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Catania: tifosi minacciano querela Miccoli foto

Uno dei tifosi del Catania autore dello scherzo ai danni dei giocatori del Palermo dopo il derby (clicca qui per guardare le foto) ha replicato alle dichiarazioni del capitano Fabrizio Miccoli.

Mediagol8

Uno dei tifosi del Catania autore dello scherzo ai danni dei giocatori del Palermo dopo il derby (clicca qui per guardare le foto) ha replicato alle dichiarazioni del capitano Fabrizio Miccoli (clicca qui per leggere le dichiarazioni), attraverso una lettera di un legale minacciando querela. Il catanese, secondo quanto riportato nel testo della lettera inviata a Golsicilia, smentisce di aver convinto Miccoli e gli altri giocatori con la scusa di avere una "grave malattia". Ecco il testo integrale della lettera del legale: "Su mandato ed interesse del signor ******* *****, raffigurato nella foto a corredo dell’articolo in oggetto pubblicato dal vostro giornale in data odierna, nella quale il mio assistito compare insieme al giocatore della società sportiva “U.S. Città di Palermo S.p.A.” signor Fabrizio Miccoli, si significa quanto segue. Nella assoluta buona fede e con spirito goliardico, non certo per ledere il decoro e la rispettabilità del professionista, il signor ******* ha voluto festeggiare una vittoria sportiva del Catania insieme ad altri tifosi ed a un personaggio noto del mondo del calcio, mostrando nella foto le due dita in gesto di vittoria. Con la presente si contesta l’atteggiamento del signor Miccoli, il quale anziché ammettere candidamente di essere stato oggetto di una “burla”, tra l’altro gioviale e per nulla offensiva, si è giustificato asserendo testualmente di aver scattato la foto con quei tifosi «soltanto perché presentati come affetti da una malattia che da qui a breve li avrebbe portati via». Detta affermazione risulta assolutamente falsa e mai proferita dal mio assistito o da altri, come possono testimoniare le decine di persone presenti sui luoghi, tanto che stiamo valutando se esistono gli estremi per adire le vie legali per far accertare la configurabilità del reato di diffamazione a mezzo stampa da parte del giocatore. Infatti l’aver attribuito falsamente un comportamento raggiratorio e truffaldino al tifoso in questione ha leso fortemente la sua immagine e onorabilità, e lo ha esposto a critiche ed attacchi proprio a causa della detta dichiarazione, senza la quale un mero gesto goliardico sarebbe stato valutato dall’opinione pubblica per quello che è. Si ritiene infine la condotta del signor Miccoli ulteriormente lesiva perché per giustificare l’accaduto agli occhi dei propri tifosi ha attribuito falsamente delle dichiarazioni al mio assistito attinenti la sfera personalissima della salute, ambito con vari strumenti tutelato dall’ordinamento sia civilistico che penalistico, motivo per il quale ci riserviamo di adire le vie legali nei suoi confronti per tutelare le sue ragioni".