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LE PANCHINE CALDE DELLA SERIE A Laddio di BALLARDINI al Palermo fa scatenare un vero e proprio valzer. Ecco i candidati alla successione

Dopo una sola stagione il tecnico romagnolo è pronto a lasciare Palermo: Zamparini lo accusa di aver tradito tutti. Rossi,Giampaolo, Mazzarri e Ranieri i possibili sostituti, con il tecnico.

Mediagol8

Dopo una sola stagione il tecnico romagnolo è pronto a lasciare Palermo: Zamparini lo accusa di aver tradito tutti. Rossi,Giampaolo, Mazzarri e Ranieri i possibili sostituti, con il tecnico laziale, favorito per la panchina rosanero, che litiga pesantemente con Lotito. Incertezze anche alla Juve, per la Roma e a Bergamo dove sembra diretto Ballardini. Tutto sulle nuove panchine della stagione 2009-2010 di Giuseppe La Barbera CAOS A PALERMO - Al termine di una stagione positiva, chiusa con con 57 punti, che hanno garantito l’ottavo posto, in casa Palermo si lavora, sotto traccia, per ingaggiare il nuovo allenatore che sostituirà Davide Ballardini, prossimo al divorzio dalla società rosanero. Il tecnico romagnolo, sabato scorso, è stato protagonista di un acceso duello a distanza, in due separate conferenze stampa, con il presidente Zamparini, che ha cambiato le carte in tavola, dichiarando che il seguace di Sacchi, che aveva parlato poco prima, era fortemente intenzionato ad andarsene e che i dieci giorni di vacanza da lui menzionati, altro non erano che un ultimatum che gli aveva dato per cambiare idea. Da questi episodi è cominciata a delinearsi una situazione piuttosto intricata: dopo l’ultima gara dell’annata, pareggiata al “Barbera” per 2-2, contro la Sampdoria, Ballardini ha scritto un altro capitolo di quello che si prefigura come uno dei tormentoni di questi primi, infuocati, giorni d’estate: “Novità rispetto a ieri? (sabato, ndr). No, nessuna. Le parole del presidente? Per me non è cambiato nulla, io credo di aver manifestato le mie opinioni umane e tecniche. Io credo che il presidente abbia il diritto di fare e dire ciò che vuole- ha proseguito Ballardini in sala stampa - . Rottura con la società? Assolutamente no. Io ho detto quello che pensavo al presidente della stagione. Chiamerò il presidente tra 9 giorni per il suo compleanno e lo ringrazierò per la stagione disputata. La nostra discussione di ieri? Ci siamo scambiati le nostre opinioni. Vedremo… Non è detto che il rapporto si interrompa. Io ho un contratto col Palermo e sono ben contento di rispettarlo, anche se ci sono ancora delle verifiche da fare". In seguito l’ultima doverosa precisazione: “Io devo ringraziare il presidente, è una persona che stimo molto, di lui ho un grandissimo rispetto e lo posso solo ringraziare. Io ho parlato di Ballardini uomo cosa pensa e ho parlato del Ballardini tecnico. Non ho mai detto di volere andare via. Quanto scommetterei su Ballardini al Palermo? Dico sempre ai miei figli di non scommettere, quindi non so che dire. Ognuno dice la propria su un argomento in modo molto tranquillo. Pressioni di Zamparini? Io tutte le cose che avevo da dire le ho dette al presidente e non devo dirle a voi. Fortunatamente, nelle riunioni tecniche, cerano tante persone quindi con questo penso di essere stato chiaro. Con il presidente siamo rimasti che ci risentiremo il 9 per il suo compleanno per fargli gli auguri. Perché è una persona che mi ha dato molto dal punto di vista della carriera professionale, che mi ha fatto crescere e che sicuramente di darà molto anche in futuro”. Addio rimandato, quindi, come era stato confermato un paio di ore prima, dal vice-presidente del Palermo, Guglielmo Micciché, ai microfoni di “Rgs”: “Delio Rossi, Mazzarri e Giampaolo potrebbero allenare il Palermo? E’ un elenco da cui potrebbe uscire l’allenatore giusto che fa al caso nostro. Rossi, però, ha un contratto con la Lazio e sono convinto che Lotito lo confermerà. Mazzarri è un tecnico davvero valido e Giampaolo un tecnico emergente. Per quanto riguarda Ranieri, invece, non credo sia compatibile con il nostro target. Ricordiamoci che Zamparini quando ha esonerato Colantuono ha tirato fuori il jolly Ballardini, un nome inaspettato e adesso potrebbe comportarsi allo stesso modo. Aspettiamo di vedere quello che succederà nel caso in cui Ballardini dovesse andare via". Intanto mentre Ballardini faceva quelli che per lui erano dei doverosi chiarimenti, il suo collega Walter Mazzarri, dopo aver ufficializzato il suo addio alla Sampdoria, dove si è insediato l’ex atalantino Luigi Delneri, proponeva una sorta di auto-candidatura per la panchina rosanero: “Se mi piacerebbe Palermo? E’ una società importante con uno stadio altrettanto importante. Climaticamente la città è fantastica, sono stato diverse volte in Sicilia e la conosco bene. Fa sempre piacere se un presidente parla bene di me, se il presidente Zamparini lha fatto vuol dire che qualcosa di buono avrò fatto – ha ammesso Mazzarri - Mi dà orgoglio, sono contento del mio percorso”. In tarda serata, nel corso della “Domenica sportiva”, Maurizio Zamparini è intervenuto direttamente sul caso-Ballardini, per l’ennesima volta: “Con Ballardini abbiamo avuto un discorso nel quale mi ha detto: a Palermo non ci rimango più. Se ci sono margini di miglioramento? Sono io che devo fare un passo indietro, diciamo che lui non è stato lucido nel pensiero. Altri nomi? Io ho un contratto con lallenatore e ci sto ragionando. Se è libero, è semplicemente perché lo libero io. Nuovo tecnico? Sono io lallenatore del Palermo per un mese e mezzo - ha detto ridendo il patron rosanero -non cè fretta per dare un annuncio". Il giorno dopo ecco arrivare l’ulteriore affondo presidenziale a “Radio Incontro”: “A differenza di Rossi, Ballardini ha ancora un contratto che lo lega al Palermo per due stagioni e depositato in Lega - ha spiegato Zamparini - Ritengo inspiegabile per la sua carriera questa sua decisione: quando è arrivato da me era un allenatore senza contratto, ora si è riqualificato sul mercato italiano. Vedremo gli sviluppi futuri”. Durante l’intervento rilasciato all’emittente radiofonica romana, il numero uno di viale del Fante ha parlato anche della candidatura di Delio Rossi: “Rossi è vicino al Palermo? Non lo so, noi già avevamo il nostro allenatore, poi sabato è accaduto qualcosa di imprevedibile con Ballardini. In questa settimana analizzeremo la situazione a mente fredda. Rossi è un ottimo allenatore e spero per lui che rimanga alla Lazio, perché ha fatto benissimo. Riguardo al Palermo, non ho ancora le idee chiare. E chiaro però - ha concluso il patron rosanero - che se non dovesse restare Ballardini e Rossi fosse libero, entrerebbe nel novero degli interessamenti, come tutti gli altri tecnici liberi”. Il giorno dopo, però, durante un’intervista a “Radio Kiss Kiss” Zamparini ha indicato anche altri due candidati: “Il nuovo tecnico? Giampaolo mi piace, si è liberato anche Ranieri”. Su Ballardini il presidente è stato ancora più chiaro: “La settimana prossima con il direttore generale faremo il punto della situazione. Prima, comunque, aspettiamo che si liberi Ballardini, che in ogni caso ritengo un ottimo allenatore. La situazione con lui, ormai, è compromessa”. Un evidente fine di un idillio, quindi, con la società che ancora non ha scelto a chi sarà affidata la guida tecnica dei rosanero nella stagione 2009-2010. A confermare tale situazione le parole rilasciate giovedì 4 giugno dal direttore sportivo Walter Sabatini a “Diario di bordo campo”, programma in onda su “Radio Incontro”: “Ballardini ha chiesto del tempo al Presidente per riflettere se continuare o no il rapporto lavorativo con la società. Zamparini, seppur non entusiasta di ciò, ha concesso questa possibilità al mister. Precisiamo che Ballardini è ancora lallenatore del Palermo in quanto ha ancora due anni di contratto. Una volta che il mister avrà chiarito le sue idee e le comunicherà alla società, ci muoveremo di conseguenza. Per ora il Palermo non ha preso nessun impegno con alcun allenatore. Con Rossi non cè nessun tipo di accordo - ha precisato il ds - Il Palermo non ha offerto nessun contratto allallenatore biancoceleste e Rossi non ha ha preso impegni con noi. Questa è solo una voce di mercato. Rossi è un allenatore che apprezzo molto e ha dimostrato di saper far bene. Con la Lazio, è stato un connubio che ha portato a degli ottimi risultati. Se Rossi sarà un allenatore sul mercato e Ballardini dovesse chiudere con il Palermo, potremmo farci un pensierino. Per ora è comunque è unipotesi prematura. Sostenere che ci sia già un accordo tra il Palermo e Delio Rossi è scorretto nei confronti di tutti, Palermo, Rossi e Lotito". E proprio da questo scenario, cioè l’inserimento deciso di Delio Rossi e la Lazio tra i protagonisti di questa storia, il “giallo” si dipana in due strade. BALLARDINI E L’INCONTRO CON LA LAZIO, CON L’ATALANTA CHE OSSERVA INTERESSATA - Il primo capitolo riguarda un presunto incontro, avvenuto a Roma, tra Davide Ballardini, il presidente Claudio Lotito e il dirigente laziale Igli Tare, di cui ha parlato “Tuttosport” e che ha stato così ricostruito dalla redazione romana de “La Repubblica”: il tecnico del Palermo e il presidente della Lazio si sarebbero visti nella capitale, lunedì 1 giugno, a Villa San Sebastiano. Dopo aver visto l’allenatore romagnolo, però, nel patron biancoceleste non sarebbe scattata la classica “scintilla”, per questo a breve potrebbe essere annunciato Walter Zenga come nuovo mister della formazione biancoceleste. Lotito avrebbe smentito la pista Ballardini, con l’intento di evitare di indisporre e infastidire proprio l’ex tecnico del Catania, con cui aveva già raggiunto un accordo di massima. In seguito l’incontro è stato nuovamente negato dai diretti interessati secondo la consueta prassi adoperata in queste spinose situazioni: l’allenatore ha precisato al portale “Lalaziosiamonoi”: “Confermo di essere stato a Roma, ma mi sono recato in città, per venire a prendere mia moglie e i miei tre figli. Comunque allo stato attuale non ho incontrato né Tare, né Lotito. Adesso sono ad Erice in vacanza e non so neanche cosa scrivono a Roma. Mi sono preso una settimana di stop con il mio club. Stiamo ragionando sul da farsi e poi mi rincontrerò con Zamparini. Io non ho chiuso con il Palermo, ma dovremo avere un confronto su alcune tematiche”. Il patron biancoceleste, invece, ha preso una posizione in merito alla faccenda ai microfoni di “Radio Radio – lo Sport”: “Finora non ho incontrato proprio nessuno, né tantomeno Ballardini – ha dichiarato – hanno scritto che ci siamo visti in un albergo ma io ho già detto che quel giorno sono stato fino alle 22.00 in compagnia di procuratori e dirigenti vari che possono testimoniarlo, poi sono andato ad una cena pubblica dove c’erano oltre mille persone e mi hanno visto tutti. Sarò tornato a mezzanotte e mezza, mi spiegate quando ci saremmo dovuti vedere? – si è chiesto Lotito – se poi qualcuno vuole giocare, giocasse pure ma non mi interessa, decido io quello che devo o non devo fare a tutela della Lazio”. Osservatrice interessata del presunto flirt tra il mister romagnolo e il club capitolino è stata l’Atalanta, che la stampa dà come destinazione più probabile per l’attuale coach rosanero, anche se, in questo contesto, le parole pronunciate da Silvano Martina, noto procuratore e agente tra gli altri di Buffon e Jankovic, durante il programma radiofonico “Siamo tutti ct”, in onda su “Radio Kiss Kiss”, sono emblematiche di un pensiero molto diffuso: “Oggi Ballardini ha smentito tutto quello che si diceva in merito a un interesse della Juve nei suoi confronti, andare dal Palermo all’Atalanta, che è pur sempre un grande club, sarebbe un passo indietro a livello professionale, perché i rosanero sono una piazza davvero importante, una grande realtà affermata ormai. Perché è andato via? Magari Zamparini gli faceva pressioni e lui non le ha più tollerate. Comunque, - ha concluso l’agente - il tecnico aveva un organico di medio-alto livello, con cui ha fatto bene, anche se penso che il migliore allenatore in assoluto, quest’anno è stato Gasperini”. Un declassamento, quindi, che sembra la pista più concreta, anche considerando che l’eventuale interesse della Juventus per Ballardini, di cui aveva parlato sempre “Tuttosport”, sembra essere decisamente scemato al di là delle dichiarazioni dell’allenatore, che ha negato una corte della “Vecchia Signora” nei suoi confronti. ROSSI E LOTITO - A chiudere il cerchio è arrivata anche la polemica tra Delio Rossi e Claudio Lotito. Prima il tecnico biancoceleste ha annunciato il suo addio alla Lazio ai microfoni di “Stadionews”: “Il prossimo anno non sarò più l’allenatore della Lazio questa sera incontrerò il presidente Lotito e gli comunicherò la mia decisione. Domani, molto probabilmente, convocherò una conferenza per comunicare alla stampa la mia decisione". Successivamente l’allenatore ha corretto il tiro sulle frequenze di “Radio Incontro”: "E vero che mi ha telefonato un cronista da Palermo, al quale ho solo detto che la mia situazione alla Lazio si è un poincancrenita, che non so come andrà a finire e che ne dovrò parlare con la mia società e ho chiuso dicendo che se eventualmente deciderò in un senso lo dirò in una conferenza stampa. Da qui a mettere delle virgolette ce ne passa. Ci sono mille inesattezze come il fatto che io ho un appuntamento con Lotito già fissato, cosa non vera. Con il presidente mi sono visto domenica e ci siamo detti che ci saremmo sentiti, senza aver fissato nessun appuntamento – ha spiegato Delio Rossi – Se decidessi certe cose non le andrei a dire a persone di Palermo. E stata sicuramente una situazione travisata, non posso stare a questi giochini". Infine Delio Rossi ha raccontato a che punto è la trattativa con il presidente Lotito: “Quando ho visto il presidente abbiamo parlato di tutto, poi mi ha chiesto 3-4 giorni di tempo per dare una risposta. Da allora sono passati 15 giorni, questo significa che da allora ha fatto altri tipi di valutazioni o non aveva fretta – ha aggiunto - Io non ho fretta, ma la sensazione è che qui si abbia paura a fare la prima mossa. Io non ne ho di questi problemi, ognuno si deve assumere le proprie responsabilità nella vita. Qualcuno dovrà fare la prima mossa. Uno nella vita deve fare delle scelte e prendere delle decisioni e ci sono tempi e modi per farle. Qui bisogna ragionare sul bene supremo che è la Lazio". Il numero uno del club romano non ha però gradito molto ciò che ha confidato il suo allenatore, cosicché ha tuonato in esclusiva a “Mediagol.it”: “ Non so neanche cosa dire mi sembra assurdo che il mister piuttosto che venirlo a dire a me, ne parla prima con i giornalisti. Rossi al Palermo? Questa è una cosa che non so e su cui non posso quindi neanche sbilanciarmi, poi adesso probabilmente neanche mi riguarda. L’avevo già detto nei giorni scorsi e pensavo di esser stato già abbastanza chiaro – ha spiegato il presidente – io non ho mai parlato o contattato Ballardini, quindi non riesco proprio a capire perché continuano a circolare certe voci. L’ingaggio del mister ostacolo? Sono solo cose che scrivono i giornali…”. Dello stesso tenore le dichiarazioni rilasciate, poco dopo, a “Radio Radio – lo Sport”: “Di questa cosa di Rossi non so nulla, l’ho pure chiamato ma ho trovato il telefono staccato – ha premesso Lotito – Se sono deluso dal suo comportamento? Non posso esser deluso di una cosa che non conosco, non mi ha ancora detto nulla, quando me lo dirà ne prenderò atto ma non voglio credere che abbia potuto fare una cosa del genere sapendo che avevamo un appuntamento fissato davanti al presidente del Chievo tra giovedì sera e venerdì mattina. Comunque – ha proseguito il patron biancoceleste - morto un papa se ne fa sempre un altro, se Delio Rossi decidesse di andare via troveremo un altro allenatore, non penso che la Lazio abbia problemi a trovare un allenatore. Palermo? Se ha preferito passare da un’altra parte è suo diritto farlo, ha un contratto in scadenza ed evidentemente ha fatto la scelta che riteneva più giusta”. In definitiva, due duellanti simili a Zamparini e Ballardini, che con i due rosanero hanno in comune le difficoltà nel risolvere definitivamente un rapporto che sembra agli sgoccioli. PANCHINA PALERMO: LE PERCENTUALI- Partendo proprio da questa considerazione, nello stilare le percentuali in merito alla prossima guida tecnica del Palermo, Delio Rossi appare oggi in pole-position con una percentuale che si aggira intorno al 45%, anche in virtù dell’amicizia che lo lega a Walter Sabatini, con cui ha già costruito, in passato, una Lazio da Champions League. Più defilato appare Marco Giampaolo, che ha il 25% di probabilità di giungere nel capoluogo siciliano. In particolare l’allenatore che quest’anno con il Siena ha realizzato 44 punti, raggiungendo con largo anticipo la salvezza, nonostante un organico non proprio di primo ordine, sembra il candidato più accreditato dell’intera stampa italiana. A seguire Claudio Ranieri, ex tecnico della Juventus, che piace molto al presidente Zamparini, nonostante un pedigree decisamente di primo pelo: il tecnico romano ha, attualmente, il 20% delle possibilità di allenare il Palermo targato 2009-2010. Il restante 10% viene condiviso tra Walter Mazzarri, la pista meno attuale, al momento, e gli eventuali outsider: quei mister X, il cui nome non viene apertamente dichiarato, ma che potrebbero presto spuntare dal nulla. A tal proposito “Tuttosport” ha azzardato la candidatura del “Principe di Roma”, Giuseppe Giannini, attuale tecnico del Gallipoli. Staremo a vedere, l’impressione è che per l’annuncio ufficiale di Delio Rossi manca davvero poco. IL VALZER DELLE ALTRE Mentre il Milan ufficializza il brasiliano Leonardo al posto di Carlo Ancelotti che va al Chelsea e l’Inter blinda con un contratto faraonico lo “Special One” Josè Mourinho, in casa dell’ultima delle tre “big”, la Juventus, l’incertezza regna sovrana: Ciro Ferrara, sostituto di Claudio Ranieri nelle ultime due gare di campionato, aspetta una prestigiosa riconferma, mentre i vertici della “Vecchia Signora” tentano il romanista Luciano Spalletti, che potrebbe essere sostituito, secondo alcuni “rumors” o dall’ex tecnico juventino o da Davide Ballardini (che però al portale web “Lalaziosiamonoi” ha smentito l’interessamento giallorrosso). In corsa per la panchina bianconera ci sono anche il francese Laurent Blanc, la mina vagante Massimiliano Allegri, attuale tecnico del Cagliari, e Arsene Wenger dell’Arsenal. Si è tirato fuori dalla querelle l’ex juventino Antonio Conte che ha rinnovato per un altro anno con il Bari di Matarrese. Resterà al suo posto anche Mimmo Di Carlo, che ha ufficializzato la continuazione del suo “matrimonio”, ancora per una stagione, con il Chievo Verona, che si è salvato grazie al lavoro meticoloso, operato dall’ex giocatore del Palermo. Il mister clivense si è detto ”molto contento di proseguire questo rapporto. Ringrazio il presidente Campedelli, Giovanni Sartori e tutta la società per aver rinnovato la fiducia nei miei confronti. A luglio ci ritroveremo con il giusto entusiasmo, per unaltra bella stagione tenendo presente fin da subito quello che dovrà essere il nostro obiettivo: la salvezza, magari con qualche giornata di anticipo”. Cambia tecnico, invece, la Sampdoria di Garrone, che ha presentato lunedì l’ex atalantino Gigi Del Neri. Infine, destino diverso per due ex guide tecniche del Palermo: Francesco Guidolin è stato riconfermato al Parma, mentre sembra essere in bilico, nonostante la miracolosa salvezza conquistata nelle ultime gare, Giuseppe Papadopulo al Bologna.