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Serie A: doppio del paracadute per chi retrocede, Palermo può fare reclamo. Ecco come verranno ripartiti i milioni dei diritti tv

Le 14 medio-piccole hanno rinunciato all’idea che prevedeva una ripartizione più equa sui bacini d’utenza.

Mediagol28

di Nunzio Alessandro Bellomonte

La fumata bianca è arrivata dopo mesi di trattative e cinque assemblee di fila: i club di Serie A hanno trovato l’intesa sulla divisione dei proventi televisivi, la madre di tutte le battaglie di Lega. La delibera votata ieri, con 18 voti a favore e quelli contrari di Palermo (che potrebbe fare reclamo) e Chievo, è valida solo per la stagione in corso: un accordo-ponte, nel più classico degli epiloghi all’italiana, con la conseguenza che presto si riprenderà a litigare per gli anni futuri. La grande novità - scrive 'La Gazzetta dello Sport' - è rappresentata dal raddoppio del paracadute per chi retrocede in B. Il montepremi massimo era di 30 milioni nel 2014-15, adesso sarà di 60, ripartito in base all’anzianità di categoria: 25 milioni per chi ha militato in A per 3 stagioni nelle ultime 4; 15 milioni in caso di 2 stagioni in A nelle ultime 3 e 10 milioni con un anno su 3 nella massima categoria. Con un particolare: se avanza qualcosa dal montepremi, la squadra retrocessa con almeno 3 anni di anzianità in A potrà incassare il residuo in caso di permanenza in B nella seconda stagione.