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GILLET A MEDIAGOL: “ADDIO BARI, È ARRIVATO IL MOMENTO DI CAMBIARE. ONORATO DI PIACERE AL PALERMO, MA MI SEGUONO ANCHE ALTRI CLUB. PIOLI OTTIMO TECNICO, E CHE PASSIONE I TIFOSI ROSA!”

Di Francesco Caruana Con la conclusione dei campionato, impazza il calciomercato e tanti giocatori sono pronti a cambiare maglia, città e in alcuni casi nazione. A Palermo c’è.

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Di Francesco Caruana Con la conclusione dei campionato, impazza il calciomercato e tanti giocatori sono pronti a cambiare maglia, città e in alcuni casi nazione. A Palermo c’è aria di rivoluzione: tra i tanti giocatori che potrebbero partire c’è anche il portiere Salvatore Sirigu, che tra conferme e smentite non è ancora certo di rimanere in Sicilia anche l’anno prossimo. La società di Viale del Fante non vuole farsi trovare impreparata in caso di addio dell’estremo difensore sardo e ha già sondato il terreno per il capitano del Bari Jean-François Gillet. Intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, l’estremo difensore belga ha parlato del suo futuro e dell’interesse del club rosanero. “Attualmente mi trovo in Belgio e mi hanno già chiamato in tanti appena hanno saputo di questa notizia -ha esordito Gillet- , vedremo cosa ci sarà di concreto in queste voci e se il Palermo farà un’offerta per me. Per il momento posso solo dire che vedere il mio nome accostato a quello di una piazza importante come Palermo mi fa molto piacere". Gillet è una vera e propria bandiera del Bari, ma dopo la retrocessione in Serie B dei galletti il 32enne estremo difensore è pronto a fare le valigie. “È arrivato il momento di cambiare, devo pensare anche a me, alla mia carriera. Ho fatto tanto in questi dieci anni in Puglia, ho dato e ricevuto molto, mi dispiace per la retrocessione e per questa situazione del club ma io vorrei rimanere in A ed è arrivato il momento di cambiare. Quando ho sentito dellinteresse dei rosanero la cosa mi ha fatto molto piacere. Col Bari ho ancora tre anni di contratto –ha spiegato Gillet- , ma ciò non rappresenta un ostacolo. Essendo stato 10 anni in Puglia conosco la dirigenza, ho un rapporto particolare con questa società. Appena torno a Bari parlerò del futuro con il Presidente e gli comunicherò la mia intenzione di continuare a giocare in serie A. Ci sono tante squadre interessate a me, club italiani ma anche società allestero. Io comunque vorrei rimanere in Italia”. Come molti addetti ai lavori, anche Gillet è rimasto stupito dall’onda palermitana che ha invaso l’Olimpico per la finale di Coppa Italia persa contro l’Inter lo scorso 29 maggio. L’entusiasmo della tifoseria rosanero potrebbe portare il portiere belga a preferire Palermo alle altre squadre che hanno mostrato interesse, ma per il momento Gillet preferisce non sbilanciarsi. “Ho visto cosa sono riusciti a fare i tifosi del Palermo, che per la finale di Coppa Italia hanno riempito lo stadio Olimpico: cè solo da essere orgogliosi ad essere accostati a questa piazza. Vedremo quello che succederà più in là. Il mio procuratore mi ha detto Vai in nazionale e quando torni ne riparliamo’, quindi attendo ancora qualche giorno prima di essere più preciso”. A Palermo Gillet prenderebbe il posto di Salvatore Sirigu e si troverebbe a guidare una difesa che negli ultimi anni non è mai riuscita a risolvere il problema dei gol subiti, risultando tra le più perforate del campionato. “Non so bene quale sia la situazione tra Sirigu e il Palermo –ha spiegato Gillet- , posso dare un giudizio sul Sirigu portiere, che è chiaramente positivo. Ormai è una certezza, si è affermato e confermato ad alti livelli. Se poi ci sono problemi di tipo contrattuale non lo posso sapere. Aspetto sviluppi, come i tifosi del Palermo. Per quanto riguarda i problemi difensivi –ha proseguito il portiere del Bari- , quella rosa è una squadra completa, che possiede qualità in tutti i reparti, ma è una compagine votata allattacco ed è chiaro che quando attacchi molto poi rischi qualcosa”. Per risolvere i problemi difensivi del suo Palermo, il presidente Maurizio Zamparini si è affidato a Stefano Pioli, che quest’anno ha portato il suo Chievo ad essere la terza difesa meno battuta della Serie A. Gillet non ha mai lavorato con il tecnico parmense, ma il suo giudizio su di lui è più che positivo. “Il suo Chievo era molto concreto, ha mostrato un buon calcio questanno. Le squadre di Pioli sono sempre improntate su un gioco equilibrato. Lui ha fatto bene ovunque abbia allenato, sia in Serie A che in B. Non è un caso –ha concluso il portiere belga- che prima di firmare con il Palermo fosse nel mirino anche di una grande squadra come la Roma”. La stima per il Palermo, la piazza e il nuovo tecnico non manca: chissà che tra qualche settimana non vedremo Gillet indossare per la prima volta la maglia rosanero.