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EUROPA LEAGUE, TUTTE LE ITALIANE A RISCHIO Domani la partita contro lo Sparta Praga per rincorrere il sogno europeo

Di Roberto Chifari Partiamo da lontano, dalla Champions League, dove Inter, Milan e Roma sono già qualificate agli ottavi di Champions. E’ vero, alla Roma manca ancora un punto, ma.

Mediagol8

Di Roberto Chifari Partiamo da lontano, dalla Champions League, dove Inter, Milan e Roma sono già qualificate agli ottavi di Champions. E’ vero, alla Roma manca ancora un punto, ma sostanzialmente il passaggio agli ottavi non dovrebbe essere compromesso. Ma in Europa League la situazione è ben diversa, lItalia si è presentata ai nastri di partenza con quattro squadre: Juventus, Napoli, Palermo e Sampdoria. In questa competizione il cammino è stato deludente e ad oggi tutte e quattro le squadre rischiano seriamente di uscire dalla rassegna europea anzitempo. In realtà, linvoluzione calcistica non è comprensibile, dato che la vecchia Coppa Uefa è sempre stata, negli anni ‘80 e ‘90 dominio assoluto delle squadre italiane, con Roma, Parma, Juventus e Inter che si sono spartite per anni la vittoria finale. Oggi lEuropa League è vista quasi con fastidio, una perdita di tempo e di danaro che distrae da altri obiettivi. Proprio a livello economico la sproporzione fra le due manifestazioni dellUefa è abissale. La vittoria finale della Champions League porta nelle casse del club qualcosa come 50milioni di euro contro i 6,5 dellEuropa League, i numeri sono impietosi ma anche il ranking italiano lo è. Dato che vincere o luna o laltra manifestazione ai fini del ranking è la stessa cosa, che le squadre italiane si impegnino affinché si possa salvaguardare il quarto posto che in questi sette anni di serie A è stato lobiettivo principale, se non unico, della dirigenza di viale del Fante. L’ultimo club di casa nostra che ha fatto strada è stata la Fiorentina di Cesare Prandelli, giunta in semifinale contro il Rangers Glasgow tre stagioni fa. Ma i motivi da ricercare nella debacle italiana, perché di questo si tratta, sono tanti e diversi tra loro. Una delle principali ragioni, a detta di molti tecnici, è il fatto che si giochi il giovedì sera (anni fa si giocava al martedì) e questo ha portato molti club ad utilizzare il torneo come una sorta di turn-over per la propria rosa. Una seconda ragione è che spesso una posizione di classifica incoraggiante porta ad abbandonare anzi tempo l’Europa per dedicare il meglio delle proprie risorse all’inseguimento, spesso vano, della Champions League che promette grande popolarità e visibilità. Ne è stato esempio il Palermo di Guidolin che nel 2007 alla ricerca disperata di un piazzamento europeo, uscì di proposito dalla competizione europea per poi non centrare né luno nellaltro obiettivo. Di certo è che lItalia ha perso terreno nel Ranking Uefa, ormai la Germania è quasi irraggiungibile, e dal 2012 perderemo la quarta piazza a favore delle squadre tedesche. Tra l’altro, è molto concreto, più di quanto si potrebbe immaginare, il rischio di essere raggiunti dalla Francia e ciò significherebbe un ridimensionamento del nostro calcio. A due giornate dalla fine della fase a gironi, la situazione è alquanto allarmante. La Juventus, inserita nel girone A con Manchester City, Lech Poznan e Austria Salisburgo, è ferma a 4 punti, frutto di altrettanti pareggi, mentre i polacchi e gli inglesi sono a 7 e ci vorranno pertanto almeno una vittoria e un pareggio per poter passare il turno. Nel girone I, la Sampdoria è terza a 5 punti, difficile raggiungere il Psv Eindhoven a quota 10, lobiettivo reale è dunque il secondo posto ai danni del Metalist fermo a 7, ma la Samp dovrà vincere in casa del Debreceni e fare risultato in casa contro gli olandesi, non sarà facile e se a questo si aggiunge il fatto che Di Carlo ha perso il suo uomo simbolo Cassano, sarà veramente dura per Pazzini e compagni superare il turno. Nel girone K dovè inserito il Napoli, prossimo avversario dei rosa in campionato, è fermo a quota 3 punti. Mazzarri spera in una qualificazione allultima giornata dovuta anche allequilibrio del girone che permette di intravedere uno spiraglio aperto per i partenopei, ma sarà importante vincere con lo Steaua Bucarest in casa e fare risultato in Olanda contro lUtrecht. Per il Palermo, inserito nel girone F con CSKA Mosca, Sparta Praga e Losanna, limperativo è uno solo: vincere. Gli uomini di Delio Rossi hanno 3 punti e ancora due partite a disposizione. Ormai irragiungibile il CSKA fermo a 12 punti, i rosa dovranno fare la corsa ai Ceci, senza dimenticare gli svizzeri. Domani sera lunico risultato possibile sarà la vittoria in casa nello scontro diretto contro lo Sparta e, qualora arrivasse la massima posta in palio, i rosa dovranno vincere anche il prossimo 15 dicembre in casa del Losanna e contemporaneamente sperare che il CSKA faccia il suo dovere in trasferta a Praga. Non sarà facile, ma se il Palermo scenderà in campo con la determinazione giusta e soprattutto con la migliore formazione arruolabile, nulla sarà precluso.