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Stefan Silva: “Chiamatemi Flaco, come Pastore. Ronaldo mio idolo, se mi chiedete di Trump…”

L'attaccante del Palermo si racconta: "Da quando sono al mondo, ho un obiettivo: diventare famoso. Palermo può essere la mia bacchetta magica in questo senso. Chiamatemi Flaco, come Pastore. Ronaldo mio idolo, se mi chiedete di Trump...".

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Stefan Silva

Un gennaio che ha visto il Palermo annaspare, incassare rifiuti a destra e a manca. Un mercato in cui, alla fine, i rosanero si sono accontentati di avere un organico che fin qui si è rivelato essere non all'altezza della categoria e che, per giunta, è stato indebolito (Hiljemark e Quaison sono andati via).

Per due svedesi che hanno detto addio, un altro ha raggiunto la compagnia. Insieme a Toni Sunjic, Stefan Silva rappresenta l'unico acquisto completato da Maurizio Zamparini nel corso della finestra di riparazione. Entrambi consigliati da Davor Curkovic, su di loro Corini aveva detto che - non giocando da parecchio tempo - dovevano ancora abituarsi al ritmo partita. Al San Paolo è arrivato l'esordio del centrale bosniaco, che quasi certamente giocherà titolare contro il Crotone, data la contemporanea assenza di Edoardo Goldaniga e Giancarlo Gonzalez (entrambi per squalifica). E Stefan Silva? Il nuovo numero 9 del Palermo scalda i motori: con la partenza di Quaison, la "concorrenza" è diminuita, ma a scegliere sarà sempre il mister Diego Lopez. "Poco importa che la squadra stia soffrendo, che la gente sia scettica anche sul mio conto e che sembra rassegnata, noi lotteremo fino in fondo", esordisce il classe '90 intervistato dal Corriere dello Sport.