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Balzaretti: “Complimenti a Spalletti e alla squadra. Io DS? Assolutamente no, Sabatini…”

Balzaretti: “Complimenti a Spalletti e alla squadra. Io DS? Assolutamente no, Sabatini…”

Le parole dell'ex giocatore giallorosso ed attuale dirigente, Federico Balzaretti

Mediagol8

Grazie alle 8 vittorie di fila ottenute in altrettante gare, la Roma ha scalato la classifica e l'arrivo di Luciano Spalletti in giallorosso ha dato i suoi frutti. A parlarne a RTL 102.5 nel corso della trasmissione "Password" ci ha pensato l'attuale dirigente giallorosso ed ex giocatore, anche rosanero, Federico Balzaretti: "C'è davvero da fare i complimenti alla squadra, all'allenatore, al direttore perché quando ci sono da fare delle critiche, soprattutto a Roma, sono pesanti, e in questo momento c'è da fare i complimenti. L'allenatore ha gestito tutto in maniera perfetta, ci tengo a dirlo, credo che a vederla dall'interno come dirigenti, quando vado a vedere gli allenamenti e parlando con l'allenatore, e da fuori vedendo la squadra giocare, e nelle dichiarazione anche che fa, fino a questo momento credo sia stato fantastico nella mentalità che ha dato, nei valori che ha portato in campo, nelle idee di gioco, nella comunicazione che ha voluto dare. Sta cercando di cambiare quella che è stata un po' la mentalità che fino ad ora ha contraddistinto Roma e sta facendo un lavoro fantastico. I ragazzi in questo momento stanno facendo delle prestazioni eccellenti figlie del lavoro che stanno svolgendo durante la settimana".

Arrivo di Spalletti in ritardo?- "Non credo perché la Roma ha creduto tantissimo in Rudy Garcia e il suo lavoro nei due anni e mezzo è stato ottimo, ricordiamoci che ha fatto due secondi posti e quest'anno si era qualificato per gli ottavi di finale di Champions League, quindi fino alla fine hanno provato a cercare di tirare fuori il meglio, di dargli più possibilità perché le meritava. Credo che si sia poi arrivati a un certo punto in cui le cose obiettivamente non andavano più come si voleva e quindi è stato necessario, come sempre doloroso, fare dei cambi, ma è normale fa parte del calcio".

Il caso Totti- "Lui è un professionista straordinario, che segue, lavora a livello fisico, ci tiene in una maniera pazzesca, più di tanti ragazzi di 17-18 anni. Chiaramente quando a settembre ha avuto quell'infortunio contro il Carpi, alla sua età, ci ha messo un pochettino più di tempo sia per rientrare che per recuperare la condizione . Francesco però può essere leader anche giocando meno, anche entrando, la sua presenza all'interno dello spogliatoio è molto importante".

Alle voci che si sono susseguite nelle ultime ore, che lo vedrebbero come possibile nuovo direttore sportivo giallorosso, l'ex terzino rosanero ha così risposto: "No, assolutamente no. Loro mi vogliono bene e io sono orgoglioso di far parte di questa famiglia, detto questo noi abbiamo un direttore sportivo che per me è come se fosse un papà, che è Walter Sabatini al quale voglio non un bene professionale, ma che va oltre. Io se fossi Alex Zecca e Pallotta mi terrei strettissimo il DS che ho, perché bravi come lui non ce ne sono".