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VIDEO, intervista a Nestorovski: “Io e il Palermo, una storia speciale. Se segno e perdo, sto male”

VIDEO, intervista a Nestorovski: “Io e il Palermo, una storia speciale. Se segno e perdo, sto male”

Il video dell'intervista all'attaccante del Palermo, Ilija Nestorovski: "Fortunatamente all'inizio non parlavo italiano e non capivo le critiche".

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Intervista a 360° per Ilija Nestorovski ai microfoni di Sky Sport. L'attaccante del Palermo ha parlato dei suoi obiettivi in vista del nuovo anno e raccontato come ha superato le iniziali difficoltà.

Il 2016 è stato certamente un anno indimenticabile per me. Prima di tutto perché ho ricevuto la notizia che diventerò nuovamente papà e per questo motivo la mia vita non sarà più la stessa. Sul piano sportivo, invece, ho ricevuto tante soddisfazioni personali, perché sono stato capocannoniere in Croazia, sono stato scelto nella squadra ideale, ho debuttato con la mia Nazionale e sono stato premiato come calciatore dell'anno in Macedonia. E' stato un 2016 splendido anche perché ho firmato con il Palermo".

CRITICHE -"Speravo che il mio impatto con la Serie A fosse così positivo: ho sempre cercato di dare il meglio di me, anche se spesso non è bastato. Devo cercare di migliorarmi. Menomale che all'inizio parlavo poco l'italiano e non capivo le critiche (ride, ndr). Il miglior modo di rispondere alle critiche è il campo. Sono sempre onesto con me stesso: quando merito un voto basso, lo dico e ammetto di non aver giocato bene. Lavorare, sudare e fare gol: è questo il mio modo per rispondere a chi non crede in me".

CONTRO L'ITALIA -"Quello all'Italia è stato certamente un gol importante, per la Macedonia ma anche per me, specialmente per coloro che nutrivano dei pregiudizi nei miei confronti e nei riguardi della mia Nazionale. La Macedonia se l'è giocata contro calciatori del calibro di Buffon, Bonucci, Chiellini e Barzagli".

PIPPO INZAGHI - "Se devo scegliere un calciatore a cui ispirarmi, dico Pippo Inzaghi, ma è ancora presto per paragonarmi a lui. Io adesso devo soltanto pensare a lavorare: ad oggi sono solamente Ilija Nestorovski".

L'ARANCINA... - "Come mi trovo a Palermo? Mi piace tutto, soprattutto l'arancina. Non posso esprimere a parole ciò che sto vivendo in questi mesi: è davvero una storia speciale e potevo solamente sognare di ricevere un'accoglienza del genere. Il mio obiettivo per il 2017 è di cercare di giocare più partite possibili e provare a fare più gol possibili per salvare la squadra".

FUTURO -"Ringrazio tutti coloro che pensano che sia un simbolo per il Palermo, ma non voglio nemmeno che si esageri perché il calcio è uno sport di gruppo e non uno sport individuale. A Genova, ad esempio, abbiamo fatto quattro gol e io non ne ho fatto nemmeno uno. Voglio che si ripeta questo: che il gruppo vinca. Perché se io segno e si perde, sto male. Per quanto riguarda il futuro, mi vedo qui a Palermo, magari a lottare per obiettivi diversi".

SOGNO -"Il mio sogno è diventare il capocannoniere della Serie A, nessuno mi toglierà mai questo sogno. Il mio soprannome è 'maestro', perché mi ritengono un maestro di calcio".