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Zamparini e Palermo, un amore che sembra finito: senza di lui sarà meglio o peggio?

Mediagol2

Ecco perché in fondo a Venezia ce l’hanno ancora con lui. Pure dopo 15 anni. E perché a Palermo potrebbero avercela con lui, anche fra 15 anni. Giura che ci ha provato, Zamparini, a lasciare la squadra in buone mani. Lui si dice "stanco del calcio", "deluso dall’Italia". Al club di viale del Fante ha "dato tanto", ed è vero. Qualcosa (troppo?) ha pure preso. Oggi a Palermo c’è un centro commerciale, il Conca d’Oro alle porte dello Zen – per i palermitani, semplicemente “da Zamparini” – che però, dice lui, «ha dato lavoro a mille persone ma non ha ancora prodotto un euro di ritorno». Un po’ come con il Palermo calcio, sembra la parabola di un mecenate. Senza contare il grande investimento mancato, lo stadio di proprietà, pomo della discordia in Laguna come in Sicilia. Il suo unico vero rimpianto, probabilmente.

I conti, comunque, si faranno in tribunale, e poi non è quello il punto, non per i tifosi. Certo il presidente friulano non è il palermitano Renzo Barbera, e del resto perché avrebbe dovuto esserlo. Gli affari, e i bilanci (sic!), nel calcio moderno sono molto, se non tutto. Bisognava vendere Cavani, Pastore, Dybala. Difficile contraddire, anche se in molti ancora si chiedono dove siano finiti i milioni di Cavani, Pastore, Dybala. Ma appunto, non è tanto su quello che giudicherà la memoria dei palermitani. Quando Zamparini andrà via, il Palermo calcio starà meglio, o peggio, di quando è arrivato? Basteranno i bei ricordi, se non rimarrà un presente?