serie b

Ag. Calaiò: “Felici per noi e per il Parma che non aveva colpe. Ci siamo difesi da un cazzeggio costato caro…”

Ag. Calaiò: “Felici per noi e per il Parma che non aveva colpe. Ci siamo difesi da un cazzeggio costato caro…”

L'intervista all'agente e fratello di Emanuele Calaiò, Umberto, in merito alle ultime vicende legate al caso Parma

Mediagol97

Emanuele Calaiò potrà tornare in campo all'inizio del 2019.

Si chiude così, salvo altre sorprese, il tanto discusso caso Parma. Sull'argomento si è espresso ai microfoni di RMC Sport Umberto Calaiò, fratello e agente dell'esperto attaccante del Parma: "C'è poco da raccontare, se non ci passi non puoi rendertene conto. Abbiamo visto in tutti questi anni tante brutte storie che col calcio hanno poco a che fare. Sapete che io e la nostra famiglia siamo stati in silenzio, abbiamo vissuto così questo grande dispiacere che era relativo al danno che si poteva procurare al Parma. Abbiamo pensato a questo, a difendersi da quello che era un cazzeggio. Costato caro. Io dico che le sentenze si accettano, non si commentano".

È un punto o un punto e virgola?

"Non lo so, è ancora troppo presto: aspettiamo il dispositivo e leggeremo tutte le carte. Si farà una riflessione: ora è un momento in cui abbiamo, come ho detto prima, scampato un pericolo. Siamo felici per noi, ma soprattutto per la società, che non aveva nessuna colpa. Per il momento siamo contenti così, non c'è ombra di dubbio, per tutta una vicenda che sembrava anche un cazzeggio. Abbiamo visto che di settimana in settimana è montata, abbiamo vissuto momenti molto tristi dopo la felicità per la vittoria del campionato".

Un'estate pazza per B e C.

"Non è solo questa estate. Se ricordate in passato avevano già bloccato i ripescaggi. Quella della Lega di B è un po' una forzatura, però parliamo di un calcio che non è più sostenibile: c'è un divario enorme tra le varie categorie. Il sistema va riformato ma non è possibile farlo in una sola stagione, con una programmazione a medio-lunga scadenza, cercando di far coinvolgere tutte le anime del calcio".

Lei è protagonista dell'avventura dell'Equipe Sicilia. Come procede?

"Facciamo preparazione pre-campionato per i senza contratto. Va avanti da due punti di vista: è un progetto che è sempre più pieno e quindi vuol dire che il lavoro è valido. Però se è pieno è un salasso per tutti i calciatori. Questo rientra nell'argomento di prima: serve un progetto comune per rifondare il sistema calcio, credo sia l'unica strada".