è come abbiamo giocato e non cosa abbiamo fatto, ci sono tanti che dicono alla stampa magari che il risultato non conta e poi chiamano il tecnico e la prima cosa che gli chiedono è quanto è finita la partita. Noi - ha concluso Marino - in questo siamo fortunati perché il nostro superiore ci mette nelle condizioni migliori di lavorare, lasciandoci sereni e tranquilli sotto questo aspetto".