palermo

Santiago Rosales: da manovale a giocatore del Palermo in A, senza l’autorizzazione del club

Mediagol40

Per il classe '95 si è trattata di una stagione piuttosto problematica, più per questioni contrattuali che per altro. Far chiarezza definitiva non è impresa semplice, ma i protagonisti della vicenda - interpellati più e più volte - hanno dato esattamente la seguente versione: il contratto di Rosales scadrà nel 2017 (il suo agente, Juan Cruz Oller, tiene a precisare che tuttavia vi sarebbe un'opzione quasi automatica che farebbe slittare la scadenza a dicembre del 2018) e non - negativo di sostanziale importanza - presenta alcuna clausola rescissoria.

La bagarre legale tra l'agente di Rosales - J.C. Oller, abbastanza inviso al Club Atlético Aldosivi (ci sarebbe già un precedente che coinvolgerebbe Pepesan, ex calciatore dei gialloverdi, adesso al Lanus) - e la società del presidente José Moscuzza affonderebbe le proprie radici nello stipendio percepito dal calciatore. "Sapete quanto guadagna Santiago al mese?! 30 mila pesos (circa 1900 euro)? No, molto meno. 20 mila pesos (1200 euro)? No, molto meno. Considerate che il minimo salariale nel massimo campionato argentino è di dodici mila pesos al mese (circa 770 euro) e lui non prende un 'peso' in più", raccontava Oller qualche settimana fa.

Nella stessa intervista l'agente del calciatore - oltre a svelare l'interessamento di una squadra italiana (il Palermo) nei confronti del suo assistito - lanciava il guanto di sfida all'Aldosivi. Il contratto di Rosales non presenta alcuna clausola rescissoria (ricordate il 'non' di sostanziale importanza?), ma lui avrebbe fatto comunque un passo che coinvolgerà inevitabilmente la FIFA prima e il TAS di Losanna poi: si sarebbe portato via il calciatore accordandosi con un altro club, scaturendo una multa da parte del massimo organo che governa il calcio mondiale* (si parla di circa 390mila euro). Questo viaggio improvviso per l'Italia, infatti, non sarebbe stato per nulla autorizzato dall'Aldosivi che, per conto suo, attenderebbe il calciatore il 20 giugno quando inizierà la preparazione pre-stagionale della squadra.

Insomma, una matassa che il Palermo ha deciso di sbrogliare confidando nelle qualità del calciatore e nei suoi importanti margini di crescita: le visite mediche sono state già fissate e verranno sostenute tra qualche ora, l'annuncio potrebbe arrivare già nelle prossime giornate. Il gioco varrà la candela? Il tempo fugherà ogni dubbio.

*richiamo regolamentare: nel caso in cui un calciatore, legato a un club da un contratto che NON preveda una clausola rescissoria, decidesse di trasferirsi in un'altra società, la FIFA non può opporsi al trasferimento. Tuttavia, interverrebbe con una penale. Penale che non scatterebbe automaticamente: l'organo che governa il calcio mondiale dovrà dapprima valutare se questo gesto da parte del tesserato abbia una "ragione valida" (discriminazione di ogni genere da parte della società, mancanza di rispetto, qualsiasi altra circostanza in cui un professionista si possa sentire ingiuriato) o meno. Se il trasferimento è avvenuto per così dire 'senza causa', allora la FIFA in prima istanza e il TAS in seconda provvederanno a comminare una penale (penale che in teoria sarebbe tenuto a pagare l'entourage del calciatore, in pratica avviene - almeno, nella maggior parte delle ipotesi - che è il club che lo accoglie a provvedere al pagamento di tale penale). Se il trasferimento è avvenuto 'con causa' (per giusta causa), a rispondere della multa sarà il club che ha commesso discriminazioni o mancanze di rispetto nei confronti del calciatore in questione. In questo caso, l'Aldosivi.

A cura di Claudio Scaglione