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RIVOLUZIONI CHE NON PORTANO A NULLA I 20 (RECENTI) SBAGLI DI ZAMPARINI

Di William Anselmo Sbagliare 20 volte in poco meno di 3 anni e mezzo può significare soltanto una cosa: chi decide ha perso la bussola e va avanti senza nessun progetto, ma per pericolosi.

William Anselmo

Di William Anselmo Sbagliare 20 volte in poco meno di 3 anni e mezzo può significare soltanto una cosa: chi decide ha perso la bussola e va avanti senza nessun progetto, ma per pericolosi tentativi. Senza contare gli errori sul piano tecnico derivanti dallacquisto di giocatori-bidoni e per via di cattivi affari nel calciomercato, dal 2010/11 a oggi, ovvero in tre stagioni e mezzo, abbiamo assistito a ben 12 avvicendamenti sulla panchina del Palermo, tra ingaggi, esoneri e ritorni; mentre a livello dirigenziale, sono cambiati 8 volte gli uomini chiave del club rosanero. A decidere, una sola persona: il presidente Maurizio Zamparini. Gattuso è soltanto l’ultima delle scelte esagerate del patron friulano. Una scommessa azzardata sin dallinizio, forse nella speranza di guadagnare un po’ di ribalta mediatica per un Palermo senza la Serie A e ormai privo di appeal a livello nazionale. Iachini, invece, è lultima "pezza" utilizzata per rattoppare lennesimo "errore". Perché si cambia quando le cose non funzionano più e Zamparini ha cambiato tanto in questi anni, dunque, ha sbagliato tanto. Era davvero necessario cambiare così tanti allenatori? Quanto avrebbe risparmiato il Palermo senza appesantirsi di tutti questi ingaggi? Gli allenatori di Zamparini dal 2010 al 2013: 2010/11: (1) Delio Rossi-(2) Serse Cosmi-(3) Delio Rossi; 2011/12: (4) Stefano Pioli-(5) Devis Mangia-(6) Bortolo Mutti; 2012/13: (7) Giuseppe Sannino-(8) Gian Piero Gasperini-(9) Alberto Malesani-(10) Gian Piero Gasperini- (11) Giuseppe Sannino; 2013/14: (12) Gennaro Gattuso- (13) Giuseppe Iachini I dirigenti di Zamparini dal 2010 al 2013: Nell’ordine: (1) Walter Sabatini, (2) Sean Sogliano, (3) Luca Cattani, (4) Cristian Panucci, (5) Luca Cattani (6) Giorgio Perinetti, (7) Pietro Lo Monaco, (8) Perinetti, (9) Nicola Amoruso. Questo paradosso del calcio italiano ha portato addetti ai lavori e tifosi di tutta Italia a ridere del Palermo. Come il portale ironico Nonciclopedia che ha dedicato una pagina a un generico “allenatore del Palermo” (http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Allenatore_dellU.S._Citt%C3%A0_di_Palermo) e un’altra al presidente “mangia-allenatori” Maurizio Zamparini (http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Maurizio_Zamparini). Nella realtà, invece, ad esultare sono stati quasi sempre gli allenatori prima ingaggiati e poi esonerati. Nella “migliore” delle situazioni, questi professionisti riescono a guadagnare una vagonata di soldi in un paio di settimane e quasi, quasi, l’esonero di Zamparini viene visto nellambiente come un prestigioso certificato di Coverciano: se hai resistito a Zamparini, ogni altro presidente ti farà solo il solletico. Di divertente però c’è poco. Il Palermo, anno dopo anno, si va spegnendo, insieme all’entusiasmo e all’amore di tanti tifosi stanchi di rivoluzioni che non portano a nulla.