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Santiago Rosales: da manovale a giocatore del Palermo in A, senza l’autorizzazione del club

Fino al 2013 lavorava come manovale nel cantiere di suo zio, poi la svolta. L'Aldosivi, sulla carta, attende il giocatore per il 20 giugno e non ha autorizzato un bel niente, il suo procuratore ha lanciato il guanto di sfida.

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"I migliori attaccanti? Arrivano dall'Argentina, non ci sono dubbi. Per questo li vado a cercare lì".

Dopo averlo dimostrato coi fatti per anni e anni, Maurizio Zamparini, nel corso della turbolenta annata appena trascorsa, lo ha anche ammesso: non è un caso che l'occhio del presidente cada più che spesso nell'America Latina quando vi sia da cercare una punta talentuosa da presentare all'Europa. Gli esempi? Diversi. Non tutti argentini, ma comunque sud-americani. Si parte da Edinson Cavani, per passare ad Abel Hernandez, quindi a Javier Pastore, Paulo Dybala e Franco Vazquez (quest'ultimo solo in teoria sotto contratto col Palermo, ma di fatto già virtualmente venduto al miglior offerente).

In attesa di scoprire ciò che sarà del club di viale del Fante (nelle intenzioni del patron friulano vi sarebbe la cessione di parte delle quote della società già nei prossimi mesi, quindi la presidenza onoraria per un altro paio di anni), il meccanismo 'acchiappa-plusvalenze' continuerà ad essere questo. L'ultimo potenziale gioiello segnalato dai talent-scout rosanero al numero uno di Aiello del Friuli prende il nome di Santiago Rosales, duttile attaccante classe '95 (non possiede il passaporto comunitario) nato nella provincia di Buenos Aires, a Mar del Plata.