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Cesena: minacce famiglia Zaccardo, club si scusa

Stavolta non centra luomo nero. Ivan "il terribile" Bogdanov è in carcere e con le abituali, violente, domeniche calcistiche nostrane centra poco. Dopo aver inveito per una settimana contro la.

Mediagol8

Stavolta non centra luomo nero. Ivan "il terribile" Bogdanov è in carcere e con le abituali, violente, domeniche calcistiche nostrane centra poco. Dopo aver inveito per una settimana contro la tifoseria violenta serba, rieccoci a fare i conti con le nostre distorsioni. Stavolta lepisodio non è eclatante, ma forse per certi versi è ancora più grave. Perché avvenuto in una provincia sana, quale è Cesena, e in tribuna con vittima anche un bambino. A raccontarlo è Cristian Zaccardo, protagonista in Cesena-Parma, col gol dell1-1 realizzato per la squadra emiliana. Lex campione del mondo di Berlino ha festeggiato con gioia. "Peccato per il brutto episodio dopo la mia esultanza - le parole dell'ex rosanero riportate da "Gazzetta.it" - con la quale non ho mancato di rispetto a nessuno. Volevo solo condividere la gioia con i miei cari in tribuna. Invece i tifosi cesenati hanno costretto mia moglie con mio figlio di tre anni e alcuni miei amici ad abbandonare lo stadio alla fine del primo tempo. Sono stati pesantemente minacciati. Adesso non vedo lora di tornare a casa da mio figlio sperando che quello che è successo non lo abbia scosso troppo", ha detto con preoccupazione il papà. Lepisodio deve portare a una riflessione seria, anche perché lepisodio non è riconducibile a ultrà e curve, ma avvenuto in tribuna dove dovrebbe essere anche più semplice per steward e forze dellordine riconoscere e isolare certi atteggiamenti. In serata il Cesena ha presentato le proprie scuse per i fatti riferiti da Zaccardo. "Abbiamo appreso dai media delle lamentele di Cristian Zaccardo - ha scritto la società romagnola in una nota -. Non vogliamo entrare nel merito della questione né dispensare colpe o assoluzioni. Qualunque sia stata la dinamica dei fatti, il Cesena Calcio presenta le proprie scuse ufficiali ai familiari del signor Zaccardo, interpretando la sua denuncia come uno spunto per continuare a combattere linciviltà negli stadi e a difendere i valori del calcio pulito e dellospitalità sportiva che questa terra ha sempre degnamente rappresentato".