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LOPINIONECAMINITI: “Zenga diventerà il migliore”

CLICCA QUI PER APRIRE IL VIDEO DELL'INTERVISTA Intervistato da Mediagol.it, in Austria per seguire il ritiro estivo dei rosa, Benvenuto Caminiti, giornalista e scrittore, memoria storica del.

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CLICCA QUI PER APRIRE IL VIDEO DELL'INTERVISTA Intervistato da Mediagol.it, in Austria per seguire il ritiro estivo dei rosa, Benvenuto Caminiti, giornalista e scrittore, memoria storica del Palermo, ha raccontato le sue impressioni sul cammino estivo dei rosanero. Come ha visto i rosanero fin qui? Sono qui solo da ieri, per il resto ho seguito il Palermo dai giornali. Sono sincero, dico sempre quello che penso: per quello che avevo letto mi aspettavo qualcosa di più, ma è solo una mia impressione. Però dare dei giudizi a un Palermo, alla quale mancavano 6-7 giocatori fondamentali e che giocava contro un avversario discreto (il Denizlispor, ndr) può essere un atto presuntuoso e io di natura non lo sono. Ho visto una squadra aggressiva e, per essere ancora nella fase più dura della preparazione, mi sembra che siamo messi bene fisicamente. Ho visto anche due o tre individualità ottime: mi dispiace di non aver visto di più Pastore, ma per quello che ho visto si vede il tocco di un giocatore di grande classe, così come Bertòlo, si vede subito che è un giocatore di grande sostanza. Cosa pensa di Zenga? Somiglia a qualche altro allenatore della storia del Palermo? Zenga non somiglia a nessuno, così come non somigliava a nessuno nemmeno quando era portiere. E’ un grande trascinatore, come lo era sul campo…anche se secondo me non era proprio il portiere più forte in Italia all’epoca, ma è solo unopinione. Sicuramente era un ottimo portiere, tanto che Vicini se lo portò in nazionale fin dall’Under 21, per finire poi con “quella famosa partita” (contro l’Argentina ai mondiali del ’90, ndr). Lui è un grande allenatore perché ha un grande spirito, una grande passione e capisce i giocatori. Lo faceva anche da portiere, significa avere personalità. Anche se adesso non è il n° 1, e non può esserlo perché è giovane, è già un allenatore che ti da carica, fiducia e la voglia di emularlo. So che prima che i giocatori scendono in campo per lallenamento, va a preparare il terreno di gioco: questo è simbolo di grande pignoleria, grande attenzione che dipende dal fatto che lui vive il pallone. Ripeto, da portiere non era il più forte tecnicamente, ma lo è diventato proprio per la grande passione che ha per il calcio. Faccio un azzardo: Zenga diventerà presto il migliore allenatore in circolazione, poi andrà all’Inter e ci andrà meritatamente…e poi lui per i nerazzurri darebbe tutto ed è giusto che sia così. Come sarà il rapporto Zenga-Zamparini? Ecco, questa è una bella domanda. Sembra la più scontata e invece è quella alla quale è più difficile rispondere. Il Presidente è il primo tifoso e quando il Palermo perde una partita malamente si arrabbia molto. Quando invece si perde meritando non dice nulla, perché è una persona intelligente. Se dovesse arrabbiarsi con Zenga potrebbe andare a finire male, ma conto sulla capacità di gestione del mister: sono sicuro che quando Zamparini lo bacchetterà, lui saprà gestire anche questa situazione, farà una delle sue battute, si metterà a ridere col Presidente e tornerà tutto come prima. Zenga è una persona molto intelligente, cosa rara, a parte il fatto che è molto furbo. Zamparini si è innamorato di lui; veniva da un rapporto difficile con Ballardini ed è passato da una persona senza colore ad una che ha tutti i colori del mondo. Come avviene anche in amore, cosa succede quando subiamo una delusione dalla ragazza? Ci innamoriamo immediatamente di una ragazza completamente opposta, e questo è successo anche al presidente. Questa squadra può ambire allo Scudetto? Scudetto è una parola che serve soltanto per creare sogni, illusioni. Sognare ed illudersi è una delle cose più belle della vita, ti aiutano a vivere meglio. Se Paletta si conferma, se prendono un centravanti o se Budan torna quello di Parma (anche se ne dubito), il Palermo potrà lottare seriamente per la Champions, almeno per la Uefa: questi due sono gli obiettivi massimi che una squadra come il Palermo può raggiungere allo stato attuale delle cose. Cosa ne pensa invece dei nuovi acquisti argentini, Bertolo e pastore? Ho letto molto su di loro, ho visto Pastore nell’ultima partita del campionato argentino contro il Velez e, anche se non ha giocato benissimo, si notava il grande talento, un talento immenso ed eccezionale. Deve riconfermare tutto ciò in Italia. Diventerà un fuoriclasse se non lo è già. Bertòlo è un giocatore di quantità, con grandi abilità anche in fase realizzativa, da quello che ho visto ha anche una grande forza fisica, caratteristica molto importante. CLICCA QUI PER APRIRE IL VIDEO DELL'INTERVISTA