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VAZQUEZ: “Tutto su rigore, maglia e rinnovo. Iachini e Zamparini fondamentali per la mia carriera”

La favola di Franco Vazquez, da fuori rosa a titolare inamovibile.

Mediagol77

La storia di Franco Vazquez è senza dubbio una di quelle favole che da piccoli ci hanno raccontato almeno una volta e che avevano sempre una morale ben precisa: "non ti arrendere e dimostra quello che vali". Questa sorte è capitata proprio al trequartista del Palermo che nel giro di pochi mesi è passato dall'essere fuori rosa al diventare titolare inamovibile dello scacchiere di Iachini. Adesso il Mudo, con il suo compagno di reparto Paulo Dybala, si sta divertendo a rendere difficile la vita alle difese di Serie A. Non è uno di quei giocatori che palesano le emozioni in campo (il soprannome ne è l'ulteriore prova), ma ciononostante è dotato di una personalità tale da poter dare una svolta significativa alle partite. Non è paragonabile al Flaco Pastore, ma se il suo livello di gioco continuerà a salire, chissà...

Segnare è fondamentale."Affronteremo il Genoa con tanto rispetto: i rossoblù sono più avanti in classifica. Andiamo lì con la consapevolezza di potercela giocare alla pari. Miei gol? Ne ho segnati già tre, ma è chiaro che ne voglio tanti altri. Ammetto che il gol mi manca, un giocatore con le mie caratteristiche vive anche per quello. Nelle ultime partite non sono stato fortunato, spero di tornare ad esultare lunedì a Genova".

Errore dal dischetto."Bravo Karnezis? No, ho sbagliato. Ho calciato male, poi un po’ di suo ce l’ha messo anche il portiere. Mi dispiace per quell’errore, sono ancora arrabbiato perché se avessi segnato quella partita l’avremmo vinta e la classifica sarebbe ancora più bella".

Rigore sì, rigore no."Avevo chiesto a Dybala di tirare il primo rigore e mi ha detto che ci pensava lui. La seconda volta è stato lui a lasciarmelo tirare. Non capisco perché se ne parli ancora. E’ successo, punto. E poi in Argentina non ne avevo mai sbagliati. Se non lo facessi, significherebbe non avere personalità".

Cambia la tua vita con un click."Sì, è cambiato tutto adesso. Ora sono felice. Non ho mai capito perché fossi finito fuori squadra, è stato un periodo tristissimo. L’ho passato grazie all’aiuto della mia famiglia e anche dei compagni. Poi di colpo è cambiata la mia vita - ha detto Franco Vazquez in un'intervista a Tuttosport -: Iachini mi ha voluto in rosa, nella partita di Empoli ho capito che avevo svoltato. E’ stato come un click, da quel momento in poi non mi sono più fermato".

Iachini e Zamparini."Non finirò mai di ringraziare il mister Iachini e il presidente Zamparini: hanno creduto in me e adesso io sto facendo di tutto per ripagarli.Iachini mi ha parlato molto, mi ha fatto capire il suo calcio, mi ha spiegato tutto. Il presidente ha sempre avuto stima nei miei confronti e l’ha anche manifestata pubblicamente".

Quelli che ... la maglia prima di tutto."Non succederà mai più. Ho sbagliato e chiesto scusa a tutti, ero arrabbiato perché non riuscivamo a vincere e reagii in quel modo . Mi sono vergognato".

Rinnovo contratto. "Sì, confermo. La trattativa è a buon punto. Il mio procuratore sa che io voglio restare a Palermo. Amo questa città, il suo clima, la sua gente. I tifosi sono eccezionali, passionali. Palermo mi ricorda l’Argentina, si vive benissimo".

Obiettivo squadra."L’obiettivo è la salvezza, dovessimo raggiungerla in largo anticipo, allora potremmo pensare ad altro. Ma è meglio restare umili, guai pensare di essere fenomeni".

Chi vincerà lo scudetto?"Questo è un campionato molto tattico, completamente diverso da quello spagnolo dove ho giocato con il Rayo Vallecano. Lì si gioca sempre in avanti, qui i giocatori d’attacco come me fanno fatica a trovare spazi. Ogni partita è una lotta. Scudetto? Juve e Roma duelleranno fino alla fine. Siccome la Juve ne ha vinti già tre di fila, allora dico Roma".

Intesa con Dybala."Intesa con Dybala? Beh, siamo diversi. In ogni caso non mi piace fare paragoni. Di sicuro c’è che fra me e Dybala il feeling è speciale. Ci capiamo con uno sguardo. Tutti dicono che sono l’erede di Pastore: ho caratteristiche diverse. Sono Vazquez: in ogni caso mi piacerebbe ripetere quello che ha fatto lui qui".

Gli idoli"Il più forte di tutti è Tevez, un giocatore straordinario. Mi piace perché partecipa al gioco, è uno che segna e fa segnare. Higuain in area non si discute. E poi Messi, Aguero, Palacio: sono capitato nelle generazione sbagliata. Troppi fenomeni, ma spero sempre in una chiamata. Nazionale italiana? Perché no, sono mezzosangue. Mia madre è italiana, i miei parenti vivono a Padova".

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