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BEGGI: “Bollino come Miccoli più che Quagliarella”

Il tecnico della Primavera del Palermo Cesare Beggi è tornato a parlare del baby talento rosanero, Mauro Bollino, facendo anche degli “accostamenti” prestigiosi. “E’ un.

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Il tecnico della Primavera del Palermo Cesare Beggi è tornato a parlare del baby talento rosanero, Mauro Bollino, facendo anche degli “accostamenti” prestigiosi. “E’ un ragazzo che sta facendo benissimo, i suoi numeri sono senz’altro importanti. Noi tutti siamo contenti per il suo rendimento. Le sue caratteristiche e a chi lo paragono? Grazie al suo mancino è un calciatore che riesce spesso a saltare l’uomo partendo dal centrodestra, a me con le dovute proporzioni ricorda Miccoli – ha spiegato il mister a Radio Radio Palermo – Se ci sta il paragone anche con Quagliarella? Fisicamente no ma per il tiro da lontano, la voglia e il desiderio di fare gol da lontano tentando anche acrobazie, forse. Il fatto che a Mauro piaccia molto l’attaccante della Juventus come giocatore mi sembra giusto, però a livello tecnico tattico lo vedo più somigliante ad un Fabrizio Miccoli”. Parlando del baby talento rosanero, Mauro Bollino, il tecnico della Primavera del Palermo Cesare Beggi ha anche raccontato come il giovane attaccante della Primavera ha vissuto la sua parentesi con la prima squadra. “Dopo l’esordio avvenuto in Coppa Italia il ragazzo era arrabbiatissimo sia perché era andata male alla squadra e sia perché non era riuscito a fare gol quando la squadra era arrivata ai rigori. Però è chiaro che da un altro aspetto era anche felice per l’esordio più o meno non programmato ma erano già due settimane che si allenava con costanza con i più grandi – ha aggiunto il mister - Come ho vissuto io quella sfida con il Siena? Ero in tribuna e per un attimo mi sono sentito come un padre che ha un figlio che gioca a calcio, lo guardavo e speravo potesse far gol o comunque una giocata decisiva. Quando è tornato tra noi ho cercato di confortarlo. Essendo un ragazzo di Palermo, l’eliminazione l'ha vissuta ancora di più, magari un ragazzo non siciliano l'avrebbe vissuta in modo più distaccato, lui invece era davvero dispiaciuto per la sconfitta. Io gli ho spiegato che l'orgoglio per l'esordio era più o meno da compensare con questo risultato negativo, facendogli capire che per lui era una cosa positiva comunque e che questo esordio rappresenta un punto di partenza e l’inizio di un’avventura positiva. L'importante per Bollino è che la convocazione e l'esordio in prima squadra sia da stimolo per fare ancora meglio in Primavera".