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Corvino: “Prandelli non va alla Juventus”

Il Direttore Sportivo della Fiorentina, Pantaleo Corvino, ai microfoni di Sky Sport, alla fine della partita di Firenze. Oggi per Prandelli tanti striscioni e cartelli in suo favore, mentre erano.

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Il Direttore Sportivo della Fiorentina, Pantaleo Corvino, ai microfoni di Sky Sport, alla fine della partita di Firenze. Oggi per Prandelli tanti striscioni e cartelli in suo favore, mentre erano assenti i Della Valle: dove pende la bilancia? Dove sta la verità? “Diciamo la verità. altrimenti sembra che non stiamo gestendo una situazione all’alterezza del momento Tutto ciò che è stato fatto, lo si è fatto, è vero, all’insegna del proviamoci, perché non si poteva competere su tre fronti, ma la Fiorentina aveva il dover di farlo, lo ha fatto con molto dignità e con molta forza, e lo sta dimostrano anche in questo finale. Questo finale, la società di sforza di gestirlo e, credo, ci stia riuscendo, come ha sempre fatto, parlando con noi, con me e con Prandelli, in maniera molto chiara. Lo ha fatto il mio presidente, il mio vice presidente, il mo amministratore. Ci ha sempre detto che con noi vuole andare avanti su quel progetto che la Fiorentina, da un anno a questa parte, ha modificato, mentre inizialmente si era partiti per cercare di porsi un obiettivo nel 2011, nel 2012, per raggiungere un obiettivo al di sopra di quelle che possono essere certe aspettative. Da un anno e più a questa parte, a me e a Prandelli, non adesso, da un mese o da due mesi, ha detto che si andava avanti cercando di tenere conto del bilancio. Tutto ciò è stato ribadito dal mio presidente dieci giorni fa. Le mie non sono state parole di circostanza per attenuare, o per cambiare, certi concetti. E’ stato lo sfogo di un patron tifoso, che alla luce di certi voci,e non solo, che sono circolate, si sentito di dimostrare ancora un atto di affetto verso un allenatore, di voler continuare”. In che termini sta la situazione? “Non voglio tergiversare, credo che la mia proprietà sia stata chiara, ha detto che vuole continuare con Prandelli e con Corvino, lo ripetuto anche a noi. E’ vero che il progetto è cambiato, ma non è cambiato da uno o due mesi, è cambiato da un anno e mezzo”. Prandelli è stato contattato da qualcuno? “A noi ha detto che vuole rimanere, ce l’ha sempre detto, io ho detto che voglio rimanere, ma prima di me e di Prandelli, è stata la mia proprietà a dirci che con questo gruppo di lavoro vuole andare avanti. Lo ha ribadito il nostro presidente anche dieci giorni fa, dopo avercelo detto da novembre a questa parte. Visto che su progetto non ci sono novità, sia Prandelli che io lo sapevamo, poi, se ci sono altre situazioni..”. Perché Prandelli oggi non parla? “Questo, forse, è un problema di Prandelli, e non della società, della proprietà. A me la proprietà ha detto che mi trovo nelle stessa condizione di Prandelli, lo ha sempre ribadito, tanto è vero, che il nostro contratto scade nel 2011. Poi, ognuno fa le considerazioni che crede”. Ma se va via uno, va via anche l’altro? “Quando sono uscite certe voci, ho detto, per non alimentarle, che ho deciso, quando sono venuto a Firenze, che era il mio punto di arrivo, usando un termine, forse un po’ troppo forte, cioè, che voglio, calcisticamente parlando, morire a Firenze”.