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VERONA-PALERMO 2-1: IL COMMENTO FINALE

VERONA-PALERMO 2-1: IL COMMENTO FINALE

Tanta intensità, un numero infinito di occasioni, ma le solite sviste alla fine costano il risultato. E' un buon Palermo quello del Bentegodi, ma lo score finale non premia quanto di positivo.

Mediagol8

Tanta intensità, un numero infinito di occasioni, ma le solite sviste alla fine costano il risultato. E' un buon Palermo quello del Bentegodi, ma lo score finale non premia quanto di positivo messo in campo dalla squadra di Iachini, un po' il replay di quanto accaduto contro la Sampdoria nell'esordio di 15 giorni fa.

I rosanero hanno cominciato il secondo tempo bene come avevano fatto nella prima frazione di gioco, lasciando poco campo al Verona e puntando davanti sulla tecnica superiore di Dybala e Vazquez. Se nel primo tempo a far paura a Moras e Marquez era stato soprattutto il talento di Vazquez, nella ripresa è stato Dybala il vero spauracchio della retroguardia veneta. Tante le occasioni propiziate dalla rapidità dell'argentino, ma in un modo o nell'altro il pallone non è mai entrato, quando per un pizzico di imprecisione, quando a causa degli interventi di un Rafael in giornata di grazia.

Per tentare di portare a casa il bottino pieno Iachini ha messo in campo Belotti, passando ad un coraggioso 3-4-1-2. L'audacia del tecnico non è stata premiata, anzi, a passare è stato il Verona con un rocambolesco gol di Marquez, bravo ad approfittare di una clamorosa incomprensione tra Pisano e Sorrentino. Nel disperato tentativo di raddrizzare il risultato Iachini ha giocato anche la carta Makienok, ma il danese ha avuto giusto il tempo di piazzare un paio di buone sponde prima del fischio finale.

A pesare sul risultato probabilmente le tante assenze nel reparto arretrato. Senza Munoz e Gonzalez, con un Bamba ancora da inserire a pieni giri nel motore rosanero, il Palermo ha sofferto parecchio, soprattutto sui palloni alti. Gli spunti positivi sono comunque numerosi, a cominciare dalla personalità messa in campo dagli uomini di Iachini per gran parte della partita su un campo difficile come quello dell'Hellas. Si tratta di un risultato bugiardo che premia un Verona decisamente involuto rispetto alla passata stagione.