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DAPRELÀ: “TUTTA LA SQUADRA RISPONDE BENE. IO NON ANCORA AL 100%. PENSO ALLA NAZIONALE, MA..”

di Claudio Scaglione Nel calcio moderno, in cui la preparazione alle partite è divenuta meticolosa grazie all’ausilio delle tecnologie, gli allenatori cercano di sviluppare e studiare.

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di Claudio Scaglione Nel calcio moderno, in cui la preparazione alle partite è divenuta meticolosa grazie all’ausilio delle tecnologie, gli allenatori cercano di sviluppare e studiare più soluzioni tattiche possibili onde evitare di cascare nella prevedibilità. Di questa filosofia di pensiero è anche il tecnico del Palermo Giuseppe Iachini: tra i giocatori a cui è richiesto questo sforzo di adattarsi ai vari vestiti tattici da lui proposti, vi è Fabio Daprelà. Da quando è al Palermo, lo svizzero ha giocato sia da terzino in una difesa a quattro, che da esterno di centrocampo quando la linea mediana era composta da cinque elementi. La duttilità è attualmente una qualità ricercata nel panorama calcistico, ma qual è il tuo vero ruolo, Fabio? "La verità è che mi piacciono entrambe le posizioni, sia fare il quinto di centrocampo che il terzino: faccio senza problemi ciò che mi chiede il mister: lui ci chiede di sacrificarci per ottenere organizzazione in difesa e incisività sulle fasce, come dovessimo volare". Volare sulle fasce, volare in campionato: è un periodo florido per la squadra e i risultati si vedono. Quanto è semplice adesso non scoraggiarsi? "La vittoria rende tutto più semplice, anche gli allenamenti. Le risposte arrivano da tutta la squadra. Il nostro segreto è lavorare tutti insieme e darci una mano l’uno l’altro. Sento dire che la difesa è il reparto in cui stiamo dando più risposte, ma non penso che stia facendo bene solamente la difesa: tutta la squadra adesso sta meglio in campo. Dobbiamo andare avanti così". Tuttavia non si possono nascondere i meriti dei tuoi compagni difensori: Sorrentino non subisce reti da oltre 270’… "La solidità difensiva è un aspetto importante di questo Palermo: stando compatti ci si aiuta lun laltro e diventa tutto più semplice. È il nostro punto di forza: nelle partite è necessario non subire reti. Mal che vada, rimanendo così uniti si finisce 0-0, ma è meglio il pareggio a reti bianche che la sconfitta”. Nel prossimo match, mancheranno alcuni dei tuoi compagni per i vari impegni con le rispettive Nazionali. Tu ci pensi alla Selezione Svizzera del ct Ottmar Hitzfeld? "Beh, ho fatto un bel salto da Brescia a Palermo: certamente se faccio bene qua, posso farmi notare e riesco a guadagnare quotazioni per la convocazione. Giocare in Nazionale è davvero il coronamento di un sogno. Comunque, per il momento, penso a fare bene qua al Palermo". Hai disputato 980’ in stagione, praticamente hai fatto quasi en plein, eppure non sei al 100% della forma come ha confermato il mister. Non è così? "È vero, ho un problemino al piede sinistro e la mia condizione non è ottimale: devo lavorare per ottenerla. Se mi riprendo posso contribuire di più alla causa rosanero". Causa rosanero, vale a dire la promozione, che passa da sfide faticose, come la trasferta di Reggio contro gli Amaranto di Castori. Che ambiente pensi di trovare lì? "Ci aspettiamo un ambiente caldo e un campo difficile. Limportante è fare una buona prestazione, il risultato arriverà di conseguenza. Il Granillo è un campo difficile e dobbiamo andare lì con la testa giusta. Se sarà difficile senza il supporto di un intero stadio come sabato scorso? I nostri tifosi sono importanti, ci stimolano e ci aiutano". I tifosi, il loro contributo, l’hanno dato, ma il Palermo di adesso, oltre ai tifosi, sembra aver ritrovato quadratura e compattezza … chiodi fissi di Iachini. Ha pesato questo cambio in panchina? "Questo cambio non mi ha pesato per nulla, non c’è motivo. Gattuso e Iachini sono due allenatori diversi, lavorano in modo diverso. Una cosa non cambia: lo sforzo e il sacrificio che tiravo fuori con Gattuso lo sto dando anche con Iachini, e continuerò a darlo". È opinione diffusa che questo sacrificio comune pagherà a fine stagione, anche perché le concorrenti non stanno tenendo il ritmo. Tu che ne pensi? "Noi dobbiamo ragionare partita dopo partita: è stata la nostra filosofia finora e dobbiamo mantenerla. È certo che la sconfitta dell’Empoli contro la Ternana ci ha favoriti, perché così gli Azzurri non sono scappati. Però, ripeto, il nostro atteggiamento non dovrà cambiare: adesso dobbiamo fare una buona partita". Ultima chiosa su due tuoi compagni, tra i più positivi nella partita contro il Trapani, vale a dire Andrea Belotti e Kyle Lafferty. "Andrea non si tira mai indietro e dà sempre il massimo, come tutti. È la nostra mentalità. Stesso discorso si può fare per Kyle Lafferty. Con loro in attacco siamo al sicuro".