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Sampdoria, Sabatini ribadisce: “Se Ferrero vende me ne vado. Tutto sulle cene con Zhang, il posacenere di Lotito e l’addio all’Inter”

MILAN, ITALY - AUGUST 20:  FC Internazionale board member Steven Zhang and Suning Sports Technical Director Walter Sabatini speak before the Serie A match between FC Internazionale and ACF Fiorentina at Stadio Giuseppe Meazza on August 20, 2017 in Milan, Italy.  (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

"Volevo fare una grande Inter, chiedevo investimenti forti, ma non c’erano risposte immediate, e davanti all’indugio mi sono tirato indietro, mi sembrava di tradire la fiducia dei tifosi"

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"Con l’Inter ho sbagliato io".

Risponde così Walter Sabatini parlando della sua esperienza in nerazzurro. Intervistato da La Repubblica, l'esperto dirigente della Sampdoria, ha poi proseguito: "Me ne sono andato per impazienza, la colpa è mia. Volevo fare una grande Inter, chiedevo investimenti forti, ma non c’erano risposte immediate, e davanti all’indugio mi sono tirato indietro, mi sembrava di tradire la fiducia dei tifosi".

Cene, continue riunioni e tanta attesa, tre aspetti che non possono andare d'accordo con Sabatini: "Detto questo, le cene da Zhang sono state da Mille e una notte, ricche e opulente, da vero imperatore, ma trattare con i cinesi non fa per me, sono impermeabili, non danno mai risposte definitive, le decisioni sono sempre collettive, dopo una riunione ce n’è sempre un’altra e un’altra ancora, e poi c’è un comitato che deve ratificare la decisione e appena credi che ci sia una parola fine, ricominci in un’altra sala. Il lavoro era affascinante, io ci ho provato, ma in quel momento è arrivato l’avviso del governo cinese che declassava il calcio e invitava a limitare gli investimenti".

L'ex direttore sportivo di Roma e Palermo si è poi soffermato su Lotito: "Se mi ha davvero tirato un posacenere? Me lo ricorderei. Devo molto a Lotito, lo dico sempre. Fece una sfuriata per un mio leggero ritardo, lui che ci faceva aspettare ore, allora sì, sono volate pizze, non schiaffi, ma pizze napoletane. Caso Icardi? Spalletti è un allenatore con un legame molto forte con lo spogliato. Ma senza Icardi la squadra si è indebolita. Sul piano disciplinare non mi inoltro, ma c’erano altri metodi".

Infine Sabatini ha parlato del suo futuro, viste le numerose voci che danno Massimo Ferrero ad un passo dal cedere il club blucerchiato: "Se Ferrero vende la Sampdoria me ne vado. È giusto che la nuova proprietà faccia le sue scelte. Ma il mio non sarà un futuro da spettatore".

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