primo piano

LA RIVOLUZIONE DI GASPERINI PASSA DAL MURO BARRETO E RIOS

di Roberto Chifari La rivoluzione è in atto, una lenta e costante trasformazione che ha portato ad una nuova filosofia di gioco. Tutto questo grazie ai dettami del tecnico Gasperini e al.

Mediagol8

di Roberto Chifari La rivoluzione è in atto, una lenta e costante trasformazione che ha portato ad una nuova filosofia di gioco. Tutto questo grazie ai dettami del tecnico Gasperini e al suo modo di intendere il calcio che esalta le doti di due giocatori come il paraguaiano Barreto e luruguaiano Rios. Non è un caso, che nel giro di qualche giornata siano diventati le piacevoli sorprese del nuovo Palermo targato Gasperini. Giornata dopo giornata, il loro apporto è diventato fondamentale nel delicato equilibrio della squadra. Il 3-4-3 del Gasp, richiede corsa e sacrificio, due delle caratteristiche più spiccate di Barreto, che, insieme a Rios, costituisce la barriera di centrocampo di questo nuovo Palermo che impone il proprio gioco, soffre, suda e corre. Ad agevolare la coppia tutta sudamericana, anche il contestuale arretramento di Donati sulla linea difensiva che ha dato maggiore libertà d’azione ai due mediani. I rosanero da tempo hanno abbandonato la manovra con il classico regista a dettare i tempi del gioco e che per anni è stato il ruolo, prima di Corini e poi di Liverani, prima di passare la scorsa stagione dalle traiettorie di Donati. Da quando si è seduto sulla panchina più calda della serie A, il tecnico di Grugliasco, ha imposto una nuova filosofia di gioco, basata su una cerniera di centrocampo solida e ben amalgamata che ha un ruolo chiave nello scacchiere gasperiniano: tutta corsa e grinta, ma non solo: anche quantità e qualità al servizio della squadra. Perché proprio dagli interventi dei due sudamericani si interrompe l’azione degli avversari e riparte quella del Palermo. L’asse sudamericano, fino ad ora, è stato determinante tanto quanto larretramento di Donati in difesa e il tecnico, che ha intuito le potenzialità della coppia, ha affidato a loro le chiavi della centrocampo. El Cacha in rosanero si è inserito rapidamente e dopo un periodo di appannamento, dovuto ad una scarsa condizione atletica, ha trovato il gol nella sfortunata gara interna contro il Cagliari, facendo intravedere la sua vena realizzativa. Dopo lesonero di Sannino e con il nuovo corso imposto da Gasperini, Rios è stato piazzato al centro della mediana per fare da collante tra difesa e attacco. Il suo gioco, ai più, sarà poco visibile e potrà apparire a tratti assente, ma è grazie alle sue incursioni che i rosa conquistano palla e possono ripartire. I compagni lo cercano sempre e lo hanno eletto a uomo riferimento, lui fraseggia sempre con ordine e calma dando naturalezza e semplicità alla manovra di gioco. Barreto, invece, ha fatto una scelta di vita perché ad una certa età ci sono da gestire le forze e le traversate oceaniche non giovavano alla sua condizione atletica, un problema che il paraguaiano ha risolto decidendo di rinunciare alla nazionale per dedicarsi alla famiglia e al suo club e il suo rendimento è notevolmente migliorato. Nell’ultima gara contro il Torino, ha lottato su ogni palla, pressato tutti i giocatori avversari, interrompendo spesso le sortite avversarie. Un mastino del centrocampo, la sua presenza in campo sempre più indispensabile è di una certa sagacia tattica. A volte, prova giocate che non sono nelle sue corde e risulta un po’ impreciso in fase di appoggio, ma ha il coraggio di provarci e da qualche settimana prova anche il tiro dalla distanza. Morale: il centrocampo anima e forza di questo Palermo potrà dare la svolta alla squadra, solo se avrà anche ricambi affidabili capaci di entrare a partita in corso per sorreggere il peso del gioco. Non sarà facile ma nella batteria di partenza ci sono valide alternative cui l’allenatore potrà attingere: dallo sloveno Kurtic, pienamente maturato dopo lesperienza a Varese alla giovane scommessa Viola che cerca maggiore spazio e una maglia da titolare dopo l’ottima stagione in serie B.