Ancelotti: “Berlusconi? Non mi va di parlarne”

Malumore in casa Milan a causa della sconfitta interna contro la Roma. C’è stata subito contestazione dalla curva rossonera contro la società, contro il capitano Paolo Maldini, ma anche nei confronti del tecnico Carlo Ancelotti. Il mister rossonero, intervistato ai microfoni di Sky, ha parlato della contestazione dei tifosi milanisti: ”Maldini contestato dalla curva? Una goccia d’acqua in un oceano pieno di affetto e passione. Quindi, insignificante. Cosa sta succedendo? Non lo so, ma rimane che a Maldini va testimoniato il fatto che c’è stato grande affetto, una piccola minoranza ha contestato certi suoi atteggiamenti. Un particolare insignificante, in una giornata che ricorderà tutta la vita”. Ancelotti è rammaricato per la sconfitta odierna che potrebbe costringere il Milan ai preliminari di Champions: “E’ stata una giornata importante, ma in maniera negativa. Eravamo ad un passo dalla Champions, adesso dobbiamo fare quello che non volevamo fare. Siamo stati ingenui e superficiali. Adesso dobbiamo giocarci la qualificazione a Firenze - ha continuato il mister rossonero- "Il mio futuro? Oggi non c’è motivo di parlare di questo, perché siamo ancora in ballo. Abbiamo una settima per prepararci bene. Poi, tutti in discorsi li faremo dopo Firenze”. Quanto detto da Berlusconi nel pre-partita può essere una ufficialità da parte della presidenza? "Ho detto che non mi va di parlare di questo oggi, dobbiamo fare bene in questa settimana. Parleremo dopo Firenze. Non è che tutti i discorsi che si fanno vengono poi mesi in piazza Si fanno tanti discorsi, ma tante cose si tengono per sé. C’è sempre stata, e c’è ancora, tanta sintonia. E’ chiaro che nelle ultime tre partite abbiamo compromesso tutto quello che di buon avevamo fatto, ci siamo complicati la vita. Speriamo di rimediare all’ultima partita”.