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DeRossi: “Presunzione di sentirci più forti di tutti”

Il centrocampista della Nazionale Daniele De Rossi ai microfoni di Sky Sport. Hai segnato un gol di rabbia. Che partita è stata? Una partita che abbiamo giocato bene, da Italia, tosti,.

Mediagol8

Il centrocampista della Nazionale Daniele De Rossi ai microfoni di Sky Sport. Hai segnato un gol di rabbia. Che partita è stata? Una partita che abbiamo giocato bene, da Italia, tosti, abbiamo concesso poco o niente, una disattenzione mia in particolare sul gol, quindi la rabbia era un po’ di tutti quanti. Riprenderla subito all’inizio del secondo tempo era importante perché poi pensavo che la strada fosse spianata verso la vittoria, è mancato poco insomma. Cos’è cambiato nel secondo tempo? Non penso sia un discorso tattico, loro erano molto aggressivi nel primo tempo, poi sono calati un pochettino, il campo era pesantissimo, ha piovuto tanto, magari hanno mollato un po’. Poi abbiamo trovato tranquillità e trame offensive, nel primo tempo eravamo stati un po’ sterili sui 30 metri, non eravamo mai brillanti e non mettevamo la palla importante. Quello poi si paga a questi livelli. In cosa deve ancora migliorare l’Italia? Probabilmente dobbiamo migliorare sui 30 metri, ma non gli attaccanti, tutti quanti. Dobbiamo essere più concreti, arriviamo sempre lì davanti, poi magari ci manca l’ultimo passaggio, ci manca la zampata vincente. Marchisio deve abituarsi al ruolo o dovete crescere tutti insieme? Tutti quanti dobbiamo migliorare, non c’è mai uno che fa bene, uno che fa male, uno che deve migliorare e gli altri no. Dobbiamo crescere insieme così come abbiamo fatto 4 anni fa, è stato quello il nostro segreto. Cresceremo ancora. Marchisio: sicuramente non è il ruolo in cui gioca sempre, quindi dovrà oliare qualche meccanismo, ma secondo me abbiamo fatto una buona partita. Nel secondo tempo mi sono messo davanti alla difesa, è cambiato poco. Come sta Buffon? Non so niente, però l’ho visto sereno, scherzava, “festeggiava” un pareggio importante, però non so come andrà. Sul gol subito. Era il mio uomo, lo dovevo marcare io, ci sono pochi discorsi da fare, chi marca deve marcare. Dove collocherebbe l’Italia rispetto alle altre squadre? A prescindere dalla prima partita, non è mai facile fare una valutazione generale, noi non abbiamo la presunzione di ritenerci i più forti di tutti, ci sono un paio di squadre che come qualità potrebbero esserci superiori, anzi secondo me lo sono. Due o tre squadre, non di più. Però con queste squadre, secondo me, l’Italia non parte mai battuta: Spagna, Argentina, Brasile, anche l’Inghilterra, anche se è molto più simile a noi. Noi non partiamo mai battuti con nessuno.