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PALERMO ZERO LIMITI I rosanero hanno battuto lInter

Di William Anselmo “L’antenato di ogni azione è il pensiero”, lo diceva il filosofo americano Ralph Waldo Emerson. Dietro questa frase ci sta un mondo, anzi un universo. Contro.

William Anselmo

Di William Anselmo “L’antenato di ogni azione è il pensiero”, lo diceva il filosofo americano Ralph Waldo Emerson. Dietro questa frase ci sta un mondo, anzi un universo. Contro l’Inter a San Siro, il Palermo ha “pensato” quindici minuti, il tempo necessario di entrare e uscire dagli spogliatoi guidati da Coach Z, il mister. Nei restanti quarantacinque minuti i rosanero hanno “agito” . Il Palermo, testa alta e rabbia, nel secondo tempo ha vinto 3 a 1 contro l’Inter. E’ questo il messaggio che ha lasciato la sconfitta di Milano contro i campioni d’Italia. Tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo, in quel breve intervallo dove si beve qualcosa di caldo, Walter Zenga ha guardato negli occhi i suoi uomini e ha parlato come Dick Tomey. Chi è Dick Tomey? E’ un allenatore di football americano che come Zenga sa che le rappresentazioni interne della realtà prodotte dai giocatori influiscono sulle prestazioni in campo, ovvero che con i giusti input si possono ottenere grandi risultati. Coach Z, in quei pochi minuti, ha smontato le credenze e i pregiudizi e ha trovato il suo Palermo Zero Limiti. Sul 4 a 3 l’impresa sembrava ad un passo. Nessuno avrebbe mai immaginato una forza di volontà di queste proporzioni, neanche i giocatori e l’allenatore dell’Inter che nel post partita si sono complimentati con il Palermo dalle nove vite. L’Italia sportiva ha applaudito i rosanero che ora sono al 7° posto insieme alla Fiorentina, a due punti dal quarto posto. Certamente ci sono anche delle note negative. Forse l’errore più grande è stato rischiare il giovane Melinte, per via delle assenze forzate di Bovo e Balzaretti, contro una squadra che ha dei giocatori stratosferici . Nota negativa è stata anche la direzione di gara: Tagliavento è stato fin troppo generoso nell’occasione del rigore concesso all’Inter dopo sei minuti di gioco per un fallo inesistente poiché il pallone che aveva Balotelli tra i piedi era già stato allontanato da Migliaccio prima che ci fosse il leggero contatto con l’ingenuo Melinte. E ancora il fallo in area di rigore prima ai danni di Cavani tirato giù per un braccio e poi Kjaer strattonato dalla maglia. Adesso lavorate di fantasia: togliete il primo gol su rigore dell’Inter e calcolate al Palermo due gol su rigore. Fate due conti e ditemi che Palermo avete visto voi…