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SORRENTINO: “Palermo il mio destino è qui, prima raggiungiamo la salvezza e poi chissà”

L'estremo difensore rosanero Stefano Sorrentino ha parlato degli obiettivi stagionali del Palermo.

Mediagol77

Il futuro del Palermo non è ancora stato scritto, ma i rosanero sono in grado di crearsene uno che risulti sorprendente soprattutto agli occhi dei tifosi: i più sperano in un campionato di alto livello che non si limiti all'ottenimento della salvezza. Questo lo sa anche Stefano Sorrentino, vero e proprio leader carismatico che ha permesso alla formazione di Iachini di totalizzare dieci punti nelle ultime cinque partite. L'estremo difensore rosanero non si sbilancia sull'obiettivo stagionale della squadra che, nonostante circoli la parola "Europa", rimane sempre la permanenza nella massima categoria. I modi per conseguire la salvezza sono ormai fissati nella mente dei rosanero: la formula segreta in casa Palermo si chiama gruppo.

La teoria dei grandi numeri. "I numeri sono sempre importanti, ma fino ad un certo punto. Questo dato che mi riguarda mi rende molto orgoglioso. A livello personale fa piacere, anche perché spesso i meriti di un portiere passano in secondo. Ma come ho detto più volte quello che conta è la squadra".

Formula segreta. "La nostra vera forza sono giocatori che magari stanno trovando poco spazio, come Ujkani, Terzi, Vitiello, Milanovic. Gente che si allena sapendo che difficilmente giocherà la domenica. In questo momento, nel Palermo, campioni non ce ne sono, sicuramente molti lo diventeranno crescendo a livello individuale e giocando in nazionale . Quindi, non dobbiamo mollare mai e avere la forza di chi ha fame".

Empoli punto più basso."Molto probabilmente abbiamo toccato il fondo contro l’Empoli. Lì abbiamo capito che non potevamo essere quel tipo di squadra. Il ritiro ci ha ricompattato, ci siamo stretti attorno all’allenatore, che per fortuna è stato riconfermato e da lì sono iniziati a venire i risultati".

Iachini saldo al suo posto."Sinceramente ho temuto per Iachini. Dopo Empoli sicuramente. Io ero molto dispiaciuto. Sappiamo come va il calcio: il primo a pagare è sempre l’allenatore. Dopo una brutta sconfitta e diversi k.o. di fila, ci poteva stare un esonero. Per fortuna non è stato così, e noi siamo ben contenti di questo".

Salvezza primo obiettivo."Europa? No, noi non ne parliamo e sappiamo che dobbiamo arrivare alla salvezza il prima possibile. Sicuramente ci salveremo, certo. Ci credo e dico che dobbiamo continuare su questa strada perché il lavoro paga, abbiamo la fortuna di avere un ottimo allenatore.Sono convinto che ci salveremo e non dobbiamo pensare a fare calcoli, altrimenti ci facciamo male. Sappiamo benissimo che ad oggi mancano 27 punti per arrivare al nostro traguardo. Poi, una volta che abbiamo 40 punti, se mancheranno tante partite alla fine del campionato proveremo a giocarci le nostre chance, magari puntando a qualcosa di più. Ma per ora nello spogliatoio si parla solo di salvezza".

Palermo, mia prima scelta."La priorità è il Palermo, ma allo stesso tempo la priorità deve essere quella di una società che ha bisogno di Sorrentino come prima scelta. Non mi sento ancora pronto per fare da chioccia a qualcun altro e stare a guardare. La tempra del dodicesimo ancora non mi appartiene. Ho bisogno di essere protagonista, al di là delle categorie. Ho sposato un progetto come quello del Palermo, anche andando in Serie B e nonostante avessi avuto offerte per andare altrove, perché il Palermo mi ha voluto e mi ha fatto capire quanto potessi essere importante. Quindi, prima il Palermo. Se poi questo non sarà possibile il mio agente lavorerà per valutare altre strade".

Teoria fatalista."La scorsa estate si era presentata la Juventus, avrei fatto il dodicesimo ma in una che gioca circa sessanta partite all’anno. Un minimo di spazio per me ci sarebbe stato.Ma io credo nel destino, e il mio era qui, al Palermo".

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