primo piano

STADIO DELLA VERGOGNA Steward del Palermo colpisce con un pugno un tifoso, prognosi di 7 giorni per la vittima

La notizia è una di quelle che lascia tutti perplessi e porta a delle naturali e attente riflessioni. Mediagol.it ha ricevuto e verificato la segnalazione giunta ieri in redazione da parte di.

William Anselmo

La notizia è una di quelle che lascia tutti perplessi e porta a delle naturali e attente riflessioni. Mediagol.it ha ricevuto e verificato la segnalazione giunta ieri in redazione da parte di un uomo, tifoso del Palermo, che domenica scorsa è stato colpito con un pugno al volto da uno steward in servizio allo stadio “Renzo Barbera”, alla fine della partita Palermo-Sampdoria. Sarà stato il nervosismo dettato dal pareggio dei rosanero, ma la maschera l’ha combinata proprio grossa e ora rischia il Daspo. La vittima, terminata la partita, stava uscendo dallo stadio insieme al figlio, dirigendosi verso il primo cancello aperto come molti altri tifosi, quando uno steward che prestava servizio di sicurezza proprio lì ha prima impedito alla massa di uscire da quel varco e poi vigliaccamente, sotto gli occhi di numerosi testimoni, ha colpito con un pugno in pieno volto e senza una ragione precisa l’uomo, il palermitano Enzo Davì, che ora ha una prognosi di sette giorni per trauma cranico e varie escoriazioni sul corpo. Il signor Davì non si è accorto di nulla, si è ritrovato per terra, nello spazio tra l’ingresso dove ci sono i tornelli e lo stadio “Barbera”, con gli occhiali da vista rotti, i pantaloni strappati, l’orologio perso nella caduta, la faccia gonfia e varie ferite. E’ stato subito soccorso dal figlio, impaurito per l’accaduto, e da alcuni tifosi, mentre altri inveivano verso l’aggressore che ha rischiato il linciaggio. “Non me ne sono neanche accorto – ha raccontato la vittima a Mediagol.it – ero in mezzo alla folla quando questa persona molto vigliaccamente mi ha colpito con un pugno sul volto mandandomi giù in malo modo”. Il peggio è stato evitato grazie a quattro carabinieri che hanno visto tutto e sono intervenuti portando via lo steward dalla gente che lo accerchiava e poi soccorrendo la vittima che ha avvertito un malore ed è stato trasportato subito dopo in ospedale in ambulanza. I sanitari quindi lo hanno sottoposto a ben tre tac per accertare che non ci fossero problemi dovuti al trauma cranico e solo intorno alla mezzanotte l’uomo ha potuto lasciare l’ospedale. La prognosi è di sette giorni di riposo. Ma non è finita qui. L’aggressore intorno alle 22.30, secondo quanto raccontato dalla vittima, ha raggiunto l’uomo in ospedale e ha cominciato a insultarlo e provocarlo, forse per cercare una reazione. Anche questa volta il pronto intervento delle forze dell’ordine ha evitato altri problemi. “Non mi spiego come il Palermo Calcio si possa affidare a certa gente che dovrebbe garantire la sicurezza e invece si rende protagonista di fatti del genere – ha detto Davì - Con quale criterio si può dare un pugno ad una persona inerme?”. E’ quello che si chiedono tutti e che ci chiediamo anche noi, sono storie che non vorremmo mai sentire. Lo steward è la figura che allo stadio fa da tramite tra i tifosi e la società, in qualche modo la rappresenta. Il fatto è stato denunciato (ci sono i verbali dei carabinieri e probabilmente verrà punito con il Daspo), il vile aggressore è stato querelato e la vicenda seguirà la strada dei tribunali, ma chi pagherà in società per questo gravissimo episodio? Chi è il responsabile della sicurezza del “Renzo Barbera”? Chi ha selezionato lo steward incriminato e con quale criterio? Aveva precedenti penali? Perché nessuno si è accorto prima che lo steward era un violento e poteva essere un problema per l’incolumità della gente? Chi ripagherà il Palermo Calcio da questo danno d’immagine? Cosa farà il club rosanero per rimediare all’accaduto? Adesso si aspetta una replica da parte del Palermo con le scuse al tifoso-vittima prima di tutto e poi con delle risposte chiare e decise ai nostri quesiti pubblicati su Mediagol.it. Di William Anselmo