serie b

Parma, Faggiano alza la voce: “Castori-Cattoli? Nessuno può mandare a quel paese il mio club. Ecco tutta la verità”

Parma, Faggiano alza la voce: “Castori-Cattoli? Nessuno può mandare a quel paese il mio club. Ecco tutta la verità”

Le parole del direttore sportivo del Parma che assicura: "Siamo carichi, ce la metteremo tutta fino alla fine"

Mediagol7

"I cinque minuti finali hanno cambiato la gara. La stavamo dominando, non c'erano sentori sul loro ritorno. Però il calcio è questo, ci prendiamo le nostre responsabilità".

Parola di Daniele Faggiano. Diversi sono stati i temi trattati dal direttore sportivo del Parma, intervenuto ai microfoni di TV Parma: dalla prestazione offerta dagli uomini di Roberto D'Aversa contro il Cesena, al curioso battibecco che ha visto protagonisti il tecnico Fabrizio Castori e il noto agente Fifa, Andrea Cattoli (QUI I DETTAGLI).

"I tifosi sono delusi, è vero, ma siamo noi i primi a perderci dopo questa sconfitta. In ogni caso ora pensiamo al Bari: niente rimarrà intentato, ce la metteremo tutta sino alla fine. Siamo rammaricati per la gente che è venuta a sostenerci, sembrava giocassimo in casa. La squadra l'ho vista stanca, ma carica allo stesso tempo. Dobbiamo cercare innanzitutto di ripartire - ha dichiarato l'ex dirigente di Trapani e Palermo -. Posso assicurare a tutti che abbiamo una squadra di uomini: abbiamo già avuto dei momenti poco felici, ma ci siamo sempre rialzati. Ci siamo guardati in faccia, vogliamo rifarci. Rispetto alle altre, avevamo le partite più difficili, anche lo Spezia è un'incognita: non so in quanti vorrebbero perdere l'ultima di campionato in casa... La proprietà ci è sempre stata vicina, pure oggi: ho sentito anche Cordon. Siamo tutti uniti e carichi. Ora abbiamo bisogno davvero di tutti, io e la società siamo orgogliosi di questo cammino".

CASTORI-CATTOLI -"Ci sarà anche il mio nome nel prossimo comunicato del Giudice Sportivo? Ormai sono abituato, cambia poco. A Parma siamo troppo buoni forse, però, se vedo che la mia squadra viene surclassata dall'altra panchina, intervengo. Chi non doveva stare in campo, era lì ad aizzare l'arbitro e il quarto uomo. Io non ho minacciato nessuno, ho solo detto loro di restare in panchina. Ieri Antonioli non so da dove sia uscito: io parlavo con Cacia ed Esposito, che sono miei amici. Lui invece dice che l'ho minacciato. Dopo la partita deve finire tutto: certe persone non possono mandare a quel paese la mia società. Se mi riferisco al battibecco Castori-Cattoli? Ieri c'è stato un botta e risposta. E' arrivato un messaggio al procuratore di Gagliolo, Ceravolo e Scozzarella. Lui ha questo vizio, come tutti gli altri agenti, di postare i gol sui social. E forse ciò a qualcuno ha dato fastidio, nonostante abbia vinto. Però lasciamo perdere...", ha concluso.