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Vitiello: “E’ vero De Zerbi è come Conte, con lui facciamo cose mai fatte prima”. Aleesami KO con l’Azerbaigian: “In Serie A se perdi vuoi solo nasconderti”. Bene Cionek con la Polonia, oggi Gonzalez, poi Nestorovski con l’Italia

Roberto Vitiello

Il capitano del Palermo analizza la sua situazione, finora mai sceso in campo con De Zerbi che paragona a Conte.

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Un capitano vero resta sempre un capitano, con o senza la fascia, in campo e fuori.

Roberto Vitiello non aveva certo bisogno di una nomina ufficiale per poter essere considerato un leader di questa squadra, ma non giocare non è facile e in passato abbiamo visto più di un capitano far diventare una panchina un caso di stato. Vitiello invece no. Di sicuro non è contento di star fuori, nessuno sportivo lo sarebbe al suo posto, ma da capitano vero mette la serenità dello spogliatoio davanti a tutto. "Da quando è arrivato il mister ancora non ho giocato, è vero, ma il campionato è lungo e ci sarà spazio per tutti. Ogni volta che vengo al campo do il massimo e cerco di ritagliarmi un posto per domenica - ha spiegato -. Il mister mi ha espresso la sua fiducia, non mi ha schierato ma sono sereno, bisogna solo continuare a lavorare. Quest'anno avremo grandi difficoltà, bisogna mettere da parte l'io e pensare col noi". Proprio sulla guida tecnica della squadra e sul passaggio da Ballardini a De Zerbi Vitiello si è espresso durante la conferenza stampa di ieri. "Siamo sempre legati a Ballardini, perché ci ha dato davvero tanto l'anno scorso con quella salvezza. Quest'anno c'è stata la decisione di dividersi, è arrivato De Zerbi che è un allenatore diverso, lo abbiamo accolto con grande entusiasmo e lui ha portato linfa nuova, idee innovative dal punto di vista calcistico. Sta insegnando qualcosa a giovani e grandi, cose che raramente ci hanno chiesto gli allenatori nelle nostre carriere. Il mister ci chiede di provare di giocare sempre la palla partendo dal basso, ci prendiamo dei rischi perché pensiamo che questo possa portarci dei vantaggi. Lui come Conte? L'approccio che ha De Zerbi con il lavoro da svolgere in allenamento è simile a quello di Conte. Le metodologie di gioco sono diverse, però l'enfasi è la stessa, soprattutto da punto di vista del lato psicologico si avvicina molto a Conte. Il modo in cui vive il quotidiano è davvero molto vicino a quello dell'attuale allenatore del Chelsea".

Dal ritiro della Norvegia ha parlato Aleesami, uno degli esordienti più positivi di questo inizio di stagione. "In Italia cambia radicalmente il modo di difendere - ha spiegato -. Vi faccio un esempio. Ho affrontato ad agosto Eder, attaccante molto tecnico dell'Inter. Se avessi dovuto difendere come facevo in Svezia, avrei cercato solamente di strappargli il pallone di dosso ogni volta che mi puntava. In Italia non funziona così. In Serie A per i difensori conta solo una cosa: non perdere il duello con l'avversario. Quindi rallentarlo e non farlo passare. La prima cosa che ho imparato in Italia è stata la passione incondizionata nei confronti del calcio. Lì l'ultima cosa che un calciatore vorrebbe fare è perdere una partita. E, se dovesse capitare una sconfitta, ti vorresti trovare in cantina per stare lontano da tutto e da tutti. Questa è un po' la stessa sensazione che ho vissuto domenica scorsa quando quel pareggio in extremis contro la Sampdoria ha avuto il sapore della sconfitta". E' stato un sabato sfortunato per l'esterno del Palermo, che con la sua nazionale ha perso 1-0 in casa dell'Azerbaigian. Per lui 90 minuti sostanzialmente positivi che non sono serviti ad evitare la seconda sconfitta consecutiva dei norvegesi nelle qualificazioni ai prossimi mondiali. Con la Germania nel girone la corsa a Russia 2018 rischia di essere già compromessa.

Thiago Cionek ha giocato ieri sera con la Polonia, vincendo 3-2 contro la Polonia. Il difensore di origini brasiliane ha disputato una buona gara, ricevendo anche i complimenti  di Grzegorz Krychowiak, centrocampista della Polonia e del Paris Saint-Germain, invece, va oltre: "Abbiamo tutti beneficiato del suo modo di giocare, ci ha dato serenità quando forse la stavamo perdendo. E' stato uno dei migliori". Questa sera sarà la volta di Ilja Nestorovski, che affronterà a Skopje l'Italia. Non ci sarà Trajkovski, rimasto fuori dalle convocazioni per infortunio. "Giochiamo contro una Nazionale forte, tutti sappiamo che grande squadra è l'Italia. Mi dispiace non essere lì con Nestorovski e gli altri miei compagni - ha ammesso ai microfoni di SkySport -. Mi auguro che la Macedonia faccia una buona partita. Un pareggio andrebbe anche bene? Sì, sarebbe buono, ma vincere sarebbe meglio". Alle 15 in campo anche il Costa Rica di Giancarlo Gonzalez in amichevole contro la Russia, paese ospitante dei prossimi mondiali e a lungo possibile destinazione destinazione proprio del Pipo durante il calciomercato estivo.