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Cassano: “Io tifo per lItalia, non per Lippi”

L’attaccante della Sampdoria Antonio Cassano è stato oggi ospite in diretta e in esclusiva a Sky Sport24. Al tuo matrimonio ci sarà anche Garrone. Che regalo ti farà? Si,.

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L’attaccante della Sampdoria Antonio Cassano è stato oggi ospite in diretta e in esclusiva a Sky Sport24. Al tuo matrimonio ci sarà anche Garrone. Che regalo ti farà? Si, sarà in prima fila. Mi deve dare un regalo buono, speriamo che mi faccia rinnovare. Su Palombo, che sembra interessi all’Inter... Ma se noi andiamo in Champions, come facciamo? Dovrebbe rimanere con noi, mi auguro che rimanga. Se però arrivano offerte con tanti soldi. Chiedete a Gasparin. Hai un po’ paura per tutte le voci che arrivano sui giocatori che Marotta vorrebbe portare via? Il problema è che in questo periodo di mercato si dicono tante cose, però in tutte queste voci che girano c’è solo il 5% di verità. Per noi Palombo è importante, è il nostro leader, il capitano. L’anno scorso è andato via Ibrahimovic per una valanga di soldi e l’Inter ha vinto lo stesso. Dubito che possa arrivare alla Sampdoria un giocatore più forte di Palombo. Su Italia – Paraguay… Dico la verità, non l’ho vista la partita perché sono stato con voi. È un giorno e mezzo che sono con voi. Quando hai letto o sentito che mancava il guizzo di fantasia, che cosa hai pensato? Pensavo che potevano esserci Totti, Del Piero. Non ho pensato a me, perché da due anni tutti pensano a me tranne chi dovrebbe pensarci. Io mi auguro che l’Iatlia possa vincere, io sono un tifoso italiano. In questo momento spero che l’Italia riesca fare benissimo. Lui non mi vede, cosa ci posso fare? Visto che se ne deve andare, speriamo che l’11 luglio se ne vada con una vittoria. Sicuramente non per lui, ma per i giocatori. Io dico sempre quello che penso. Poi con Prandelli… Prandelli è un grande allenatore e una grande persona, anche se con lui ho avuto problemi, per colpa mia però. Io ho sempre problemi con qualcuno. Lui ha fatto benissimo a Firenze e penso possa fare altrettanto bene in Nazionale. Avrà più tempo per lavorare e andare a vedere le partite, anche a Genova, sponda sampdoriana, visto che in questi due anni il Ct della Nazionale non si è mai visto. Chissà come mai? Eppure ha giocato nella Sampdoria. Venivano i vice a vedere le partite ma segnalavano sempre gli altri. Eppure qualcosa di buono ho fatto, però va bene. Sei contento per Pazzini? Sì, sono contento per lui, ma anche per Palombo. Speriamo possano giocare e dare un contributo importante. Sono convinto che entrambi possano fare cose importanti, soprattutto Pazzini. Speriamo che possa (Pazzini, ndr) essere decisivo nelle prossime partite. Secondo te Pazzini dovrebbe giocare titolare al posto di Gilardino? Questo non lo so, perché con Gilardino ho un buon rapporto. Però quest’anno Pazzini ha fatto qualcosa di straordinario. Spero gli si possa dare l’opportunità perché la merita assolutamente. Poi, ripeto, lì c’è uno che decide e che decidesse lui. Tu hai sofferto tanto per essere stato escluso dal Mondiale. Speri ancora nella Nazionale o è un capitolo chiuso, anche se ci sarà Prandelli? Se avrò l’opportunità di giocarmela come tutti gli altri, non penso soffrirò. Penso di poter stare in Nazionale senza nessun tipo di problema. L’unico problema è che l’attuale Ct diceva che dai 18 ai 35 anni tutti potevano sperare. Io ci ho sperato fino all’ultimo. Però per gli altri le porte si sono aperte, per me no. Penso che Prandelli sia diverso e che chiamerà chi dimostrerà di fare bene e di essere più bravo. Questo qua (Lippi, ndr) non l’ha fatto. Ma tu che gli hai fatto a Lippi? Non lo so. Può darsi che soffra la personalità, soffrirà qualcosa. Io non ho mai avuto a che fare con lui. Non l’ho mai nemmeno visto di persona, tranne quando mi ha chiamato nel primo periodo. Aveva detto che mi dovevo stancare di andare in Nazionale, però io mi sono stancato tanto a non andarci. Tu rovini il gruppo? Può essere, se lo dice lui, sì, bisogna credergli. Sei dalla parte dei ragazzi, tifi per loro, lui dice che rovini il gruppo. Qual è la verità? Io non so lui questa cosa l’ha detta. Sicuramente la pensa. Ha detto tempo fa che i giocatori devono essere pronti per la Nazionale a livello psicotecnico. Può darsi sia pronto a livello tecnico, a livello mentale faccio un po’ fatica. Lui non ha mai detto “Cassano ha problemi”, ha lanciato sempre dei messaggi. Sarei contento se l’Italia vincesse, ma non per lui sicuramente. C’era la possibilità che andassi a Firenze lo scorso anno? Sì, su Firenze c’era qualcosa di vero. Dovevo passare alla Fiorentina. Non ci ho dormito la notte e ho riflettuto su quanto la gente mi vuole bene, quanto il Presidente (Garrone, ndr) mi ha dato. Avevo dei problemi per i quali avrei potuto andare via. Poi ho ritenuto giusto rimanere alla Sampdoria, però era già quasi tutto fatto. Ho riflettuto, mi sono detto che dovevo fare bene qua e dovevo fare qualcosa di importante per questa maglia (la maglia della Sampdoria, ndr), visto che avevo ancora tre anni di contratto. Se fossi andato via e poi tornato qualcuno avrebbe potuto storcere il naso. Ho ritenuto giusto rimettermi in gioco, rimboccarmi le maniche e ripartire. Ho avuto ragione io, ho fatto un finale di campionato ottimo. Ti ha consigliato qualcuno? Nel bene o nel male decido sempre con la mia testa. Ho fatto cose buone e cose cattiva, ma sempre con la mia testa. Non voglio consigli da nessuno. I consigli li accetto, ma poi faccio di testa mia. Sul rapporto con Del Neri… Lui è stato chiaro con me. Mi ha detto che all’inizio stavamo facendo fin troppo bene. Poi c’è stato un periodo nel quale ho sbagliato tre o quattro partite e lui con grande tranquillità e franchezza mi ha detto che dovevo restare fuori. Ha detto “Se ti devo portare è solo perché devi giocare, non per farti restare in panchina. Son convinto che ti rimetterai in forma”. Non ho mai avuto frizioni con lui, ha fatto una scelta e a malincuore l’ho accettata, poi tutto è tornato come prima. La barca non è affondata, anzi, mi sono messo davanti a remare con gli altri, che stavano facendo bene e abbiamo raggiunto qualcosa di straordinario. Lui mi ha messo a giocare in un’altra posizione, che a dire la verità all’inizio a me non andava bene. Io pensavo che non andasse bene, invece nelle ultime 7 partite ho fatto 5 gol. Va dato merito a Del Neri, aveva ragione lui. Con Di Carlo hai già parlato? Si. Che ti ha detto? Mi ha fatto un in bocca al lupo. Sono contento perché lo conosco dal 2006. Secondo me è un buon allenatore e una grandissima persona. Può fare bene, anche se è difficile ripetere quello che ha fatto Del Neri, è quasi impossibile. Però ci proviamo, secondo me la scelta della società è stata giusta.