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VERONA-PALERMO, LE PAGELLE DI MEDIAGOL

VERONA-PALERMO, LE PAGELLE DI MEDIAGOL

Di Fabrizio Anselmo.

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Di Fabrizio Anselmo

Il Palermo gioca con personalità, ripetendo a tratti le prestazioni da gigante del campionato di Serie B, peccato che gli avversari non si chiamino Carpi, Juve Stabia o Cittadella (col massimo del rispetto parlando). In Serie A su due azioni si mettono a segno persino tre gol. I rosa probabilmente meritano il pari ma escono dal Bentegodi con zero punti. Migliore in campo el Mudo Vazquez, peggiore Eros Pisano, sfortunato protagonista della rete decisiva.

SORRENTINO 6,5 tanti buoni interventi precisi e puntuali, ma nulla può sulla sciagurata diagonale di Pisano che spiazza tutti.

ANDELKOVIC 5,5 se non avesse commesso quell’ingenuità, potremmo parlare di prestazione positiva. Purtroppo metterla sul fisico o sull’esperienza con Luca Toni, è un errore che non può essere giustificato dall’eccessiva severità dell’arbitro.

TERZI 6 il fatto che spesso le azioni partano da lui, significa o che è dotato di un’ottima visione di gioco, a noi purtroppo ancora sconosciuta, o che si deve trovare una soluzione per sgravarlo dai compiti di impostazione. In fase difensiva è impeccabile su Luca Toni che viene regolarmente anticipato evitando il contatto fisico.

FEDDAL 5,5 quando la palla passa dalla sua zona, i bimbi in tribuna si preparano a raccogliere il pallone.

  • MAKIENOK (dall’87’) S.V. sulle poche palle alte ricevute ci si aspettava di più dai suoi ‘duemetriezerouno’, ma le attenuanti non mancano.

    PISANO 4,5 dispiace infierire su un giocatore che esce sempre con la maglia sudata, ma una diagonale così ‘travolgente’ non ha scusanti. Unica nota positiva, la rete del vantaggio nasce da un suo traversone. Sfortunato.

  • NGOYI (dall’87’) S.V. pochi minuti e tanta corsa.

    BOLZONI 6 si nota più la sua assenza che la sua presenza. Bolzoni è uno di quei giocatori che garantiscono equilibrio alla squadra, non è un caso che la diga crolli con la sua uscita dal campo.

  • BELOTTI (dal 70’) 6 Rafa Marquez lo accoglie con un intervento molto duro, il gallo non demorde e continua a macinare chilometri fino a sfiorare l’eurogol da posizione defilata al volo.

    RIGONI 5,5 comincia la partita impostando in maniera ordinata, poi lentamente sparisce dal campo. Lavori in corso.

    BARRETO 5,5 lotta su tutti i palloni e spesso eccede con i personalismi che mettono in evidenza i suoi limiti. Il capitano rosanero dovrebbe essere un semplice scudiero, non un regista né tantomeno un attaccante aggiunto.

    DAPRELÀ 6 parte con i migliori propositi dribblando con facilità gli avversari che gli capitano a tiro, poi perde di lucidità e capisce che è meglio dedicarsi alla fase difensiva piuttosto che regalare palle al Verona dopo serpentine improbabili. Per dovere di cronaca, era più netto il rigore su di lui all’undicesimo minuto che quello su Toni.

    VAZQUEZ 7 tante giocate di qualità, verticalizzazioni millimetriche e una rete che parte con un suo tunnel e si conclude con un tapin vincente. Se giocasse con un centrocampista in grado di alleggerirlo dai compiti di impostazione, sarebbe letteralmente devastante. Peccato per i tiri da fuori area che finiscono regolarmente fuori dallo stadio.

    DYBALA 6,5 corre, pressa, regala giocate d’alta scuola e mette sotto pressione l’intera retroguardia del Verona. La mancanza di fisicità è compensata da un gioco più intelligente che lo porta a non cercare più lo scontro fisico ma l’anticipo e il tocco di classe. Certe partite, tuttavia, non vanno vinte con il fioretto ma con un bazooka.

    IACHINI 6 il Palermo mostra a lunghi tratti la stessa compattezza e personalità dell’anno scorso, solo che a cambiare sono gli avversari. In B i rosa potevano permettersi un centrocampo di mastini, in A serve qualcos’altro. Non dite che contro l’Inter è decisiva, perché non lo è. Questo Palermo è tarato sulla personalità di Beppe Iachini, qualunque altro tecnico rischierebbe di perdere troppo tempo prima di arrivare a risultati che sarebbero comunque simili a quelli dell’attuale tecnico rosanero. Ci vuole calma e sangue freddo.