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Leonardo: “Mio futuro? Vivo il presente”

L’allenatore del Milan, Leonardo, ai microfoni di Sky Sport, dopo la sconfitta dei rossoneri in casa della Sampdoria. Sulla partita: può essere favorevole questa sconfitta per non aver.

Mediagol8

L’allenatore del Milan, Leonardo, ai microfoni di Sky Sport, dopo la sconfitta dei rossoneri in casa della Sampdoria. Sulla partita: può essere favorevole questa sconfitta per non aver più la pressione dello scudetto? “No, credo che era anche uno stimolo, non penso sia una questione di pressione. Oggi la squadra si è comportata molto bene. Ci sono partite nelle quali ci possono essere anche dei rimproveri, oggi no. La squadra ha fatto bene, si è comportata bene nel primo tempo, c‘eravamo, eravamo riusciti anche andati in vantaggio. Addirittura, abbiamo giocato meglio nel secondo tempo con un uomo in meno. Siamo riusciti costruire occasioni da gol molto chiare, abbiamo concesso anche delle situazioni. Il rammarico, è prendete un gol al quarto minuto di recupero. Come prestazione, niente da dire”. Nel pre partita Galliani ha detto che saresti propenso a tornare in Brasile per i tuoi figli “Non ho niente da dire. La mia preoccupazione, oggi, è rivolta a quello che sto facendo. Penso a quello che abbiamo fatto oggi nella partita, alla prossima partita. Purtroppo, pesano anche le assenze, perché saranno squalificati Ambrosini, Borriello e Bonera. Ho tanto a cui pensare. Sono concentratissimo su queste ultime quattro partite. E’ l’unica cosa a cui penso”. Se andrai via, questo non lo sentiremo dire da te “Io, sinceramente, non ci sto pensando. Credo che niente succeda per un solo motivo, nella vita sono tante le cose che succedono, non voglio sta qui a fare filosofia. O penso a quella che è la mia realtà di oggi, che è quella di affrontare in 4 settimane 4 partite finire al meglio una stagione nella quel abbiamo avuto tanti momenti belli, tanti momenti di difficoltà. La osa più giusta per noi stessi, è chiudere questa stagione nel modo in cui abbiamo sempre vissuto, con grande impegno, cercando sempre il bel gioco”. Quali sono i motivi che dovrebbe rendere buona questa vostra stagione? “Le cose per cui essere felici oggi, sono tante, perché tanti giocatori erano in situazioni che, forse, non ci aspettavamo. Posso fare tanti esempi, tanti singoli, da Nesta ad Abate, da Antonini a Dida, da Abbiati a Gattuso, che oggi ha fatto una grande partita, che ha avuto una stagione molto travagliata, fra infortuni e incertezze. Poi, Seedorf, che ha fatto una grande stagione, Ambrosini, che, alla sua prima stagione da capitano, ha fatto una grandissima stagione. Credo siano tantissime le cose. Huntelaar, arrivato come unico acquisto, ha avuto tante difficoltà, ma dopo si è riuscito ad inserirsi, Borriello, che si è confermato un grande attaccante, anche in una grande squadra, Ronaldinho, che ha recuperato la sua forma dopo tre anni di buio e di tristezza, Pato, che si è confermato un grandissimo giocatore, nonostante gli infortuni, Silva e Nesta hanno costituito una coppia difensiva incredibile per tanto tempo, forse la migliore di questo campionato. Credo non si possa paragonare questa stagione con la scorsa, nella quale abbiamo giocato una Coppa UEFA e non una Champions. Credo non ci sia nemmeno tanta logica nel paragone. Anche oggi, sei in vantaggio, rigore, espulsione, puoi anche mollare. Però, quello che c’è sempre stato in questa stagione, ha fatto si che, anche in dieci uomini, creassimo due o tre occasioni, rischiando anche di vincere. Purtroppo, abbiamo perso. Andiamo avanti partita dopo partita, poi, se ci sarà anche la possibilità di far esordire qualche giovane, può anche essere l’occasione giusta, che spero, anche di trovare. E’ sempre molto bello fare esordire dei ragazzi. Ma la linea è sempre quella, partita dopo partita. Purtroppo, in queste ultime partite i risultati, per una serie di motivi, anche giocando male, non sono stati positivi. E’ successo un po’ di tutto, si sono concentrati, purtroppo, dei risultati negativi, ch non hanno incisivo su quella che è la classifica, ma che hanno inciso su una posizione più alta”. Non era più facile dire, non me ne vado di sicuro? “Ho cominciato una vita d’allenatore e questi giochi non mi sono mai passati per la testa. Non c’è un gioco, c’è soltanto una situazione che io vivo, che è quella di oggi. Sono allenatore del Milan e cercherò fino alla fine di fare il mio lavoro. E’ l’unica cosa alla quale penso. Poi, tutti noi abbiamo delle cose, ma quello interessa pochissimo. Questa squadra non si è mai tirata indietro, ed è la cosa più bella”. Hai già deciso? “Le mie risposte le ho già date. Non vedo perché io non riesco a vivere un futuro. Vivo il presente. Il futuro non mi ha mai interessato molto, io vivo l’oggi e sono felice”.