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TIFARE DA TANTO LONTANO E sentirsi vicini e partecipi di unimpresa storica

Di William Anselmo Da un paio di settimane c’è gente che piange ad ogni gol del Palermo. Sono quelli con la speranza nel cuore, quelli che sapevano che prima o dopo questa squadra.

William Anselmo

Di William Anselmo Da un paio di settimane c’è gente che piange ad ogni gol del Palermo. Sono quelli con la speranza nel cuore, quelli che sapevano che prima o dopo questa squadra avrebbe guadagnato il rispetto dell’Italia. Oggi piangono per la gioia. Nessuno ha regalato niente, anzi, spesso il Palermo e i palermitani hanno dovuto combattere pure contro ingiustizie e stereotipi. Forse sta nel DNA di chi tifa rosanero soffrire maledettamente fino all’ultimo, come sta facendo tutta la città in questo strepitoso campionato di Serie A. Ora c’è un traguardo che quasi si può toccare, sarebbe come uno scudetto. La prima cosa veramente importante che questa squadra potrebbe regalare alla sua città, ma non solo. Penso soprattutto a tutti quei tifosi che vivono lontano da Palermo: quei ragazzi che si trovano “fuori” per studiare, quei soldati mandati in giro per l’Italia o in missione in Afghanistan; quelle persone che si sono spostate per lavoro e sognano un giorno di poter tornare; penso a chi tanti anni fa ha lasciato il Bel Paese in cerca di fortuna per non tornare più, ma ha fatto crescere i propri figli innamorati dei colori rosa e nero. Da Roma a Milano, dalla Germania agli Stati Uniti, dall’Argentina all’Australia. Qualcuno di loro lo conosco perché mi ha scritto privatamente per dire semplicemente “grazie”, perché leggere Mediagol.it – dicono – li fa sentire più vicini al loro “eterno amore”, Palermo. Il "grazie" dobbiamo dirlo noi a voi, perché siete tanti e il vostro calore si sente anche da lontano. La partita di Siena ne è stata la dimostrazione: chi ha potuto, è giunto da tutta la penisola e ha vinto insieme ai rosanero, sotto la pioggia battente. E cè chi lascerà lavoro e studi per volare a Palermo domenica, per un sogno. Una pazzia, una voce e un vero tifoso in più al "Barbera".