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Esclusiva dg Zulia: “Zamparini, ti ho dato il mio gioiello. Arteaga è come il primo Batistuta, in futuro ti posso vendere uno dei ’96 più forti del mondo”

L'intervista esclusiva al direttore generale del club venezuelano.

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Un primo annuncio ufficiale è stato già dato, nella nottata, dallo Zulia, il suo ormai ex club (leggi qui il contenuto): adesso si attende il comunicato del Palermo Calcio per celebrare il matrimonio tra Manuel Arteagua e i rosanero. Il 27 dicembre l'attaccante classe '94 raggiungerà la Sicilia per sostenere le visite mediche e dunque apporre la sua firma su un contratto che lo legherà alla società di viale del Fante fino al giugno del 2020 (l'ha confermato nelle ultime ore lo stesso calciatore ai nostri microfoni). Per conoscere meglio quello che si appresta ad essere il nuovo acquisto di Zamparini, la redazione di Mediagol.it ha contattato in esclusiva il direttore generale dello Zulia, Manuel de Oliveira.

Intervista realizzata da Claudio Scaglione

Stella nascente "Sono sicuro quando lo dico: senza dubbio alcuno, Manuel è uno degli attaccanti più talentuosi prodotti dai vivai venezuelani in questi ultimi anni. Si tratta dell'erede di Salomon Rondon, centravanti ben noto in Europa per aver giocato anche allo Zenit San Pietroburgo, e adesso in forza al West Bromwich Albion - spiega de Oliveira a Mediagol.it -. E' un centravanti molto giovane, ha appena compiuto 21 anni, già aveva avuto un'esperienza in Italia con il Parma, avventura che purtroppo non ebbe un epilogo felice. Nel frattempo però Manuel si era messo in luce con la Nazionale Giovanile del Venezuela. Poi è tornato qui, noi abbiamo compiuto uno sforzo economico non indifferente per riaccoglierlo e con noi è cresciuto tanto. Secondo me ci sono tutti i presupposti affinché possa diventare uno dei migliori cannonieri della storia del nostro paese. Solo quest'anno ha segnato 23 gol, e chiaramente includo i mesi che vanno da febbraio 2015 a novembre - aggiunge -. Che tipo di giocatore è? E' un classico numero 9, un rapinatore dell'area di rigore. Sa sfruttare bene il suo fisico, gioca bene spalle alla porta e riesce spesso a vincere i duelli fisici con i difensori avversari. Calcia bene dalla distanza, è dotato di un buon piede, è ambidestro. Sa rifinire adeguatamente, capisce dove andare a chiudere l'azione e sa inserirsi astutamente senza palla. Il salto verso un campionato di livello qual è la Serie A arriva in un momento perfetto per lui che ha chiuso questi mesi in crescendo".

Rubare i segreti a Gila"E' un ragazzo molto giovane, però credo che sia già ben consapevole dei propri mezzi: sa di potersi giocare appieno le sue chance, già da gennaio 2016. Al Palermo di Zamparini diamo un giocatore che gode di ottima salute, un attaccante praticamente fatto che deve solamente ultimare il percorso di crescita: non credo gli servano tanti mesi per poter incidere e decidere in Serie A. Lo farà rubacchiando anche qualcosa ad attaccanti di altissimo livello come Franco Vazquez, Djurjdevic e Alberto Gilardino. Potersi allenare con gente del loro calibro può solamente fargli bene".

Nuovo Batistuta"Premesso che i confronti nel calcio lasciano sempre il tempo che trovano e che ogni giocatore ha le proprie caratteristiche tecniche e la propria natura, dico che per la potenza che ha in corpo, per la forza che sa sprigionare, per la capacità di rifinire e per gli atteggiamenti che ha in area di rigore atti ad aver la meglio sui difensori, mi ricorda parecchio il Gabriel Batistuta giovane, quello appena arrivato in Italia. Poi chiaramente Gabriel divenne uno dei migliori bomber in circolazione, cosa che auguro anche a Manuel: adesso Arteaga deve pensare solamente a lavorare bene, conoscere il nuovo ambiente e fare gol, perché per un attaccante andare in rete è tutto".

Attenti studi"Il Palermo era su Manuel Arteaga da tanto tempo, quasi due mesi. C'erano diverse squadre che lo volevano e hanno provato a ingaggiarlo, parliamo di società italiane, inglesi e di una francese. A luglio, inoltre, vi era una concreta possibilità che lui potesse andare a giocare nella Major League Soccer statunitense. In quel momento però abbiamo preso una decisione e, guardando agli importanti margini di miglioramento che presentava, abbiamo preferito tenerlo: sapevamo che sarebbe stato protagonista di un secondo semestre ad alti livelli e che un qualche club europeo si sarebbe nuovamente presentato da noi per chiedercelo. Posso confermare che il cartellino del giocatore è per il cento per cento del Palermo, nessun frazionamento con fondi d'investimento, né con agenzie varie di procuratori. I rosanero hanno comprato le prestazioni del calciatore per intero. Adesso manca solamente l'esito delle visite mediche".

Zamparini, antenne dritte"L'operazione Arteaga al Palermo ha fatto sì che tra noi e i rosanero si instaurasse un rapporto importante. Abbiamo diversi giocatori che potrebbero interessare e far comodo al Palermo. Volete un esempio? Vi faccio un solo nome: Jefferson Savarino, centrocampista offensivo classe '96, uno dei '96 più forti del mondo - dice a Mediagol.it -. La sua tecnica è sopraffina, dà del tu al pallone e quando corre palla al piede non lo recuperi più. Ha anche un'importante vena realizzativa. Diciamo che è un talento precoce e, posso dirlo apertamente, sarà una delle prossime cessioni dello Zulia, nonché uno dei più forti nel suo ruolo. Già molti club europei ce l'hanno richiesto. Il Palermo sa che può parlarne con noi quando vuole: le trattative per ciò che riguarda Arteaga si sono svolte come meglio non avrebbero potuto e saremmo ben lieti di continuare a fare affari con i rosanero".