palermo

Zamparini: “Tratto il Palermo per 100 milioni. La mia idea su Nestorovski”. Bruno Henrique: “Grazie Simplicio”. Posavec si fa male in nazionale

Zamparini: “Tratto il Palermo per 100 milioni. La mia idea su Nestorovski”. Bruno Henrique: “Grazie Simplicio”. Posavec si fa male in nazionale

Il patron parla del futuro del club e della vena realizzativa di Nestorovski. Interessanti dichiarazioni anche di Jajalo e Bruno Henrique. La Croazia rimanda a casa Posavec infortunato alla spalla.

Mediagol3

Potrebbe essere l'ultimo ottobre da patron del Palermo per Maurizio Zamparini, che in questi giorni sta trattando con i cinesi la cessione del club.

"Il calcio italiano ha bisogno di investimenti, oggi non ce ne sono più - ha dichiarato a Kiss Kiss -. Il sistema finanziario ci ha penalizzati, per questo andiamo a cercare capitali all’estero. Stiamo trattando la cessione al Palermo su una base dei 100 milioni di euro", ha spiegato il numero uno del club di viale del Fante che poi ha parlato del suo attuale allenatore. "Con De Zerbi ho avuto intuito e fortuna, in quanto è stato lasciato libero dal Foggia". Al Giornale di Sicilia, invece, il patron ha parlato degli esoneri di Guidolin e Iachini. "Mi spiace per Francesco, anche se lui in passato aveva avuto un’altra esperienza negativa all’estero, al Monaco. I tifosi avrebbero perdonato certe cose a un inglese, non a un italiano, fa fatica Conte al Chelsea, figurarsi lo Swansea. Lui conosce benissimo il calcio italiano, forse gli manca un po’ di caratura internazionale, in termini di lingua e di spregiudicatezza. Su Iachini ho poco da dire… mi aveva meravigliato che l’Udinese lo avesse scelto, è uno dei tanti miei ex che i bianconeri hanno chiamato in panchina, e con Delneri continuano con la tradizione". Il presidente rosanero ha infine commentato il buon inizio di Nestorovski nel campionato italiano. "Non so perché la gente si meravigli. Ci sono decine di croati nei club più forti del mondo, a cominciare da Rakitic nel Barcellona e Modric nel Real, e lui in Croazia è stato capocannoniere - ha dichiarato -. Non sarà Ibrahimovic, ma penso possa fare una decina di reti. E' un buon calciatore, un realizzatore alla Belotti, un uomo d’area di rigore. Da lui ci si deve attendere solamente la zampata vincente".

BRUNO HENRIQUE - Ieri ha parlato anche Bruno Henrique, nuovo acquisto rosanero che gradualmente si sta adattando al campionato italiano. "Al Corinthians - inizia Bruno Henrique - mi lega un rapporto profondo: è per questo motivo che ho voluto onorare il mio contratto fino alla fine. Ho voluto giocare il più possibile con questa maglia e lasciare il Timao solamente a pochi mesi dalla scadenza del contratto. Volevo in tutti i modi contribuire a dare il meglio per la maglia del club paulista. Io uno dei migliori giocatori dell'anno solare del Brasileirao? Questo lo lascio dire agli analisti. Ho letto le mie statistiche e secondo alcuni numeri sono stato il principale 'recuperatore di palloni' del campionato scorso, mi fa piacere. Sono orgoglioso di aver dato tutto per permettere al Corinthians di raggiungere importanti risultati. Ad agosto abbiamo discusso la mia posizione e, quando è arrivata l'offerta del Palermo, abbiamo deciso tutti insieme di gettare le basi per una cessione: l'affare era buono sia per il club che ha incassato una cifra importante, che per me che adesso ho l'opportunità di giocare in Europa. Fabio Simplicio ha sponsorizzato il mio acquisto al Palermo? Sì. Ho parlato con Fabio (Simplicio, ndr). Lui è un ragazzo che si presenta da sé. Sia in Brasile che in Italia è molto conosciuto e rispettato per i suoi trascorsi da calciatore. Sono molto contento che abbia suggerito e caldeggiato il mio nome ai rosanero. Io lo adoro, è un punto di riferimento per me", ha proseguito Bruno Henrique"Molti tifosi del Corinthians hanno criticato la mia scelta di andare al Palermo perché lo reputano un club poco importante in Italia? Ognuno la pensa come vuole: io rispetto i pensieri altrui, gli altri devono però rispettare anche le mie decisioni. Il Corinthians è certamente il club più importante del campionato brasiliano, su questo non ci sono dubbi. Come spiegato diverse volte, però, a un certo punto della mia carriera ho deciso di venire a giocare qui in Europa. Il Palermo per me rappresenta una grandissima opportunità e poi in Brasile magari non si ha la percezione reale delle cose: il Palermo, a modo suo, è anche un grande club. Solo che da fuori ci si concentra esclusivamente su Juventus, Inter, Milan e sulle altre big. Non mi posso lamentare. L'impatto con la Serie A è stato buono, ho avuto qualche difficoltà solamente con la lingua, specialmente nelle prime settimane. Adesso capisco circa il 40% delle istruzioni dell'allenatore. Ho sempre ammirato il calcio italiano: è molto intenso, tattico... So di avere molto da imparare"

JAJALO - Dal ritiro della nazionale bosniaca ha parlato Mato Jajalo, alla prima uscita dopo aver lasciato i colori della Croazia. "Purtroppo ultimamente ho avuto tanti infortuni, che ho brillantemente superato. Adesso sto bene, sono tornato a giocare e sono davvero felice di poter vestire la maglia della Bosnia. L'affiatamento col gruppo è ottimo: di fatto è il mio primo giorno, ma è come se giocassi per la Bosnia da sempre. Il Palermo? In Sicilia sto magnificamente. Sono lì da due anni e mi trovo alla grande - ha dichiarato il giocatore ai media bosniaci -. Mi sono abituato ai loro ritmi cittadini. Non era difficile perché io la cultura e la lingua italiana già la conoscevo, avendo vissuto e giocato diversi anni fa nel Siena. L'adattamento possiamo dire che è stato abbastanza facile. Sono stato accolto bene e voglio migliorare giorno per giorno".

POSAVEC - Meno buone le notizie che arrivano dalla Croazia riguardanti Josip Posavec. Il portiere rosanero ha subito un infortunio alla spalla mentre si allenava con l'Under 21 ed ha lasciato il ritiro. Non potrà essere a disposizione per la gara contro la Svezia del 10 ottobre. Da valutare i tempi di recupero del giovane estremo difensore, che nel frattempo è stato anche protagonista di una vicenda piuttosto curiosa. Nell'intervallo del match contro la Sampdoria, per colpa dei nastri neri che il portiere aveva apposto ai suoi calzettoni, l'arbitro è stato costretto a ritardare l'inizio del secondo tempo di 6 minuti. Per questo il Giudice Sportivo ha inflitto una multa di 2.000 € per responsabilità oggettiva al club. Lo stesso giudice sportivo ha confermato la squalifica di una giornata a Gazzi, espulso per doppia ammonizione contro la Samp.